La seconda dell’Ovest, contro la seconda dell’Est. Lakers – Knicks da quanto tempo non era più una sfida da vertice? La partita è di altissimo livello, Amarè Stoudamire ne posterizza 28 con 8 rimbalzi, Melo ce ne rovescia addosso 27 con seven rebounds, ma Kobe Bryant ce l’abbiamo solo noi: 44 per il Mamba Nero, 100-93 per noi allo Staples, qualificazione matematica ai playoff e clamoroso primo posto momentaneo nella Western Conference insieme ai Memphis Grizzlies! I n s a n e.
Poi andiamo a
Phoenix. I Suns, come nella realtà, se la passano malissimo, sono agli ultimi posti dell'Ovest ma contro di noi giocano La Gara. Nel
primo tempo, guidati da Dragic, sono macchine segnapunti, dilagano sul 51-35 e
nei Lakers la magia sembra tutta finita, scagliati a -16 da una squadra di così basso livello, incapaci di difendere
su tutti. Ma noi abbiamo Lui. No, non il Black Mamba stavolta, che comunque alla fine ne
registrerà 27, ma il grande ex Steve Nash che aspetta la partita nella sua
Phoenix per vincere il suo primo Mvp a Nba 2K13: 25 punti, 6 assist,
un “mortiferissimo” 10/12 al tiro, compresa la bomba decisiva del 100-104 a 53”
dalla fine che ha affossato i Suns, bloccati nel secondo tempo anche dalla nostra zona. PHX era comunque avanti di uno prima dell’entrata
da tre di Kobe (lay-up, fallo, libero realizzato) per il nostro +1 a 1'13" dalla fine. L'azione dopo, quella del potenziale risorpasso Suns, Metta World Peace fa la giocata della partita strappando letteralmente la palla dalle mani di un ottimo Beasley, 'steal' rabbiosa che poi porterà alla tripla velenifera di Nash. Finisce 104-108, noi saliamo a 18 vinte e
9 perse, primi nella Western Conference e addirittura in lizza con i Miami Heat
(19-9) per il primato assoluto! Eravamo 3-6, siamo 18-9, il tassametro dice
quindici vittorie nelle ultime diciotto.
Nonostante tutto, questa squadra ha trovato la sua dimensione.
ReplyDeleteÈ inevitabile andare bene quando si ha tutto quel talento a disposizione, dunque questi sono i risultati che competono a questo roster. Certo, la difesa scricchiola un po' e questa è una squadra umorale come poche ma, come i Lakers 2004, è anche vero che c'è troppo talento per non arrivare almeno alle WCF.
Come dice un vecchio adagio, la potenza è nulla senza il controllo. Abbiamo trovato lo schema che ci ha sistemato l'attacco. Per la difesa, ormai, bisogna ripassare l'anno prossimo.
ReplyDeleteDetto questo, la squadra è sì forte, ma non è più quella illegale di default. Howard non si innesca più in corsa come si riusciva a fare nel Primo Mondo (dove tirava giù tutto con le schiacciate), quando ci si prova, perde spesso palla. Da qui nascono principalmente gli 11 punti di media in meno che DH12 ha qui rispetto al Primo Mondo (dai 26 e passa delle Finals contro i Bulls, agli attuali 15).
Qui Howard ha le stesse cifre della controparte reale. Bryant non le ha uguali solo per uno 0,5 (30,8 la sua media punti nel mio campionato, 30,5 i suoi pgg attuali in za real world)...
So che è difficile da credere, ma non sto allenando i Lakers dominanti, ma quelli di D'antoni, con un Gasol "stanco" e "demotivato" (da come c'è critto nella sua scheda), con molti giocatori della panchina che hanno la freccia rossa giù, con Jamison che non riesco più ad inserirlo nelle rotazioni (proprio come da D'Antoni), mentre nel primo Mondo mi garantiva 10-15 punti a partita (senza contare i 26 con i quali decise garasei, e titolo, contro Chicago).
Per questo ritengo un mezzo miracolo aver fatto quindici vittorie nelle ultime diciotto, soprattutto alla luce della difesa inesistente di questa squadra.
E' una squadra indecifrabile, perchè all'interno di questa striscia ci sono rimonte da divari clamorosi e moltissimi arrivi all'ultimo secondo. La forbice di questa squadra è talmente ampia e la classifica talmente corta, che il fatto di essere ora secondi non cambia il giudizio rispetto a se fossimo arrivati settimi o ottavi. E' una squadra non da titolo.