It’s over. I Lakers crollano anche in garacinque, anzi non scendono nemmeno in campo (9-22 dopo cinque minuti, 16-37 a fine primo quarto…), e vengono clamorosamente eliminati per 4-1 dai Clippers in uno Staples Center gialloviola attonito, che alterna bordate di fischi a gelidi silenzi. E’ il trionfo di Steve Nash e Dwight Howard, ripudiati dal Barba nell’estate 2014, rei capri espiatori dell’eliminazione al primo turno contro i Blazers nel 2014: “espia questo!” twitta DH12 dagli spogliatoi dei Clippers.
Come sia stato possibile che una squadra
comunque rimasta in testa alla Western Conference dalla prima all’ultima
giornata abbia subito un tracollo del genere resta materia di dibattito, così
come appare incredibile lo stato di grazia dei Velieri che ci hanno cancellato dal
parquet fin dalle prime battute, al punto da cacciarci addirittura a -21 già
nel primo quarto. Non era la stessa squadra contro la quale, in garauno,
andammo agevolmente sul +20, è diventata tutt’altro. Noi siamo scesi in campo
feroci, carichi a balestra per ribaltare l’1-3, come facemmo nel 2013 contro i
San Antonio Spurs quando eravamo sotto 0-2, ma non c’è stato niente da fare.
Garacinque ha assunto subito le fattezze della tipica partita dei Lakers quando
sono spalle al muro, ha ricalcato l’ultima gara delle Finals 2008 contro i
Celtics, o garaquattro contro i Mavs del 2011 nel real world: tracollo
incondizionato. Finisce con un risultato bugiardo, 121-129, perché qualcosa poi
rimontiamo, con il colpo di mannaia assestato da Nash, il piazzato del 117-125
a 1’18” dalla fine che ci respinge definitivamente. Troppa più squadra i LAC
che mandano cinque uomini in doppia cifra, come Griffin (20 punti, 14 rimbalzi,
9/12), Howard (21+14), Nash (16 punti, 10 assist) e soprattutto la coppia di
fucilieri formata da Jamal Crawford (27) e Courtney Lee (26), quest’ultimo vero
castigamatti della serie.
Kobe, 37 anni e 34 punti stasera,
indomito, esce demolito da quella che potrebbe essere la sua ultima partita in
questo Secondo Mondo dove il 24 ha mostrato il miglior basket della sua storia.
La sensazione diffusa è che difficilmente riusciremo a rivedere un Bryant ai
livelli di questo triennio 2013-2015.
Il campionato viene vinto per la seconda
volta consecutiva dai Brooklyn Nets (il boost dell'avere Jay-Z Producer...) nella riedizione delle Finals 2014, ancora
contro gli Oklahoma City Thunder. Finisce tutto a garasette dove la squadra di Deron
Williams (ancora Mvp delle Finals) rulla Durant & Co. per 112-85. A fine
playoff Steve Nash annuncia il ritiro. Lasciano anche i coach Byron Scott, Doc
Rivers e Gregg Popovich…
@Alp from the precedent post
ReplyDeleteExatly. Diciamo che nel 2011 i Lakers qualcosina potevano ancora fare. Era alla fine del ciclo "Fish", forse Odom, ma Gasol (visto quello che sta facendo senza Kobe), il Mamba, Metta e altri erano ancora dentro il ciclo. Il fatto è che quella serie contro i Mavs ha preso la stessa piega di questa contro i Clippers. I Lakers potevano tranquillamente farla loro quella serie: sei i Lakers avessero vinto garauno (erano avanti di 16 nel terzo quarto) e garatre (anche qui avevano un enorme vantaggio) la portavano a casa. Vincendo soprattutto garauno in quel modo i Mavs hanno preso un boost pazzesco per le successive gare e i Lakers, viceversa, uno slump.
Qui idem. La serie è girata in garatre, che potevamo tranquillamente vincere (errore di Paul da sotto a pochi secondi dalla fine). Se andavamo sul 2-1, i Clips mai avrebbero ricevuto il boost che hanno preso dopo garatre.
