La stagione 2012-13 si apre con un episodio che manda su tutte le furie la dirigenza yellowiola: il Barbatrucco per un mese è irrintracciabile. Viene ritrovato a dormire nella sua baita del North Dakota e per una svista clamorosa confonde il primo mese del campionato per le amichevoli di prestagione. Credendo che fosse preseason, come da prassi dei precedenti 2k, affido tutte le gare al vice. Soltanto alcuni giorni dopo ci si rende conto che quelle erano gare di campionato vere e proprie, quelle del mese di novembre. Fuck!!! Prendo il primo taxi che passa per la baita del North Dakota per dirigermi in fretta e furia all'areoporto...
Ben nove partite di inizio stagione vengono dunque dirette dall’assistente John Kuester: fa 6 vinte e 3 perse e mi riapprorio della squadra soltanto alla decima gara, anche se Chupa Kuptchak e Scuola Buss non me la fanno passare liscia e per quest'anno, come punizione, riducono a da cinque a quattro le sconfitte consecutive che fanno scattare l'esonero automatico.
Il vero “esordio” del Barba con nuovi Lakers di Andrè Miller e Zydrunas Ilgauskas avviene dunque ai primi di dicembre 2012, allo Staples Center contro gli Indiana Pacers di coach Frank Vogel e del vice Brian Shaw. Nonostante il record di partenza pessimo (una vinta, 4 perse), la squadra di Indianapolis è una delle future nuove contender, con una solidissima asse play-pivot (Darren Collison – Roy Hibbert), un’ala piccola destinata a fare sfracelli (Paul George), un’ala grande infallibile (Tyler Hansbrough) e una guardia da “30 tranquilli” (Danny Granger). Non è per niente facile sbarazzarci di loro, e alla fine è uno dei tre nuovi arrivati a deciderla, Andrè Miller, recitando dunque alla perfezione il ruolo di erede di Derek Fisher. L’ex play dei Nuggets segna 5 dei suoi 8 punti totali nell’ultimo minuto e mezzo con due tiri wide-open sugli scarichi: prima una bomba letale, poi una sospensione ad altezza lunetta. Game, set, match.
Ad impressionare più di tutti, però, è Zydrunas Ilgauskas. “Z” è una furia difensiva in aiuto, uscendo anche a chiudere anche sulle triple degli avversari! Un’arma tattica formidabile (soprattutto nella 1-3-1), anche a livello offensivo dove può castigare il pivot portandolo fuori col tiro da 6 metri.
Forse è proprio la sua assenza (sommata a quella di Mike Bibby - free agent - e a quella del ritirato Juwan Howard) che può spiegare l’inusuale partenza dei Miami Heat: i campioni in carica hanno già perso tre partite delle prime sei, quando in tutta la scorsa regular season ne persero appena quattro. What’s happen? Lo scopriremo prestissimo: alla prossima gara ci sarà allo Staples Center proprio la rivicinta delle Finals 2012...
Forse è proprio la sua assenza (sommata a quella di Mike Bibby - free agent - e a quella del ritirato Juwan Howard) che può spiegare l’inusuale partenza dei Miami Heat: i campioni in carica hanno già perso tre partite delle prime sei, quando in tutta la scorsa regular season ne persero appena quattro. What’s happen? Lo scopriremo prestissimo: alla prossima gara ci sarà allo Staples Center proprio la rivicinta delle Finals 2012...
Fammi capire, ma anche tu avevi selezionato le gare pre-stagione e non te le ha fatte? Perché pure io ho rischiato una cosa simile e mi sono salvato solo leggendo che "Novembre" alla dicitura "mese"! O è un bug oppure non me lo so spiegare!
ReplyDeleteIn ogni caso, è un buon inizio anche se "falsato": i Pacers sono una squadra tosta, una vittoria all'esordio "stagionale-personale" fa ben sperare.
Non so, non ci ho fatto caso se avevo messo "sì" o "no" nelle gare della preseason, comunque me le aspettavo e quando ho visto quelle gare iniziali lì le ho simulate credendo fossero della preseason: non avevo fatto caso al mese... Fuck!!!
ReplyDeleteL' "esordio" con i Pacers è buono ma è parso subito evidente come qui gli anni passino sul serio. Artest è praticamente immobile, è diventato in tutto e per tutto un'ala-pivot. Bryant in difesa ha mollato completamente, nonchè è sceso dai 30.8 punti del 2011-12 agli attuali 22.3... (incidono sì le 9 gare giocate con Vogel, ma il calo è comunque significativo).
Dovremo prestare molta molta molta attenzione all'aspetto "conservare le energie" e individuare già da ora per la next season "il bastone per la vecchiaia di Kobe", che non può essere Ebanks, ancora totalmente inesistente nel tiro da tre.