Thursday, January 5, 2012

NBA FINALS, GAME 3: LA LAKERS - MIAMI HEAT




“I’m goin’ down” dicono le parole di Bruce Springsteen. E siamo davvero andati sotto. 0-3 gente, si sono aperti tutti i boccaporti del nostro sottomarino e stiamo precipitando a picco sul fondale. Un’altra mazzata (102-82), una partita già chiusa all’intervallo (60-36…), un intero secondo tempo di garbage time. E ora Lakers-Heat non è più una questione di chi vincerà l’anello, ma se saranno o no le Finals più scontate di sempre. Tre gare, tre massacri. Qui, nel terzo quarto, finiamo anche a -27 su di un imbarazzante 67-40. Al Barba non resta che allargare le braccia di fronte alla superiorità disarmante di Miami che ancora una volta ci ha demolito con LeBron James fermo a soli 13 punti, ma con ben sei giocatori e mezzo in doppia cifra: Wade Mvp con 20 punti, la sorpresa dal nulla Eddie House con 16, James e Jones con 13, Chalmers e Ilgauskas con 10, Bosh fermo a 8 con 9 rimbalzi.
E la solita, devastante, differenza di energia che si manifesta subito alla prima azione quando Dwyane Wade affonda una dunk “and one” in faccia a Bynum e l’intera American Airlines Arena tutta in bianco che esplode in una supernova. Da lì in poi è un massacro. Kobe non solo non riesce ad entrare in partita, completamente stritolato dalla difesa Heat, ma nemmeno riesce a ricevere: chiuderà con 16 punti, 5 falli, 7/17 al tiro e tutto l’ultimo quarto in panchina con la testa china. Spossato. Svuotato. Sconfitto.
Miami, invece, è uno schiacciasassi nucleare e Eddie House - invisibile nelle prime due partite - è la sua variabile impazzita odierna: spacca in due la partita nel secondo quarto quando in coabitazione con Jones esplode 4 bombe consecutive che ci cancellano, mentre Wade segna canestri impossibili allo scadere dei 24” che ci fanno cadere le braccia. Non ce n’è proprio e il solito dato dei rimbalzi dominati dagli Heat (47-39) fotografa la situazione: più energici, più atletici, più in forma, più tutto. Noi sembriamo quelli della serie con i Mavericks last year. Un crollo inspiegabile, con i giocatori in ritardo su tutto e che vanno a rimbalzo senza saltare. Con tutte tutte ma proprio tutte le palle vaganti che ci passano davanti ai piedi ma che finiscono a Miami soltanto perché noi non ci degnamo a chinarci per raccoglierle... Inaccettabile. Nel secondo quarto, dove si è decisa la partita, tiriamo col 27%...
Troppi giocatori nei Lakers sembrano aver completamente staccato la spina. Ed è questo, più di tutto, l'aspetto peggiore. Un gruppo unito, che si sfascia in questa maniera, lascia più di un punto interrogativo sul futuro di questa squadra.



4 comments:

  1. È veramente un colpo pesantissimo. Forse quello del K.O. . Resta l'ennesimo titolo di Conference, resta il fatto che il gruppo è ai vertici da circa 5 anni, ma forse è il colpo del K.O. definitivo. La serie non è finita, ancora c'è una flebile speranza Bysumana di ribaltare lo 0-3, ma sarebbe un miracolo.

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  2. Smaterializzati. I telecronisti dell'LA Times stanno cercando di rintracciare il Bysumano per intervistarlo, ma sembra scomparso nel nulla.
    A LA Land è già tempo di processi, perchè ovviamente la coppa di cristallo di Western Conference Champions non interessa a nessuno here, ma però va tenuta presente come "metro di valutazione".
    Una squadra del genere, arrivata prima nella Western Conference e arrivata comunque alle Finali Nba, merita un'altra chance, oppure va totalmente ricostruita da subito?

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  3. Credo che per rispondere alla domanda sia necessaria una profonda riflessione. Da un lato c'è la necessità di mantenere la squadra competitiva e che costringerebbe a scelte difficili e rischiose (io stesso ho in mente una trade che potrebbe riscrivere gli equilibri ad Ovest, ma se ne parlerà solo dopo l'eventuale viaggio alla Casa Bianca); dall'altro c'è la presenza di un nucleo che ha già dimostrato di saper arrivare in fondo e che sicuramente meriterebbe una nuova opportunità. Devi fare le tue valutazioni: la squadra è in grado di competere per il titolo così com'è, ha bisogno di piccoli ritocchi o necessita di una rivoluzione strutturale?

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  4. Right. Vanno fatte valutazioni molto attente e precise, perchè davanti ci sono vie molteplici ed il rischio è altissimo.
    E sorgono domande: quale numero 4 è più forte di Gasol? Quale difensore è più forte di Artest? Quale giocatore della caratura di Odom accetta di fare il 6° uomo?
    Certo, solletica una trade che manda Gasol, Odom e Artest ai Clippers per Blake Griffin (e qualcun altro), ci formerebbe un quintetto Lakers d'energia pura con X (il play giovane futuro), Bryant, Ebanks, Griffin e Bynum, con Griffin che, offensivamente, sarebbe quel "bastone della vecchiaia di Kobe" che cerchiamo.

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