Detto questo, le colpe del Coach Zen sono Barbariche. E' stato nettamente sbagliato il mercato estivo con due centri che si pestano i piedi (Gortat e DeAndrè Jordan), è stato nettamente sbagliato il mercato di riparazione invernale e non è stato trovato un sistema di gioco adeguato. Il 4-1 non è una serie che finisce a garasette dove magari si può anche recriminare per un episodio: qui c'è stato proprio un netto crollo di tenuta in garaquattro e garacinque che merita una Riunione del Pd. Dimissioni? Nuovo leader? Matteo Renzi ai Lakers??! A giorni il responso.
Immagino Los Angeles sia in fiamme dopo questo risultato. Onestamente, sei indifendibile. Hai fatto tutta una serie di scelte impopolari ed ora ti tocca pagare. Tra l'altro, l'onta della sconfitta contro i Clippers macchia per sempre una carriera straordinaria.
ReplyDeleteIn ogni caso, era evidente che in questa squadra c'era qualcosa che non andava. Troppo Kobe-dipendente, svuotata nell'anima a causa di quella (maledetta) trade di inizio anno, svuotata nel corpo a causa del logorio dei giocatori chiave (Artest, guerriero vero, su tutti), male assemblata (Gortat e Jordan appunto). È facile parlare con il senno di poi, ma mi sembra che, più in generale, non sia mai scoppiato l'amore tra te e questa stagione, e questa è forse la cosa che ha reso la disfatta tanto improvvisa quanto inesorabile!
Los Angeles è una polveriera!
DeleteL'errore più pesante, a mio avviso, non è stato tanto nella cessione di Nash e Howard, ma nella sostituzione di Gasol. Se Gasol fosse stato sostituito, mettiamo, da un Josh Smith (con DeAndrè Jordan centro titolare) forse sarebbe andata diversamente.
In realtà era proprio con Howard che non è mai scoppiato l'amore, nonostante la vittoria del titolo 2013 (ma ricordiamo come è stato vinto quel titolo... potevamo benissimo uscire anche al primo turno in quei playoff). CP3 ha invece preso in mano i Lakers da vero leader accettato da Kobe (mentre il Mamba a fatica accettava di dar la palla sotto a DH12): il vero guaio, oltre allo spot di numero quattro, è stato il crollo clamoroso di Metta, ma roba che fino al 2014 garantiva cmq 11 punti a partita col 40% da tre e quest'anno 3,4 punti con neanche il 10% oltre l'arco. Roba che CP3 lo metteva libero piedi a terra e MWP non segnava manco con dieci metri di spazio.
Ma ormai è andata, uscire con i Clippers segnerà per sempre la carriera del Barba, ma in passato abbiamo fatto anche sfasci peggiori (come la non qualificazine ai playoff nel 2K12 nella stagione di Beasley).
Ora si impogono riflessioni. Dimissioni, cambio di mondo (il roster del SiM-WoRLD, contrariamente alle previsioni, uscirà a giorni se non a ore) o di nuovo sulla panchina losangelina?
Io non sottovaluterei le partenze di Howard e Nash. Hai tolto via tre giocatori che, per carisma, sono al top della lega e ne hai preso solo uno del loro livello: CP3. Il mio non è un discorso tecnico, ma mentale. Gasol, Nash e Howard sono top player, ma non è solo una questione di valore del singolo giocatore, quanto piuttosto di impatto sulla gara e sulla squadra. Parliamoci chiaro: Jordan e Howard hanno le stesse caratteristiche fisiche e tecnicamente sono molto simili. Ma Howard è uno che mentalmente sta su un altro piano, "comanda" rispetto, mentre Jordan è un "minchione". Io preferisco mandare in lunetta Jordan piuttosto che Howard nel momento decisivo di una gara, posto che entrambi sono tirano i liberi al 50%, perché Howard (che non è un fierce competitor come Kobe, Nash, Duncan, Garnett e Billups, sia chiaro) è uno che ha uno status mentale superiore. Per me, a questi Lakers, è mancato questo: lo status di gente pronta a lottare per il titolo.
ReplyDeleteTi porto un esempio dei miei Bobcats attuali. Walker e Kidd-Gilchrist sono i giocatori mentalmente superiori; con Walker sto facendo splendide prestazioni ma non mi ci trovo, non è scoppiato l'amore ma so perfettamente che, se dovessi darlo via, per vincere avrei bisogno di gente di alto livello mentale. Con un Jennings o Lawson (esempi) forse mi troverei meglio, ma paradossalmente perderei più partite.
