Il posto è lo stesso, Salt Lake City. L’importanza della
partita è un filino diversa da quella garasei di Finale 1998 dove Jordan rubò a
Karl Malone dipingendo poi “The Shot”, perché questo è solo l’ Opening Game del
Terzo Mondo. Ma l’azione è stata the same; contro i Jazz stiamo sotto tutta la
partita, subiamo a rimbalzo, giochiamo confusionati, ma ad un minuto dalla fine
con noi sotto di uno, Kobe ruba palla a Favors in raddoppio, in fotocopia alla
Jordan su Malone, nella stessa identica zona, toglie ai Jazz il possibile +3 e
sul ribaltamento di fronte pesca Metta in area con una palombella, bucket (92-93).
Poi si consuma la seconda parte, in un’azione diversa. Utah non segna, il Mamba
strappa il suo 11° rimbalzo, palleggia tranquillo fin dall’altra parte e
attende sul posto lo scorrere dei secondi, come Air contro Bryon Russell, anche
se qui di fronte c’è Randy Foye. Kobe lo attacca verso il centro, arrivano a
raddoppiarlo, Metta si smarca behind the arc, il Ventiquattro lo serve ed MWP
gela la Energy Solution Arena segnando wide-open da tre a 26” dalla fine (92-96). E’ l'8° assist di
Bryant, che agli 11 rimbalzi affianca anche 36 punti. Finisce 92-100 questa
prima partita gialloviola del Third World, dove abbiamo già tirato una riga su
Dwight Howard.
Nella nostra L.A. del nostro multiverso non compariranno
mai quei patetici cartelli, #STAYDH12, che ora stanno appesi nella real
downtown per convincere Superman a rimanere. Ormai nella nostra storia Superman
è un ‘villain’ e dunque che ne torni ai Clippers, insieme a Nash. Nella storia
del nostro multiverso alternativo ai Lakers ci sono Chris Paul e De Andrè
Jordan, ma la partita inaugurale contro i Jazz ha già fatto vedere che la
chimica di questa squadra è tutta da costruire. Sotto canestro la coppia
Gasol-DeAndrè si pesta i feet e non difende su nulla: Favor e Al Jefferson
hanno banchettato. E’ tornato anche JJ Redick, uno dei grandi protagonisti dell’ormai
famosa sporca dozzina, la squadra che vinse il titolo 2016 del Secondo Mondo.
Siamo ancora alla ricerca di un play di riserva, perché Blake non mi piace,
Duhon è stato pedina di scambio e cerchiamo qualcosa di meglio di Goudelock.
Comunque ci siamo! Ed esordendo in maniera totale con 36 punti, 11 rimbalzi e 8
assist Kobe Bryant ha già mandato un messaggio chiaro a LeBron James in questo piccolo Terzo Mondo, che le previsioni indicano possa durare soltando due stagioni.