Sunday, April 28, 2013

E' A S S U R D O !



La cosa più impressionante è stato il silenzio. Irreale. Poi i fischi, prima sporadici e ancora intrisi di incredulità, poi a bordate. Le prime due partite dei Lakers targati 2015-16 hanno questa cornice. Esonero immediato del Barba? No. Perché i silenzi e le bordate di fischi non provengono mica dallo Staples Center, ma dalle due arene che abbiamo letteralmente raso al suolo, l’American Airlines Center di Dallas e l’AT&T Center di San Antonio. Ok, i Mavs e Nowitzki sono in netto declino e i nuovi Spurs allenati da Tom Thibodeau al posto del ritirato Popovich non hanno più Duncan da un paio d’anni e ieri erano senza Tony Parker infortunato. Però picchi del genere non li avevamo mai raggiunti in questo Universo nemmeno contro il Trezzano d'Adda sul Panaro, picchi del calibro di un +27 nel terzo quarto contro Dallas (finita 95-114) e addirittura di +53 a -34" dalla fine contro gli Spurs, quando il tabellone segnava un mai visto 76 a 129. Gli avversari vengono subito piallati via ai blocchi di partenza (21-7 l’inizio contro i Mavs, 32-14 quello contro gli Speroni) e poi stritolati dalla nuova difesa e dal nuovo atletismo giallo viola portati non solo dai tre nuovi specialisti in materia (Sefolosha, Tyrus Thomas e Biyombo) ma anche dal 38enne Vince Carter. Sono sei i Laker che vanno in doppia cifra contro Dallas (Bryant 26, Carter 15, Papanikolaou e Sefolosha 14, Paul 13, Gortat 10) e sette quelli in “double figure” contro San Antonio (Paul 24 con 13 assist e 10/12, Butler e Sefolosha 19, Kobe 16, Biyombo 14, Carter 13 e 7 rimbalzi, Gortat 13). 
Furibondo il Barba con la sua squadra al termine della gara contro San Antonio. Entro negli spogliatoi calciando via borracce di ogni tipo: "eravamo a +53 e abbiamo chiuso a +51 ! ! ! Non accetto cali di questa portata! ! ! Domani in palestra alle sei! ! !"

Saturday, April 27, 2013

Eletti i due Sottosegretari alla difesa, il Governo 2015-16 è formato!


Era lì, avevamo tranquillamente le finanze per prenderlo, una marea di milioni di dollari derivanti dalla cessione di Gasol nell’estate del 2014 e dal netto autotaglio di stipendio di Bryant, che prendeva 30 milioni all’anno nel 2014, e ora solo 11. Ce lo saremmo potuti portare via in scioltezza, perché in un’ipotetica partita di poker-mercato potevamo rilanciare a piacimento e nessuno ci sarebbe potuto venire a vedere. Nessuno ha la disponibilità economica dei Lakers 2015-16 che sotto contratto pesante hanno solo Chris Paul (16 mln per season) e Kobe. I più pagati, dopo CP3 e il Mamba, sono Gortat e Sefolosha con appena 5 mln… Potevamo ricoprire d’oro Lamarcus Aldridge, free agent, piazzarlo a numero quattro e ricreare una potenza, perché con un quintetto CP3, Bryant, Sefolosha, Aldridge e Gortat i Lakers avrebbero avuto ben pochi avversari.
Ma la sconfitta contro i Los Angeles Clippers è stata un’onta troppo grande per essere lavata via con la 'semplice' vittoria di un anello. No, qui vuole l’impresa. Ci vuole la cognizione fin dal primo giorno di preseason che la stagione 2015-16 dovrà essere un’autentica missione da “That dirty dozen”, quella sporca dozzina. E’ così che su Aldridge soprassediamo (lo prenderanno poi i Phoenix Suns) e invece puntiamo sull’”Alpo Mondo” tesserando due dei protagonisti dei Bobcats dei miracoli, anch’essi presenti nei free agent, i nostri due Sottosegretari alla difesa: Tyrus Thomas, che sarà l’ala pivot titolare e Bismark Biyombo, che uscirà dalla panchina.
  