Secondo me, l'errore in campagna acquisti è stato questo: abbassare il carisma della squadra.
Per me, fallire l'appuntamento con i playoff è una cosa accettabile. Uscire con i Clippers no. Però, personalmente, questa è una di quelle sfide che io non potrei rifiutare: redimere una stagione, magari sconfessando qualche idea...
La questione è complessa e inevitabilmente è in funzione del risultato.
DeleteNel 2013 (c'erano Nash e Howard) abbiamo rischiato di non qualificarci ai playoff, salvo poi affrontare una seconda parte di stagione clamorosa. Siamo passati attraverso una garasette al primo turno (vinta negli ultimi secondi), una garasette al secondo turno (idem) e una garasette in Finale (anche qui, risolta agli ultimi istanti). Abbiamo sì vinto l'anello, ma bastava una palla persa in più o in meno o un tiro in più o in meno che uscivamo subito contro i Golden State Warriors (dunque fallimento totale).
Nel 2014 è successo quello che poteva succedere benissimo nel 2013, ovvero siamo usciti al primo turno (contro i Blazers), tra l'altro piazzandoci solo quinti in regular season (e anche qui Nash e Howard c'erano).
Quest'anno (senza Nash e Howard) siamo stati in testa alla Western Conferenc dall'inizio alla fine (fatto mai accaduto nelle stagioni precedenti), partendo con sette vittorie su sette. Stando ai risultati, con Nash e Howard nel 2014 siamo arrivati quinti e usciti al primo turno, mentre con CP3 e Gortat siamo arrivati primi, uscendo al secondo.
Risultati alla mano le scelte di mercato sono state catastrofiche però il discorso è: sono stati meglio i Lakers del 2013 che hanno vinto l'anello attraverso tre garesette solo perchè hanno vinto l'anello, oppure erano meglio questi Lakers qui?
Cioè, la squadra che vince ha ragione a prescindere perchè ha vinto (seppur ad un passo dall'eliminazione al primo turno) e quella che ha perso ha torto perchè ha perso? Se i Lakers 2013, gli stessi che hanno vinto il titolo, fossero usciti al primo turno la formazione sarebbe stata comunque la stessa che, di fatto, è uscita al primo turno l'anno dopo.
Ovviamente sono domande provocatorie per una discussione dell'intera community nell'attesa delle decisioni del Barba!
Indubbiamente, basta un nonnulla per cambiare il giudizio e l'esito della stagione. Tuttavia, è un caso che hai vinto, o comunque ti sei giocato, tutta una serie di "gara 7" con Nash, Gasol e Howard? È un caso che gara 4 contro i Clippers, decisiva per la serie, l'hai persa senza i tre sopra e con il solo CP3 in più? Per me no. Per me, i Lakers 2013 sono stati migliori perché hanno vinto appunto tre serie durissime. Non ricordo l'andamento delle serie, ma sicuramente (visto che poi le hai portate a casa) c'è stato un momento in cui la serie è voltata verso di te e questo giro non è casuale se si ripete per tre volte e, tra l'altro, è evidentemente frutto della forza mentale dei giocatori. Quella che ti è mancata contro i Clippers.
ReplyDeleteNon sottovalutiamo l'aspetto mentale di questo gioco, perché, personalmente, ritengo che il discorso è parecchio approfondito, più di quanto immaginiamo.
Quello dell'aspetto mentale, secondo me, è la roba più clamorosa della serie Nba 2K nelle ultime edizioni. C'era, evidentissima, anche nel 2K12 e tutt'ora non mi spiego come razzo facciano a riprodurre questa cosa.
DeleteIl SiM-WoRLD poi, è ancora più pazzesco!
Per quello che riguarda le varie annate, la questione è che i Lakers del 2013, del 2014 e anche quelli del 2015 (seppur molti diversi da quelli delle prime due stagioni) potevano tranquillamente avere risultati scombinati: potevano non vincere nulla i LAL 2013 e vincere l'anello quelli del 2014. O addirittura vincere l'anello questi del 2015. Secondo me con i Clips, infatti, è cambiato tutto dopo garatre. Fino a garatre LAC era normale, al punto che in garauno siamo andati agevolmente sul +20 e la serie era destinata a concludersi 4-0 per noi in scioltezza.
