Tuesday, March 26, 2013

NOLA gioisce, torna Il Monociglio. E' stato quindici mesi fuori

Il campionato ha perso tantissimo dal ritiro, in estate, a 39 anni, di Tim Duncan, per non parlare dei San Antonio Spurs che senza Timoteo, rimpiazzato alla boia da Zach Randolph e Kirilenko, stanno navigando negli ultimi posti della Western Conference. Il campionato ha perso Duncan ma ha ritrovato, dopo ben un anno e mezzo, Anthony Davis. Quello che viene definito, forse un po’ affrettatamente, l’erede di Bill Russell, ebbe un impatto notevole sui New Orleans Hornets, portandoli al sesto posto della griglia nei playoff 2013 nel suo anno da matricola, anche se non bastò per fargli vincere il Rookie of the Year, premio finito a Damian Lillard.
Ma nella prima partita della stagione successiva i legamenti di Davis sono saltati via. Un infortunio devastante, al punto da non renderlo disponibile nemmeno per l’inizio di questo campionato, nonostante tutta l’estate davanti. Quindici mesi fuori, lo spettro di diventare il ‘nuovo Greg Oden’, ma l’ex ala-pivot che trascinò i Kentucky Wildcats al titolo Ncaa 2012 non sarà di quella pasta. I legamenti sono finalmente guariti e ora “The Monocigl” è pronto ad iniziare la sua Era quale degno erede di Duncan. Nel frattempo Kobe Bryant, che dalla scorsa estate ha deciso di andare avanti con un contratto annuale campionato dopo campionato, ha manifestato l'intenzione di rinnovare anche per la prossima stagione.

Friday, March 22, 2013

Paul-Bryant, numeri da Sci-Fi! E i Lakers volano sull'8-1

Trentasei punti, 12/15 from the court, 11 assist e i canestri decisivi nell’ultimo minuto..Chris Paul furoreggia contro Charlotte e ci trascina alla settima vittoria su sette, gara in cui Kobe è fermato da quattro falli a inizio terzo quarto (anche se il Mamba ne ha messi comunque 25 con 10/12...). Ventidue su ventisette al tiro per CP3+KB24 insieme, mai visto. Il primo stop stagionale arriva la partita seguente, contro i Denver Nuggets, una discreta rullata allo Staples Center (-18) con noi che subiamo ben 123 punti in casa senza supplementari, surclassati da uno scatenato Faried in double doblu figure (22 punti, 11 boards) e dall’ecletticità dei nostri avversari, su ogni pallone. Ci ripigliamo a Salt Lake City contro i nuovi Jazz che in estate si sono assicurati dai free agent addirittura Carmelo Anthony, un colpaccio perché Melo ha ancora solo 31 anni. Utah sta avanti tutta la partita, demolendoci anche sotto un -20 nel primo quarto, poi rinsaviamo e come spesso accade nell’ultimo quarto infiliamo il parziale decisivo, un 17-6, che piega i mormons sulle ginocchia. Alla fine è 92-97 per noi, con Bryant ancora spaziale a quota 44 punti, seppur questa volta con 39 tiri.
Dopo nove partite siamo in testa alla Nba con 8 vinte e 1 persa, letteralmente trainati dalla coppia Paul-Bryant. Per CP3 finora ci sono 20,2 punti con 9,3 assist, 3,2 recuperi, il 57% dal campo col 43% behind the arc, per Kobe 36,3 ppg, con 5,3 rimbalzi, 4,2 assist, il 58% al tiro col 42% da tre. Numeri che si commentano da soli. 
Del resto l'intesa in campo tra i due è palpabile, niente a che vedere con la 'convivenza forzata' (seppur fruttuosa, almeno nel 2013) tra il Mamba e Dwight Howard. 

