Tuesday, September 25, 2012

Satellite approaching



“Teerraaa! Teerraaa!” Il Coach Zen intravede all’orizzonte un pianetino, un satellite probabilmente. Decidiamo di rifocillarci lì per qualche giorno, per prendere abitudine con l’atmosfera, che è la stessa del pianeta principale dove sbarcheremo ai primi di ottobre. Dopo un mese di viaggio interstellare stiamo per approcciarci al primo satellite, la demo di NBA 2K13, prevista per essere releasata tudei. Che poi, nella mia xbotola, potrebbe voler dire tumorrou, o anche tra 2-3 giorni, perché le demonstration spuntano sempre con qualche giorno di ritardo. Comunque è qui, su questo satellite, che cercheremo di prenderci la mano, seppur non con i Lakers ma con Miami e Oklahoma City Thunder. Da quest’anno cambia il sistema di tiro e c’è da farci l’abitudine. Per una settimana suppergiù soggiorneremo qui. Sarà il nostro precamp. Come vi sembra la demo?

P.S. La demo è disponibile da oggi solo per i member Gold di Xboxlive, fuck! Io ovviamente sono Silver, dovrò aspettare dunque la prossima settimana. Strafuck!

P.P.S. Che razzo 'sta succedendo ai due thread, sia il Tales sia Nba 2k12 tecnico? Dove sono finiti tutti? Clamoroso che, a 10 giorni esatti dal rilascio, non ci sia nessuna discussione su Nba 2k13 nè nessuna proposta di aprirne il thread. A me Nba 2k13 sembra super.


Saturday, September 22, 2012

5 domande 5 about: Cicli e mesocicli



1.      Zen, con i suoi Lakers nell’intera Galassia 2K è appropriato parlare di Grande Ciclo, Mesociclo e Nuovo Ciclo?
“Basta bere grappa la mattina!”
2.      Sa’ cosa intendo…
“Penso di aver capito, sono d’accordo. Il Grande Ciclo ha racchiuso due Universi (Nba 2K9 e Nba 2K11), è durato complessivamente 19 stagioni e ha prodotto 11 anelli gialloviola, in differenti mondi, prevalentemente su una piattaforma (il Thread di NBA 2K9, mentre fugace è stata la storia col 2K Tales) e con una breve ma significativa parentesi ai San Antonio Spurs (tre season, un anello a scacciare l’accusa che il Barba vinceva perché aveva Bryant). Erano i Lakers di Derek Fisher, Kobe Bryant, Pau Gasol e Andrew Bynum, sempre presenti, e quando ti voltavi in panchina vedevi Phil Jackson. Ci sono state diverse squadre gialloviola all’interno di questo ciclo, penso ai primi Lakers della prima Associazione, durata ben otto stagioni, con il diciottenne Batum e Hibbert in panchina, e il droide ‘lanciafrigoriferi’ Juwan Bowman ala piccola titolare: vincemmo quattro titoli nel ristretto giro di cinque anni, con due Back to Back separati da una stagione di mezzo, quella del grande scandalo, che avrebbe certamente unito i quattro titoli e formato il “Cinquepeat”: una Finale derubata per l’arcinota Rivolta delle macchine ribelli (l’xbotola non ci consentì di giocare quelle Finals, fummo costretti a simularle, perdendole, per poter andare avanti con l’Asso, ndr). 
Ma penso anche ai brevi, ma intensi, Lakers del ritorno di Shaq 40enne a Los Angeles, nel Secondo Mondo, al mio ritorno a L.A. dopo tre anni a San Antonio: Bryant, non ne ricordo il motivo, non ce la faceva più, vincemmo l’anello, contro Atlanta mi pare, dove erano andati anche Paul Pierce e Bargnani, con Jordan Farmar Mvp delle Finali, ricorda? Pazzesco, il primo panchinaro nella storia della Nba a vincere il titolo di miglior giocatore delle Finals. Poi arrivarono i Lakers di Ron Artest e finalmente la prima finale contro i Boston Celtics, cercata e aspettata invano per tantissimo tempo.”
3.      Mentre i Lakers di Metta World Peace fanno già parte del Mesociclo
“Esatto, il ciclo di mezzo, quello di Nba 2K12, quello della nuova piattaforma (il Kobangeles Times). Sono i Lakers di Mike Brown e del vice John Kuester in panchina, dell’ultimissimo Fisher, non più in grado di, e di una squadra all'affannosa ricerca di un futuro che non sembrava esserci più. Il Mesociclo è durato solo cinque stagioni, ha prodotto un solo anello (contro Boston) e la mia prima sconfitta sul campo in una Finale Nba (contro Miami), dopo dodici vittorie su dodici. Ma è stato un ciclo fondamentale, è quello che ha fatto conoscere per la prima volta il SiM-WoRLD cambiando la geografia dei futuri Universi.”
4.      Ed ora il Nuovo Ciclo
“E’ indubbio che col Nuovo Universo Nba 2k13 siamo di fronte ad una nuova alba, seppur non di durata sconfinata, a causa dei 34 anni di Bryant. Ed è certo che questo Nuovo Ciclo conterrà al suo interno due tipologie diverse di Lakers, quelli con Nash, Metti Pace nel Mondo, Jamison e Gasol, e quelli degli anni seguenti senza di loro. Sarà stimolante da un parte lottare per vincere il campionato e, allo stesso tempo, costruire nuove fondamenta che garantiscano a Kobe e Howard di competere sempre per l’anello, per tutta la durata del loro binomio, che ci auguriamo possa essere di almeno quattro anni.”
5.      Lei ha già attraversato tre Universi e si appresta ad entrare nel Quarto, ma c’è una partita che rimarrà imbattibile
“Ho visto di tutto e di più in questi 27 anni e in circa 1.500 partite allenate, anche recentemente, come quando Kobe ha segnato 52 punti in un tempo, proprio qui, in questo Universo, su questa piattaforma. Ma nulla potrà superare garacinque, e all’epoca era “la bella”, delle Finali 2013 con i Cavaliers alla Quicken Loans Arena di Cleveland nella sesta stagione del Primo Mondo del Primo Universo (Nba 2k9). La volete rivedere? E in questa pagina, la prima parte, http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1845191&page=426 e continua nella pagina dopo. E’ anche l’occasione per vedere quanta gente c’era. E come si celebrava http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=27644729&postcount=8538