Dopo aver vinto all'ultimo secondo la terza partita, i Velieri hanno ricevuto un "boost" inaudito, ma roba che Nash superava di poco la metacampo, sparava l'assist-fucile e c'era sempre, sempre, sempre uno tra Courtney Lee e Jamal Crawford a segnare la tripla ignorante. Era impossibile difendere. Sicuramente saremmo usciti nel turno successivo, perchè gli Oklahoma City Thunder erano troppo per noi e ci avrebbero spazzato via, però il boost (eccessivo) ricevuto dai Clips dopo garatre (e che probabilmente riguarderà la questione entusiasmo) li ha trasformati in un qualcosa di inarrestabile. Altrimenti in garacinque non saremmo mai finiti a -21 già a fine primo quarto. Erano letteralmente instoppabili.
La colpa nostra è stato infondere loro fiducia. Sono convinto che se avessimo vinto garatre (risoltasi agli ultimi secondi) i Clippers sarebbero rimasti normali e la serie sarebbe finita 4-1 o 4-2 per noi.
Dico la mia: vogliamo il coach sul patibolo! :D
ReplyDeleteScherzi a parte, colpe gravissme del Barba, ma IMO meriti ancor maggiori dei Clippers... se l'approccio dei Lakers è stato veramente quello feroce di cui hai parlato allora la spiegazione va ricercata negli avversari, che mi sembrano essere entrati in "berzerk mode" proprio al momento giusto della stagione.
A differenza di Alp non credo che l'aspetto psicologico dei giocatori sia così ben rappresentato, mentre credo che sia importantissimo avere individui dalle caratteristiche compatibili e possibilmente dai ruoli interscambiabili (io con Philly schiero spesso Holiday da 2 e Turner da 1, per dire), aspetto che mancava completamente a questi Lakers.
Aldilà del flop nel mercato estivo (che cmq all'epoca ritenevo di buon livello, devo ammetterlo) è stata la chimica di squadra a mancare... non so a che livello fosse la "chemistry", ma l'impressione che ho avuto è che tu non ti sia mai trovato a tuo agio con gli elementi a disposizione, fatto che ti ha portato ad appoggiarti più del dovuto al Mamba e a non sviluppare il tipo di gioco corale e "unselfish" che ha sempre caratterizzato le tue formazioni sin dai tempi del 2k9 (ricordi quando ti si infortunò Bryant in una delle primissime stagioni e, costretto dalla necessità, scopristi le gioie di coltivare una panchina affiatata e sicura di sè?).
Ritengo questi Lakers di gran lunga superiori a quelli che vinsero il titolo, semplicemente è mancato un coach che sapesse sfruttare a dovere le caratteristiche di ciascuno.
Per quanto riguarda il futuro ti consiglio di restare almeno un'altra stagione ad LA, questa è un'onta che dev'essere lavata col sangue dei Velieri...
Altrochè se lo ricordo l'infortunio di Bryant, roba di 5 anni (reali!) fa. Fu alla seconda stagione di quel primo Mondo di quel Primo Universo (2K9): il Mamba stette fuori ben due mesi, fin lì dominava solo lui. Fui costretto dagli eventi a far partire Luke Walton in quintetto al suo posto (per mantenere inalterata la panchina pescai dal fondo della stessa) e in quella situazione d'emergenza vincemmo, mi pare, 10 partite su 12 contro quasi tutte le big! E' lì che nacque il Coach Zen!
ReplyDeleteQuesta stagione è stata una sorta di tetris, cercando di infilare i pezzi giusti che piovevano in continuazione. Dopo il mercato estivo siamo partiti alla grande (7 vittorie su 7), poi il tracollo di Metta, irriconoscibile, ha generato un domino continuo, uno spostamento continuo di ruoli alla ricerca di un'identità. Non volendo vendere Metta, ho provato a sposarlo a numero 4. Questo generò lo spostamento di Clark (sin lì titolare), a numero quattro panchinaro e siccome l'ala-pivot panchinara era Papanikolaou, questo a sua volta ha generato lo spostamento del "Papa" a numero tre.
Dopo tot partite si è visto che Metta da ala-pivot 'alla Barkley' non funzionava, e così l'ho rimesso a numero tre, riportando Clark in quintetto, riaggiustando tutti gli spostamenti con gli acquisti in corso di Caron Butler, Reggie Evans e DeShawn Stevenson.