E’ netta dunque la virata dei Lakers. Il Barba ha ‘sopportato’ per tre stagioni l’impostazione dantoniana, ma i 120,2 punti di media subiti contro i Clippers nelle cinque partite delle Western Conference Semifinals '15 (senza nessun supplementare...) hanno fatto traboccare il vaso. Tra i partenti ci sono DeShawn Stevenson, Matt Bonner (ritirato), DeAndrè Jordan e, a malincuore, anche Devin Ebanks per la richiesta economica esagerata del suo rinnovo.
I Lakers 2015-16 dunque saranno composti da Chris Paul, Kobe Bryant, Thabo Sefolosha, Tyrus Thomas e Marcin Gortat in quintetto; poi JJ Barea, Vince Carter, Caron Butler, Kostas Papanikolaou, Metta World Peace, Earl Clark e Bismark Biyombo in panchina.

Ministro della Difesa (sul perimetro)



Ecco l’ala piccola che ci mancava, da almeno due anni, ovvero da quando Metta World Peace ha iniziato il suo velocissimo declino, tramutatosi in un autentico crollo nella stagione appena conclusasi con l'eliminazione per 1-4 alle Western Conference Semifinals contro i Clippers. Diventato free agent, lo volevo a tutti i costi, al punto che lui chiedeva 1 milione di dollari a season e io gliene ho offerti il quintuplo, più il ruolo in quintetto base, pur di non lasciarlo rifirmare con i Thunder. Per certi versi è un momento storico: era da ben tre Universi (2K11, 2K12, 2K13), dunque da almeno quindici 2k-season se non di più che Metta occupava il ruolo di scudiero di Kobe tra i cinque di partenza, da quando ancora si chiamava Ron Artest. Ma ora a 36 anni MWP è diventato quasi inutilizzabile. Scivola in fondo alle rotazioni, dietro a Papanikolaou e anche a Caron Butler, ma non verrà mai ceduto. Ron Ron, anche se avrà il morale inferocito, sarà sempre con noi! Ma il suo periodo di massimo splendore è passato e dunque sarà Thabo Sefolosha, 32 anni, che dovrà presiedere il Ministero della Difesa dei Lakers tra gli starting fivers.

Friday, April 26, 2013

The Vino-Sanity!



“..no vabè ma secondo voi dopo che il Coach Zen mi dice stamattina che ha appena tesserato Vince Carter per un milione di dollari convincendolo ad uscire dalla panchina io posso smettere di giocare?!? Come l’ha convinto? Gli ha proposto un contratto con l’Opzione Giocatore, ma siccome questa sarà l’ultima stagione in questo Mondo, l’opzione non verrà mai esercitata… Come ci chiamerete adesso, Vino-Sanity?!  Il Barba mi ha comunque assicurato che farà una squadra competitiva per l’anello, fatta di gente da playoff: infatti è andato a prendere un 38enne che non ha mai superato un turno manco a scala quaranta…”
Welcome nella XXXII stagione del coach Zen, la 4.2.4 (Quarto Universo, Secondo Mondo, quarta stagione), campionato 2015-16! E 'mmo so' veramente cazzi...

Wednesday, April 24, 2013

5 domande 5 about: The Western Conference Semifinals and other things



1.      Zen, cede Gasol e il catalano trascina i Cavaliers al terzo posto nella Eastern Conference; Nash, Howard e Meeks vi hanno brutalmente buttato fuori dai playoff e Jamison addirittura ha vinto il titolo Nba con i Brooklyn Nets… A’ Barba, ne avessi azzeccata mezza oh?.
“Non ci sono scusanti, come già ho dichiarato nel dopopartita di garacinque (aka, i commenti) ho cannato completamente il mercato, sia quello estivo, sia quello invernale. Sostituire Gasol con Gortat è stato un clamoroso errore di valutazione: l’ex Phoenix, che credevo più mobile, si è dimostrato lento e legnoso, finendo per giocare solo da centro alternandosi con DeAndrè Jordan, un bordello. Ci è mancato il numero quattro e il numero tre titolare, perché il tracollo di rendimento di Metta World Peace non era prevedibile di questa portata qui. Reggie Evans, arrivato da Brooklyn per Jamison, è stato ingestibile.”
2.      L’ha letto l’articolo di oggi dell’El Segundo Times? No? Senta qua: “il tanto celebrato Coach Zen da un paio d’anni sembra aver perso il tocco magico, ha vinto solo tre anelli nelle ultime nove stagioni tra il 2K12 e il 2K13 con formazioni a dir poco superlative, uscendo svariate volte tra il primo e il secondo turno, non qualificandosi una volta nemmeno ai playoff. E’ ora che vada in pensione.”
“Mi dispiace per l’El Segundo Times, ma con la riforma Fornero mi toccherà lavorare fino a 80 anni!”
3.      Kobe le ha già detto cosa farà? Continua o si ritira?
“Continua e ha abbassato di ulteriori 5 milioni di dollari le sue richieste. Nel 2014 prendeva 30 milioni, l’anno scorso ha rinnovato per 15 e per il prossimo anno ne chiede solo 10. Dai suoi autotagli di stipendio ci sono piovuti in cassa più di venti milioni di dollari in due anni: il Mamba potrebbe fare quasi il ministro dei Cinque Stelle!”
4.      E lei che fa? Si rincorrono mille voci, dalle dimissioni all’ingresso nel SiM-WoRLD, al proseguo con i Lakers in questo mondo.
“Il SiM è una tentazione, uscirà – a sorpresa - a ore e quel campionato è indubitabilmente IL basket. Non puoi dire di aver vinto realmente un anello se non l’hai fatto nel SiM-WoRLD, e in questo senso sono ancora a quota zero, visto che nell’altro Universo (nba2k12) l’unico titolo in cinque stagioni è arrivato al di fuori del SiM. Ma l’onta subita contro i Clippers è stata troppo per non scendere nuovamente in questo mondo, ancora su questa panchina!.”
5.      Ma è pazzo!?! Lo sa che questa intervista va in diretta streaming? Ci giungono già notizie che i tifosi dei Lakers stanno già appiccando i primi incendi di protesta. Eccoli li vediamo in web-cam in questo momento!
 “Ma quella non è la sua macchina?” 
WTF#]*UC#*K!!!!!!!