Wednesday, September 19, 2012

Tuesday, September 18, 2012

Il nuovo NBA2K13 è talmente reale che...

1) Se prendi Oklahoma e giochi contro i Lakers, Harden si dà malato
2) Se giochi con i Lakers e la palla finisce a Kobe, il pulsante del passaggio viene disattivato
3) Per usare Portland devi avere la laurea in fisioterapia
4) Perkins non viene mai inquadrato da vicino per non urtare la tua sensibilità
5) Se riesci a giocare 10 partite di fila con Oden parte il processo di santificazione dell'utente
6) Per far correre più veloce Jason Kidd non c'è il pulsante del "Turbo" ma quello "Iperspazio"
7) Arenas spara. Puoi usarlo anche a Call of Duty
8) Se prendi i Bobcats, il gioco ti domanda se sei sicuro
9) Se usi Chicago la presentazione dura 10 minuti. 9 sono per Scalabrine.
10) Puoi fare autocanestro solo con JaVale McGee
11) Se usi Lebron poi fare 8 passi con la palla in mano
12) Se vinci il campionato con Washington esce il cartello "Sei su Scherzi a Parte"
13) Se la chierica di Ginobili ti dà fastidio, puoi sbloccare l'opzione "Antonio Conte"
14) Mike Brown non è l'allenatore dei Lakers
25) Puoi usare la mamma di Lebron per azzerare la forma degli avversari