Quello che ci è mancato di più è stata l'esatta definizione dei ruoli e, di conseguenza, la chimica. L'insicurezza nei ruoli ha generato inevitabilmente insicurezza in campo. Se la caratteristica del 23 slash post nella formazione campione del 2013 era quello di sapere già in anteprima dove avrei trovato il giocatore libero, in questo 2015 c'è mancato totalmente questo aspetto. Da qui, a cascata, è venuto giù tutto nella serie contro i Clippers che, a loro volta, dopo garatre sono entrati in un "Berzerk" mai visto.
E' dunque tutta una serie di concause, generate ovviamente dalle mie scelte, sia estive, sia invernali. In Figueroa Street stanno già montanto il patibolo per l'esecuzione del Coach Zen.
5 anni reali?? O.o
ReplyDeleteA volte viene da chiedersi se queste storie fittizie ci lascino più di molte esperienze in da real world... ma qua divaghiamo.
Esatto, non hai mai trovato la formula vincente e questo è un fallimento enorme... ma anche uno a cui puoi "facilmente" rimediare riconfermando il gruppo (Metta escluso) e facendo la voce grossa next season.
Credo che auto-silurarti ora sarebbe una mossa troppo "comoda" e codarda... stick around and show everybody what you're really capable of!
"Nash si ritira vincendo nel modo più clamoroso possibile, ovvero portando i Clippers a completare la rimonta delle rimonte nel derby dei derby, chiudendo a suo favore la vendetta delle vendette contro un coach che credendolo ormai bollito, un anno fa lo impacchettò insieme a D12 senza troppi convenevoli..."
ReplyDeleteQuesto il commento della maggior parte dei quotidiani di LA, direi che rispecchiano ampiamente il senso di una serie del tutto inedita che ha avuto il finale che tutti (forse) dovevamo aspettarci ma a cui non abbiam dato credito dopo la vittoria in scioltezza di Gara1.
Forse questo triennio si è chiuso nel peggiore dei modi possibili ed immaginabili per un lacustre...adesso sta a te decidere del futuro di questa squadra...
Certo che dopo gara1 veramente i gialloviola non son più esistiti...
Delete@Lup
ReplyDeleteExaclty, era il lontanissimo real anno 2008, anzi forse il 2009. Fu proprio in quell'occasione lì, ovvero nel secondo campionato di quel Primissimo Mondo dove Bryant stette fuori per due mesi, che vinsi poi il primo anello in assoluto nella saga di Nba2K!
@Charlie
Lo smacco è stato clamoroso. In garadue c'era già stato un 'piccolo' avviso di Berzerkeraggio con quel clamoroso parziale Clippers di 28-7 negli ultimi cinque minuti che ci ha demolito, ma a mio avviso la serie è sterzata a U nel finale di garatre quando CP3 ha sbagliato il canestro del sorpasso a pochi secondi dalla fine e sul ribaltamento di fronte si è perso Nash che ha poi sparato la tripla per l'irrecuperabile +4 Clips. E' lì a mio avviso che i Velieri hanno preso un vento di tramontana che li ha sospinti poi sul 4-1.
Vento che sta alimentando l'incendio che sta bruciando la Los Angeles gialloviola. Si chiede la decapitazione del Barba in Figueroa Street!
Maremma sti ...azzzo di blog, ma dove era nascosta sta pagina ?? Sorry ma ho appena commentato gara 4...ma tant'e'...
ReplyDeleteripeto quello che dicevo da dopo gara 1...chi hanno dal perimetro? E i vari Lee, Crawford, Meeks hanno risposto, e loro ti hanno eliminato, non certo i punti di Howard o i "miracoli" di nash(per lui mi fa piacere ;-) )...
il mercato sbagliato?? Bhe in effetti hai sbagliato non prendendo anche Turkoglu ;-) ...hai fatto un casino , ma questo gioco ti porta a sbroccare, l'inevitabile e' sempre dietro l'angolo e troppo spesso e' proprio davanti a noi...un muro di cinta enorme contro cui sto imparando a schiantarmici...ma fa' sempre male...sto game e' bastardo...
Resta a LA, rifonda , e' il momento giusto ...non pensare agli anelli, pensa a divertirti e "crea", ma non con i bolliti, porta carne fresca e fai qualche investimento mirato...