1.
Zen, sotto 0-2 con gli Spurs e -7 a sette
minuti dalla fine di garatre a San Antonio con l’inerzia tutta dalla parte
degli Spurs: cos’ha pensato?
“Che la nostra avventura si sarebbe
fermata alle Western Conference Finals. Pensavo all’occasione che stavamo
sprecando, perchè i texani erano assolutamente alla nostra portata. Pensavo ai
due clamorosi errori da sotto di Clark e Ebanks in garauno e garadue.”
2.
Zen, sotto 1-2 e -14 a sette minuti dalla fine
di gara quattro, sempre a San Antonio: cos’ha pensato?
“Al 3-1 Spurs e alla nostra eliminazione per 4-1 in garacinque. Da un 1-3 non ci saremmo ripresi, no doubt. Poi Kobe ha fatto quei clamorosi 22 punti in sei minuti, segnando la bomba decisiva a 12” dalla fine e lì, su quel tiro, secondo me è girata tutta la serie.”
“Al 3-1 Spurs e alla nostra eliminazione per 4-1 in garacinque. Da un 1-3 non ci saremmo ripresi, no doubt. Poi Kobe ha fatto quei clamorosi 22 punti in sei minuti, segnando la bomba decisiva a 12” dalla fine e lì, su quel tiro, secondo me è girata tutta la serie.”
3.
Si spieghi meglio
“Fino a quel tiro gli Spurs erano stati
impeccabili, mai un cedimento. Una difesa impenetrabile, ‘messiniana’, un attacco
a orologeria, macchine che andavano a tutto motore. Quella bomba di Kobe, che è
valsa il 2-2 in casa loro, li ha scardinati, gli ha aperto delle falle nello
scafo. E’ stato il Titanic che si scontra con l’iceberg. Hanno cominciato a
imbarcare pesantemente acqua nel primo tempo di garacinque finendo addirittura
a -22, hanno perso il controllo del transatlantico negli ultimi cinque minuti
di game six, incassando il break di 18-6 che ha deciso la serie. Parziali
simili, nelle prime quattro partite, dove gli Spurs erano inaffondabili, non
eravamo stati in grado di farli in nessun modo.”
4.
I Lakers avevano sei sconfitte nelle prime nove
partite, per metà campionato sono rimasti fuori dai playoff, sempre con il
rischio di rimanere fuori dalle prime otto quasi fino alla fine. Hanno
rischiato di uscire al primo turno contro i Warriors superati solo a garasette,
poi game seven anche contro i Thunder, poi 0-2 e quasi 1-3 contro gli Spurs…
“E’ un percorso incredibile, in assoluto
la miglior barbaseason di sempre. E di stagioni, questa è la ventinovesima, ne
ho fatte parecchie. Partire con un record di 3-6 in una stagione da 24 vuol
dire avere ben poche speranze anche solo di fare i playoff, tant’è che abbiamo
dovuto vincere sedici delle rimanenti venti partite, all’interno di una
classifica cortissima. A pochissime gare dalla fine era ancora in dubbio la
qualificazione ai playoff, soprattutto dopo la sconfitta contro i Celtics http://kobangelestimes.blogspot.it/2013/01/lakers-ecco-tutta-la-verita.html
, si dava per certa l’impossibilità di arrivare nei quartieri alti, c’era il
rischio di non riuscire ad entrare tra le prime otto dell’Ovest. Ripeto,
mancavano poche partite alla fine! Ma si ricorda che ad inizio campionato
contro i Bulls eravamo finiti persino a -42??! Si ricorda che avevamo perso
quattro partite consecutive e che se avessimo perso la quinta sarei stato
sollevato dall’incarico?? Ecco cosa eravamo. Ecco dove siamo ora.”
5.
Già, alle Finals, contro gli Heat.
“Miami è stata la prima squadra ad avermi
sconfitto in una finale (nell’Universo di Nba 2K12), 4-2 da 3-0. Come contro i
Thunder, dovremo stargli incollati, cercare di portarli punto a punto e poi
vedere come va: se ci scappano via non li prendiamo più. E vogliamo completare
l’opera: ad una stagione del genere, emozionante a livelli mai visti, vogliamo
dare un premio!”