Saturday, September 15, 2012

Quanti titoli vinceranno i Lakers a NBA 2K13
  
pollcode.com free polls 

Thursday, September 6, 2012

5 domande 5 about: il congedo dal Terzo Universo


1.       Zen, un’eliminazione 4-1 al primo turno non è il massimo per congedarsi da un Universo…
“Ci è capitato l'avversario peggiore, contro il quale non riusciamo ad accoppiarci nelle marcature, nel momento meno adatto, ovvero dopo tre mesi di mia inattività sulla panchina dei Lakers. Ero stra-arrugginito, Nowitzki portava fuori Gasol lasciando solo Bynum in aerea, e lui quando è da solo, senza aiuti difensivi, non difende. E così dopo con il pick ‘n roll centrale c’erano autostrade verso il canestro. Abbiamo provato anche la zona ma niente, loro avevano mani torride e io non ero pronto.”
2.       Non le era mai capitato di vincere un solo titolo in cinque stagioni com'è accaduto in questo Terzo Universo
“Non mi era mai nemmeno capitato di perdere una Finale, come accaduto nella prima stagione. Ma se va a rileggere le mie dichiarazioni di un anno fa, lo mettevo in preventivo. Gli Universi stanno diventando sempre più difficili e contemporaneamente le colonne della squadra come Bryant, Gasol o Metta World Peace, stanno diventando sempre più vecchie. Non sarà mai più possibile replicare gli otto anelli del Primo Universo (nba 2k9), ma nemmeno i quattro del Secondo (nba 2k11).”
3.       Eppure tra poche settimane avrà in mano una squadra ineguagliabile: Steve Nash, Kobe Bryant, Pau Gasol, Dwight Howard.
“Torniamo ad essere i favoriti per l’anello, è fuori di dubbio. Però attenzione, tre quinti del quintetto base (Nash, Kobe e Gasol) più il sesto uomo (Jamison) fanno un’età media di 34 anni e bisogna vedere quanto Bryant si metterà al servizio di Howard. Alle Olimpiadi Kobe ha dimostrato di poterlo fare, servendo e facendo da sponda ai compagni, ma la Nazionale non è la sua, mentre ai Lakers lui è il regnante Assoluto. Sarà disposto a cedere lo scettro a Superman, o quantomeno a condividerne il trono?”
4.       Conferma che lascerà i Lakers quando Kobe si ritirerà?
“Sì. Ho davanti due stagioni certe a Los Angeles con Kobe, poi dipenderà dalle scelte dell’ ‘engine’ di Bryant se continuare dopo la scadenza del contratto o ritirarsi. Mi auguro continui fino ai 38 anni e che si ritiri non prima del 2016. Lei lo sa che in ogni stagione sbarcano 60 nuovi brutti droidi dai Draft? Significa che nel 2015-16 ci saranno già 240 ferraglie a perdere viti e bulloni sui vari 2kcampi: è quasi impossibile, al giorno d’oggi, affrontare un’Asso superiore ai 5 anni. Quattro season con Kobe, dunque, sarebbero perfette.”
5.       Fino ad nba2k11 lei aveva vinto 12 anelli in 22 anni senza perdere mai una Finale, ora la forbice si è allargata, siamo a 13 in 27 stagioni, percentuale del 48,1%: Phil Jackson ha vinto 11 anelli in 23 campionati, siamo al 47,8%...
“Quando sbarcai per la prima volta nell’Universo 2KSports l’obiettivo era vincere un campionato, poi diventò il Back to Back (fatto), poi il Threepeat (mai riuscito). All’aumentare degli anelli, l’asticella si era spostata più in alto, e l'obiettivo diventò quello di raggiungere e superare il numero di campionati vinti da “Red” Auerbach (10) e Phil Jackson (11): fatto. Nessuno ha vinto più di loro in America. L’obiettivo ora è quello di mantenere la percentuale di anelli vinti rispetto ai campionati superiore a quel 47.8% del Master Zen, ma c’è anche la caccia al mio primo Threepeat nell’Universo 2K. A prescindere da questi obiettivi, comunque, di vincere anche solo un "semplice" singolo anello in più non ci si stanca mai."

Wednesday, September 5, 2012

First Round, game 5, LA Lakers - Dallas Mavericks


The End. Non basta una delle più grandi prestazioni individuali nella storia dei playoff Nba; i 57 punti di Kobe Bryant in garacinque rimangono un losing effort quando la sua tripla della vittoria sulla sirena si infrange sul secondo anello. Lakers 116, Mavericks 118 dopo un tempo supplementare e tutti a casa, passa Dallas 4-1, si chiude un’epoca e se ne apre un’altra.

