W 109-116 @MIL
W 87-117 @GS
L 123-103 @MIA
L 119-111, OT @CHI
L 103-82
@HOU
Il calendario non solo ci piazza cinque trasferte di fila,
ma le ultime tre ce le concentra tutte in una settimana e mezzo. Veniamo
travolti da LeBron James che non ha ancora dimenticato l’esito delle Finals
2013 contro di noi, perse agli ultimi secondi di garasette, e ci scaraventa
addosso una tripla doppia da 34 punti, 16 rimbalzi e 12 assist, fiancheggiato
da Wade che la sfiora (20 + 7 + 9). La triple double ce la infiocchetta anche
Derrick Rose con i Bulls, attualmente fuori dai playoff dopo la cacciata di
Thibodeau in estate e con Tracy McGrady in quintetto, ma è la prestazione di
Kobe che fa scattare l’allarme rosso: Bryant esce dallo United Center, dopo un
overtime, con 51 punti, 8 rimbalzi e 9 assist… No, così non va. Il -21
successivo a Houston contro i Rockets del “Barba” Harden non lasciano più
spazio ai dubbi: siamo in pieno crollo, eravamo partiti 7-0 (seppur vinte quasi
tutte agli ultimi secondi) e ora siamo 10-5; siamo ancora primi nella Western Conference, ma solo per forza d'inerzia iniziale e alla pari con i Thunder. Il ruolino parla di tre sole vittorie nelle ultime
otto partite.
Marcin Gortat a 30 anni non può fare, nemmeno
momentaneamente, l’ala grande. Clark, che sembra giocare con un palo infilato
nel culo, non regge il quintetto da numero quattro. Meeks è troppo altalenante,
e non difende neanche su Brunetta. Metta World Peace, a 36 anni non tiene più
le ali piccole. Non abbiamo un vero numero tre. Kobe Bryant, a 37 anni, non può
fare tutto. E dobbiamo difendere cazzo!!! Alzo la cornetta del mio ufficio di
El Segundo. Riprendo il dialogo con i Clippers, che in estate portò Paul e
DeAndrè Jordan di qua e Nash-Howard di là, e omaggio loro dell’ancor giovane Jodie
Meeks in cambio dell’esperto Caron Butler. Scarico Jamison e mi dissanguo anche
mettendoci sopra la mia prima scelta del prossimo Draft (via Cavaliers) e
spedisco il doppio pacco a Brooklyn in cambio del rimbalzista Reggie Evans. Dai
free agent, al minimo, firmo la guardia/ala DeShawn Stevenson. Butler diventa l’ala
piccola titolare, Metta scala e diventa, a tutti gli effetti, un numero quattro
basso, alla Charles Barkley.
La nostra formazione si trasforma dunque in Chris Paul,
Kobe Bryant, Caron Butler, Metta World Peace e Marcin Gortat per il quintetto. J.J.Barea, DeShawn Stevenson, Kostas Papanikolaou,
Earl Clark, Devin Ebanks, Reggie Evans, DeAndrè Jordan, Matt Bonner.
Caron Butler è una scommessa, persa da me troppe volte per poterti dare un giudizio positivo...ma Reggie Evans e Deshawn Stevenson potrebbero essere degli innesti determinanti: Evans (risaputo) è uno che sputa il sangue per ogni pallone vagante, egregio in difesa (forse un po' troppo falloso), ma un buco in attacco; stesso discorso per DeShawn, gran difensore sul perimetro, e anche buon tiratore sugli scarichi di Paul e Barea.
ReplyDeleteDetto questo però, in fin dei conti potrebbe non cambiare molto, la reazione deve partire dai senatori, e un Kobe Bryant da 51 punti on può essere la soluzione...
Reggie Evans l'ho preso perchè mi serviva proprio un guerriero là sotto, in particolare da schierare quando in campo c'è DeAndrè Jordan, che non difende neanche la sua ombra. Mi serviva anche un difensore sul perimetro (Stevenson, appunto), ma in generale siamo in una fase di trasformazione.