Sunday, March 17, 2013

BEST KOBE EVER_ e Lakers imbattuti



Questo è’ il più grande Bryant di sempre, non ci sono più dubbi. Dopo aver dominato la stagione 2012-13 (capocannoniere a 30,8 ppg, titolo, Mvp delle Finals a 32,7) e dopo aver incrementato i suoi clamorosi numeri nella 2013-14, il Mamba, o come lo chiamano adesso “Vino”, ha aggredito l’inizio di questa, quella dei suoi 37 anni, con numeri da Sci-Fi.
Partiamo col dire che i nuovi Lakers, quelli di CP3, DeAndrè Jordan e Gortat, dopo sei partite sono imbattuti. Un calendario facile in partenza, anche se non privo di difficoltà, come dimostrano le vittorie in volata a Detroit (112-114, 25 punti e 12 assist per Paul), a New Orleans (107-108), con gli Hornets ancora privi di Anthony Davis in recupero dalla rottura dei legamenti che lo tenne fuori tutta la scorsa stagione, o a LA contro i Cleveland Cavs dove ora gioca Gasol, superati 105-100 solo grazie all’entrata del sorpasso del Mamba a pochi secondi dalla fine. Più facile l’appuntamento contro Orlando (99-82). Ma poi il calendario affianca due partite sentite, la prima contro i Portland Trailblazers che ci hanno beffato all’ultimo secondo di garasette al primo turno 2014, la seconda contro i Clippers, in un incrocio infinito di ex, da Chris Paul e DeAndrè Jordan, ora in giallo viola, a Steve Nash e Dwight Howard, ora Velieri. Ebbene? In queste due partite consecutive Kobe registra rispettivamente 51 punti, 7 rimbalzi, 5 assist, 20/28 dal campo e 8/8 in lunetta contro Portland (senza Batum), superata con una sua clamorosa bomba a 45” dalla fine, quella del primo sorpasso Lakers della gara, e da un suo 4/4 in lunetta negli ultimi dieci secondi, e 56 punti con 21/32 al tiro, 6 assist e 14/14 dalla linea della carità contro i Clippers, sconfitti 118-114 dopo un supplementare acciuffato da un rubata più contropiede di Paul a 30” dalla fine e dall’errore da tre di Nash sulla sirena dei regolamentari.
Cinquanta o più punti in due partite consecutive. Siamo ai livelli del 2006-2007, quando proprio il Mamba pareggiò il primato detenuto anche da Chamberlain di 50 o più punti in quattro gare in fila. Ci si chiedeva cosa potesse fare Kobe con CP3 a fianco? Ecco, finora, la risposta in cifre: 37,3 ppg col 63,4% dal campo, il 45% da tre e 35/36 ai liberi. No ma pazzesco.

Friday, March 15, 2013

5 domande 5 about: The 2014-15 Season


Parte la terza stagione del Secondo Mondo, campionato 2014-15. I Brooklyn Nets, campioni in carica, rinforzano il roster con Lamar Odom. San Antonio, dopo il ritiro di Duncan, punta su Zach Randolph e Kirilenko. Chicago non conferma Coach Thibodeau e offre una chance al 36enne Tracy McGrady, fermo da due stagioni nei free agent. A Miami si ritira Ray Allen, i Clippers inaugurano la nuova era Dwight Howard, Carmelo Anthony non rinnova con i Knicks e va a Utah...