Non chiude solo il Terzo Universo (nba 2k12), tra tutti il più scarno di stagioni disputate (cinque) e di anelli vinti (uno), ma finisce anche l’era di Andrew Bynum al presidio dell’area yellowiola, pivot discusso e incostante ma che dal 2k9 ha vinto dodici anelli e disputato tredici Finals, gli stessi alzati al cielo da Kobe e Pau Gasol. Ma il Mamba e lo spagnolo ci saranno ancora quando tra un mese aprirà il Quarto Universo, quello di nba 2k13, e quando partirà una nuova era a LA LA Land, quella di Dwight Howard e Steve Nash.
Come le iniziali dieci partite a lui affidate condizionarono la passata stagione, così le ultime dieci dirette da John Kuester hanno consegnato ad un arrugginito Barbatrucco una squadra impreparata ad affrontare i playoff, incapace di difendere sulle incursioni di uno scatenato Beaubois (31 punti today e 11 assist, vero castigamatti della serie), poco reattiva a rimbalzo (Mahinmi è sorvolato ripetutamente su Bynum con la partita della vita, 16 punti e 17 rimbalzi!!!), incapace di offrire ad un indomito Bryant dei validi supporti. E potrebbe avere anche una sua logica, seppur non molto professionale, quando il play e il centro titolare (Session e Bynum) e parte della promettente panchina (Mack, Vesely, Brown), da un giorno all’altro si trovano fuori dai progetti dei Lakers. Le motivazioni sono tutto. A nulla è valso il miracolo di Bryant; garacinque era già chiusa nei tempi regolamentari con Dallas avanti 97-104 a 65” dalla fine, ma il Mamba Nero se n’è inventate di ogni, bomba d’orgoglio e 4/4 in lunetta per pareggiare a -15”, con Vince Carter a graziare lo Staples forzando male la sospensione della vittoria. Nell’overtime ancora Dallas avanti in controllo, ancora Bryant a far alzare il pubblico dalle sedie con una poderosa dunk in testa a tre Mavs, con fallo subito e libero a segno. Mancano 36” e il volo di Bryant vale il 116 pari. Sarà l’ultimo canestro dei Lakers. Nowitzki esce da un blocco a ricciolo e infiocchetta un tiro morbido dai 4 metri a -13” (116-118), noi abbiamo difficoltà a costruire, Dallas ci spinge via e Kobe decide per ‘o la va, o la spacca’. Si alza da tre sulla sirena senza appello. Pochi istanti dopo i Mavericks sono tutti in mezzo al campo a festeggiare.
Il titolo andrà poi ai Miami Heat con un perentorio 4-0 sugli Oklahoma City Thunder, Heat che si sono portati a casa il terzo anello di questo Terzo Universo in sole cinque stagioni. E’ ufficialmente finita l’era Kobe ed iniziata l’era James? Qui sì, nel Terzo Universo, indubitabilmente. Ma lo sarà anche nel Quarto? 

Monday, September 3, 2012

First Round, game 4: LA Lakers - Dallas Mavericks


TERRYFICANTE. Aveva un problema lombare, gli avevano diagnosticato 1-2 settimane di stop, non un day by day. Quando succede questo, stai fermo. E invece no. Jason Terry c’è, è anche tra i cinque di partenza, prova i primi minuti di gioco, viene sostituito quasi subito da Beaubois, ma quando il furetto francese incappa in tre falli subito, Terry rientra, gli altoparlanti dell'American Airlines Arena diffondono il rumore in accelerata di un aereo, ma il "Jet" ha la schiena a pezzi, non ci si aspetta molto da lui. E invece sarà una sentenza di giudizio, un'eroical performance, come declamano i telecronisti a gara chiusa: 28 punti, 10 rimbalzi, 7 assist davanti al proprio pubblico in delirio per trascinare i Dallas Mavericks al 96-89 che chiude virtualmente i giochi sul 3-1 texano. Le percentuali di tiro sono il trait d’union di questa serie e anche in garaquattro i Lakers hanno seri problemi a metterla nel cesto, pur tirando da liberi. I texani, al contrario, sono nel Nirvana, ogni alzata di mano è un castigo, soprattutto quando proviene dal terzetto Terry-Carter-Beaubois. LA, pur tirando col 35% e con un 1/12 da tre all’intervallo, riesce stavolta a reggere l’urto, limitandosi solo ad un -10 e risalendo anche a -1 a metà terzo quarto con una rara tripla di Session (59-58). Ma qui Terry confeziona tre castighi consecutivi che ristabiliscono l’egemonia texana (67-58), seguito da Chris Douglas-Roberts e Nowitzki che ci piantano il paletto di frassino al cuore sul 72-58 a 11’ dalla fine. Kobe non ci sta. Prende in mano lui da solo la situazione, rovescerà addosso ai Mavs 41 punti con 36 tiri, e quando mancano tre minuti e mezzo tutto è in gioco: 86-84. Ma a 3’09” dalla fine un improbabile tiro da tre in giravolta di Vince Carter si accomoda in retina per l’89-84 ed è un primo, inaspettato, montante piazzato sotto il mento dei Lakers. Poi ci pensa Nowitzki (17) che uccella Gasol dalle tacche in post dipingendo due tiri all’indietro salendo le scale negli ultimi due minuti (93-86). Non lasciano spazio a repliche. Siamo spalle al muro, sotto 1-3 e con tre partite consecutive da vincere contro una squadra che quest'anno ci ha battuto 4 volte su 5. 