ReplyDeleteAlcuni giocatori, invecchiando, tendono a scalare di ruolo. Lo ha già fatto Metta, che non regge più la velocità per stare (e soprattutto difendere) in ala piccola, e dunque sta diventando un numero quattro basso alla Barkley. Potrebbe farlo anche Kobe, scalando da guarda a numero tre. Siamo in una fase di dover capire cosa stiamo diventando.
A quanto pare, mi sono perso una rivoluzione! Hai costruito una squadra arcigna, operaia, molto solida a livello difensivo ma offensivamente forse troppo legata alle lune di CP3 e Kobe. Secondo me manca una terza punta affidabile e questa terza punta dovrebbe essere un lungo. In teoria, potrebbe essere Gortat, ma onestamente non so se andrei "all in" con lui. Butler, Artest, Barea, Stevenson, Clark e Ebanks sono perfetti elementi di contorno, l'intelaiatura è ottima, ma la chiave di volta della stagione potrebbe essere una trade con Evans+Jordan+Bonner per questo "fantomatico" lungo (Cousins? Josh Smith?).
ReplyDeletePS: Ma come DeAndre Jordan non difende? OK che ha l'intelligenza cestistica di un comodino, ma grazie alla sua fisicità è uno che riesce a fare cose importanti nella sua metà campo!
De Andrè Jordan tira giù delle schiacciate super, ma in difesa è un pianto, tipo Howard (se si esclude dalla difesa le stoppate, quelle le tira giù).
ReplyDeleteGortat invece è il ruvido, spigoloso, che ti pianta i gomiti al collo, che mi serviva, insieme a Reggie Evans che è un animale di difesa e rimbalzi (quando si tira contro Evans, non segna nessuno! Incredibile), nonchè campione Nba 2014 in carica con i Brooklyn Nets.
"Purtroppo" in questo NBA 2K13 c'è un Kobe Bryant che è ai limiti della follia. Non solo a livello di segnature, ma anche a livello di senso della posizione. Alla fine, in quasi ogni schema, si libera quasi sempre lui e all'interno della filosofia del tira chi è libero, tira e segna lui...
Dal mio punto di vista però il limite di questa squadra è evidente. OK il tira chi è libero, ma l'assenza di un uomo d'area capace di "togliere le castagne dal fuoco" secondo me è lapalissiana. Kobe e CP3 da soli creano gioco a getto continuo, ma uno che prende la palla in post basso, fa due sportellate e segna non c'è (o meglio non c'è un giocatore che può fare questa cosa diciamo dieci volte a partita).
ReplyDeleteOvviamente è il mio modo di vedere l'attacco. Se tu hai trovato la tua dimensione, fai tutto tranne che ascoltare i consigli di un fanatico del gioco inside-outside.
Exactly, il tira chi è libero purtroppo contempla ben poco i lunghi (che raramente si liberano), dunque nel mio sistema di gioco i lunghi non sono avvezzi al segnare (ecco perchè non mi sono trovato un granchè con Howard), quanto a prendere rimbalzi, difendere il canestro, fare blocchi e sputare sangue. Il mio ideale di coppia di lunghi è più rivolto ai Bulls di Phil Jackson (Cartwright-Grant o Longley-Rodman), rispetto ai Lakers di PJ di Shaq.
DeleteBisy--Sono offeso !!! Ma come ?? Hai bisogno di consigli difensivi e non mi convochi d'urgenza?? Io sono uno che ultimamente ne prende anche 120 a partita , quindi so' esattamente, incarno letteralmente tutto quello che non bisogna fare per difendere... ;-)
ReplyDeleteAnche io con i lunghi storicamente ho problematiche di vario tipo, ma soprattutto e' la tua dannatissima Moral low , che credo sia rimasto io l'unico a rispettare ancora, che mi blocca in troppe circostanze...Non so in questo KMondo ma sono certo che Rollando con gortat potresti avere delle grandissime ed inaspettate sorprese, soprattuto se a mettergliela li ci sarebbe adesso un certo Cris ...
Eh eh eh.. la Moral Law è tremenda! Bisognerebbe introdurla nel Parlamento!
Deletesi nel parlamento si mangiano anche quella...
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