1.      Zen, comincia il bordello?
“E’ inevitabile, ma non per i (comunque pochi) cambiamenti sopracitati, ma per la presenza della seconda tornata di droidi. Con i Draft 2013 e quelli del 2014 sessanta nuove ferraglie prive di tecnica e tutte chip e brufoli sono entrate nel circolo.”
2.      Ci parli del clamoroso mercato dei Lakers
“L’eliminazione al primo turno contro i Blazers in garasette ci ha fatto capire che la squadra andava rinnovata, e in fretta. I Lakers 2013 avevano fame, quelli del 2014, Kobe a parte, no. Chris Paul non sarebbe mai potuto arrivare al titolo con i Clippers che con lui hanno rimediato una clamorosa esclusione dai playoff nel 2013 e un’uscita al primo turno nel 2014. Dovevamo cambiare noi, come dovevano cambiare loro: la decisione di Nash di continuare ancora li ha convinti ad andare “all in” con lui, DH12 e prime scelte lacustri lasciandoci CP3 e DeAndrè Jordan. Gortat, invece, è sempre stato un mio pupillo, che non sono mai riuscito a prendere in 30 anni di carriera prima d’ora. Pau Gasol (andato ai Cavs proprio per Gortat) non potevamo più trattenerlo: non per il valore, ancora eccellente a 35 anni, ma per il costo elevatissimo del suo stipendio che non ci potevamo più permettere. Abbiamo preso anche Matt Bonner al minimo dai free agent; da quello che ho visto in pre-season sarà un sorpresa”
3.      Insomma quale sarà il vostro quintetto?
“Partiamo con Paul, Kobe, Metta, Clark e Gortat, con De Andrè Jordan sesto uomo. Ma Marcin, con il suo tiro da fuori e la sua mobilità, può giostrarsi anche da numero quattro e così potremmo schierare anche un quintetto più ‘pesante’ con Paul, Kobe, Metta, Gortat, Jordan.”
4.      Sarà la stagione di Ebanks e Papanikolaou?
“Sarà un campionato importante per loro, diventano i primi cambi dell’ala piccola e dell’ala grande, avranno molto più spazio rispetto alle ultime stagioni dove erano chiusi, Ebanks da Metta e Jamison, Papanikolaou da Gasol e Clark. Ora con Clark promosso in quintetto, il “Papa”, che ha pur sempre solo 24 anni, dovrà dimostrarmi di valere la scommessa fatta su di lui due anni fa.”
5.      E Kobe?
“Entra nei 37 anni, è sempre in forma smagliante. L’anno scorso prendeva 30 milioni di dollari a stagione, quest’estate ha rinnovato per un anno alla metà. Con Paul al fianco non oso pensare con quali percentuali il Mamba tirerà!”

Wednesday, March 13, 2013

FUMATA BIANCA! Al terzo tentativo "CP3" arriva ai Lakers!



E questa volta la trattativa è andata in porto! Dopo il veto di Davide Sterno nel dicembre 2011 in pieno lock-out e la trattativa non finalizzata nello scorso febbraio 2013, Chris Paul vestirà finalmente la casacca dei Los Angeles Lakers!
Dopo l’eliminazione al primo turno in garasette contro i Blazers serviva una Nouvelle Vague gialloviola. In un giro a tre tra Lakers, Clippers e Cavaliers succede che Steve Nash (continuerà ancora!), Dwight Howard, la prima scelta LAL del 2015 e quella del 2016 se ne vanno ai Velieri in cambio di CP3 e DeAndrè Jordan, mentre in Ohio ci finisce Pau Gasol in cambio di Marcin Gortat e una prima scelta di Cleveland. Dai free agent completiamo la rosa firmando al minimo salariale il veterano Matt Bonner, 34 anni, ma soprattutto in precedenza aveva rinnovato il contratto Kobe Bryant, dimezzandosi lo stipendio dai 30 milioni di dollari presi nel 2013-14 agli attuali 15 milioni che percepirà nella stagione 2014-15. Il bilancio dei Lakers, mega in rosso nelle prime due stagioni, va in attivo di 5 milioni di dollari e consentirà eventuali nuove manovre sul mercato.

Tuesday, March 12, 2013

The Big Fundamental says "Goodbye"



Mentre da un lato il Secondo Mondo celebra la vittoria dei Brooklyn Nets, dall’altro perde una Leggenda vera. A 38 anni si ritira Tim Duncan, The Big Fundamental, dopo diciassette stagioni tutte con i San Antonio Spurs con i quali ha vinto quattro anelli, con due Mvp stagionali e tre Mvp delle Finals. Per il Barba, che lo ha allenato per tre stagioni nel lontanissimo Primo Universo di #NBA2K9, vincendo un titolo, Duncan è stata la miglior power forward nella storia della Nba (considerando Bird nella categoria dei numeri tre). E per voi? Entriamo nel Conclave per mettere ai voti the best Power Forward Ever.


Chi e' stata la miglior ala grande nella storia della Nba?
  
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