Thursday, April 11, 2013

Si va "All in", tutto in gioco nella tremenda Arco Arena di Sacramento

Tutto si decide qui, all’ex Arco Arena di Sacramento, tra i tifosi più inferociti della Nba. A loro non frega più un razzo, sono fuori dai playoff ampiamentelly, ma metterla in quel luogo agli odiati Lakers non ha prezzo: la serie di playoff del 2002 ancora aleggia, e lo farà per molto, sotto queste volte. La storia è che noi ne abbiamo perse tre delle ultime quattro, siamo in caduta libera, stanchissimi, ma i Thunder, dopo averci cancellato dal campo allo Staples Center, hanno rimediato due “L” consecutive che li ha riportati dietro di noi: morale della favola, OKC ha chiuso già con 18-11 e noi siamo 18-10 con l’ultima da giocare a Sacramento. Se vinciamo siamo primi nella Western Conference, se perdiamo finiamo dietro a Durant & Co., che dalla loro hanno la vittoria nello scontro diretto: noi rischiamo anche di essere risucchiati in terza o quarta posizione.
Alla Arco Arena non si può fallire, ne va un’intera stagione. E chi ci troviamo contro sulla panchina dei Kings? L’acerrimo rivale Doc Rivers, clamorosamente esonerato dai Celtics l’anno scorso dopo una stagione fallimentare. Ma lui sa allenare e sa infondere l’ubuntu anche qui. E per noi è una carneficina; Tyreke Evans, Marcus Thornton, James Johnson e DeMarcus Cousins ci sprofondano anche a -17 e noi, completamente privi di un’identità, sembriamo destinati ad un massacro. Poi, dal nulla, esce fuori il jolly, Kostas Papanikolaou. Nel momento di maggior asfissia del nostro attacco, dove il -17 poteva trasformarsi tranquillamente in un -30, l’ex Olympiakos pesca tre triple consecutive che ci riportano dentro la partita, ed è bene ricordare che il greco, in tutto lo scorso campionato di bombe ne aveva segnate solo cinque (su quarantuno…12%...). Ma lui è così, quando ci sono i momenti importanti, salta fuori. Fece il massimo in carriera, a soli 21 anni, nella Finale d'Eurolega 2012 e ricordate quando fermò Durant nella garasette contro i Thunder di due anni fa, nel suo anno da rookie? E’ quest’acqua qua. Ed è un torrente. Il 3/3 da tre di Papanikolaou (18 punti today!) è una scossa clamorosa, rientriamo in partita e nel quarto periodo la prende in mano Kobe. Il Mamba, fin lì ai margini con solo 4 punti all’attivo, ne scatena 17 negli ultimi sei minuti decidendola con un’entrata e libero aggiuntivo a 24” dalla fine!!! Finisce 96-97 per noi, primi a Ovest!!! Come due anni fa, l’anno dell’anello, anche se ora entriamo in questi playoff 2015 in netta flessione (eravamo partiti 7-0, dunque siamo 12-10 nelle ultime ventidue) e sel 2013 avevamo un'asse portante di fiducia come lo era lo schema 23 slash post, ora - come del resto nella passata stagione - il sistema di gioco perfetto non l'abbiamo ancora trovato.

2 comments:

  1. Vittoria importantissima, che fa morale e che fa ottenere un vantaggio del fattore campo ad ovest che potrebbe essere determinante durante i playoff. Certo, ci sono tutte le premesse per faticare parecchio, ma che bello ci sarebbe se fosse una passeggiata?

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    1. La vittoria è stata importantissima, perchè ho visto l'anno scorso cosa significa giocare una garasette fuori casa invece che in casa, però finire a -17 (con la reale sensazione di sprofondare a -30) contro una squadra come i Kings, già fuori dai playoff e con noi in piena discesa libera non è un gran modo per entrare nei playoff.
      Ritengo fondamentale entrare nella post-season con una spinta di almeno tre vittorie consecutive. Nel 2013 ci entrammo sparati come fionde e, anche se con mille peripezie, arrivammo al titolo.
      L'anno scorso, più o meno, eravamo in queste condizioni (ovvero senza ancora trovare un nostro gioco preciso) e andammo fuori, seppur in garasette e dopo essere stati in vantaggio 3-1, al primo turno.

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