Tuesday, April 23, 2013

Western Conference Semifinals, game 5: LA Lakers - LA Clippers



It’s over. I Lakers crollano anche in garacinque, anzi non scendono nemmeno in campo (9-22 dopo cinque minuti,  16-37 a fine primo quarto…), e vengono clamorosamente eliminati per 4-1 dai Clippers in uno Staples Center gialloviola attonito, che alterna bordate di fischi a gelidi silenzi. E’ il trionfo di Steve Nash e Dwight Howard, ripudiati dal Barba nell’estate 2014, rei capri espiatori dell’eliminazione al primo turno contro i Blazers nel 2014: “espia questo!” twitta DH12 dagli spogliatoi dei Clippers.
Come sia stato possibile che una squadra comunque rimasta in testa alla Western Conference dalla prima all’ultima giornata abbia subito un tracollo del genere resta materia di dibattito, così come appare incredibile lo stato di grazia dei Velieri che ci hanno cancellato dal parquet fin dalle prime battute, al punto da cacciarci addirittura a -21 già nel primo quarto. Non era la stessa squadra contro la quale, in garauno, andammo agevolmente sul +20, è diventata tutt’altro. Noi siamo scesi in campo feroci, carichi a balestra per ribaltare l’1-3, come facemmo nel 2013 contro i San Antonio Spurs quando eravamo sotto 0-2, ma non c’è stato niente da fare. Garacinque ha assunto subito le fattezze della tipica partita dei Lakers quando sono spalle al muro, ha ricalcato l’ultima gara delle Finals 2008 contro i Celtics, o garaquattro contro i Mavs del 2011 nel real world: tracollo incondizionato. Finisce con un risultato bugiardo, 121-129, perché qualcosa poi rimontiamo, con il colpo di mannaia assestato da Nash, il piazzato del 117-125 a 1’18” dalla fine che ci respinge definitivamente. Troppa più squadra i LAC che mandano cinque uomini in doppia cifra, come Griffin (20 punti, 14 rimbalzi, 9/12), Howard (21+14), Nash (16 punti, 10 assist) e soprattutto la coppia di fucilieri formata da Jamal Crawford (27) e Courtney Lee (26), quest’ultimo vero castigamatti della serie.
Kobe, 37 anni e 34 punti stasera, indomito, esce demolito da quella che potrebbe essere la sua ultima partita in questo Secondo Mondo dove il 24 ha mostrato il miglior basket della sua storia. La sensazione diffusa è che difficilmente riusciremo a rivedere un Bryant ai livelli di questo triennio 2013-2015.


Il campionato viene vinto per la seconda volta consecutiva dai Brooklyn Nets (il boost dell'avere Jay-Z Producer...) nella riedizione delle Finals 2014, ancora contro gli Oklahoma City Thunder. Finisce tutto a garasette dove la squadra di Deron Williams (ancora Mvp delle Finals) rulla Durant & Co. per 112-85. A fine playoff Steve Nash annuncia il ritiro. Lasciano anche i coach Byron Scott, Doc Rivers e Gregg Popovich…