First Round, game 3: LA Lakers - Dallas Mavericks


Ci hanno tramortito al suolo, anche se l’hanno pagato a caro prezzo. Solo il tempo dirà la verità, solo tra qualche giorno scopriremo quale dei due fatti avrà inciso di piu sulla serie, l’imperiosa vittoria dei Mavericks  per il 2-1 (112-87), o l’infortunio lombare di Jason Terry che lo terrà fuori da 1 a 2 settimane e nel caso peggiore potrebbe aver chiuso qui la sua stagione. Quando accade, Terry ha appena sganciato la tripla del 15-4 Mavs, ma nel ricadere si rotola a terra e viene portato fuori. E’ qui che Dallas, già partita lanciatissima con 6 punti in avvio di Nowitzki contro Gasol, se ne va. Entra il furetto Rodrigue Beaubois, già in palla nelle prime due partite, e confeziona 22 clamorosi punti all’intervallo (ne avrà 24 alla fine), implacabile in qualsiasi situazione, abilissimo sia a squarciarci in penetrazione, sia in step & shot fulminei, mettendo sul banco degli imputati uno dei non pervenuti di questa serie, Ramon Session. 
Noi siamo lenti, imprecisi, buttiamo ai rovi camionate di palloni che Dallas converte cinica, anche con un redivivo Vince Carter che da un anno, da quando si è ritirato Jason Kidd, è scalato al ruolo di guardia, dove sembra aver riscoperto gli antichi splendori. 
All’intervallo garatre è già segnata (58-39), il dominio dei Mavericks prosegue anche nel secondo tempo toccando il picco sul +26 del 106-80, anche grazie agli insperati 15 punti dell’ex virtussino Chris Douglas-Roberts. C’è spazio anche per il grande ex Lamar Odom che con due triple assestate nei punti giusti spegne qualsiasi nostro tentativo di riavvicinamento, ma paga pegno anche lui. A 37” dalla fine rotola a terra, la diagnosi non si sa. Si sa solo che Lakers-Mavs sta 1-2 e che garaquattro all’American Airlines Arena non possiamo fallirla, anche se Dallas, la Dallas dei ruoli scalati (Terry da guardia a play, Carter da ala piccola a guardia) quest’anno ci ha battuto tre volte su quattro…

Sunday, September 2, 2012

First Round, game 1 & 2: LA Lakers - Dallas Mavericks


I Mavericks vanno per la giugulare, Jason Terry ha in mano il coltello a serramanico che può tagliarci la gola e chiudere virtualmente la serie in garadue, consegnando un 2-0 pesante ai campioni 2011. La palla sorvola Pau Gasol e Shelvin Mack in aiuto, Vince Carter osserva la parabola infinita, lo Staples ha il fiato sospeso...ferro, ferro, sputata via dall'anello.... DAICAZZO!!! Due tiri texani agli ultimi secondi, dall'esito ben diverso, segnano le prime due gare del primo turno tra Lakers e Mavs. Dallas si era presa subito garauno allo Staples con una frustata dal petto in ricaduta di Shawn Marion in faccia a Bryant a 6" dalla fine, pallone nella retina con "Matrix" a terra, bucket velenoso della sentenza di un inatteso Mvp (18 punti e 11 rimbalzi per l'ossuto ex Phoenix).
In garadue, quella da non fallire per i Lakers, Bryant ha gli occhi della tigre - finirà con 35 punti, 10 rimbalzi e 4/5 da tre - L.A. sale anche a +10 nel terzo quarto con i tiri piedi a terra di Gasol (71-61), ma Dallas ha un Jason Terry che decide di fare i bambini con i baffi segnando 28 punti e prendendosi 30 tiri. L'ultimo, da tre con i texani sotto di 2, è un azzardo che non premia.