Wednesday, April 30, 2014

La Cortina d'Acciaio


Dopo essere stati brutalmente malmenati da Oklahoma City ci prendiamo due brodini caldi a Phoenix e allo Staples Center contro i Knicks prima di andare allo United Center per vedere come stiamo messi. Ora c’è da dire che i Bulls hanno dalla loro Lamarcus Aldridge e con lui, Rose e Noah. Insomma, il famoso trio di stelle che serve per vincere un anello. Con Aldridge ai Bulls, Carmelo Anthony ai Pistons (con Brandon Jennings, Josh Smith, Drummond, Monroe) e le due superpotenze già esistenti, Miami e Indiana,  quasi tutto il peso della Nba si è spostato a Est dove dall'estate 2015 è stata eretta un'autentica Cortina d'Acciaio. E noi a Chicago non possiamo fare nulla. Nella Città dei venti veniamo spazzati via… di venti, come contro i Thunder, e dopo due ventelli presi cosa ci tocca, una bella trasfertina a Miami, alè!

Weeel Trigher, cosa mi stai dicendo tu qui!?! 122 pari con Kobe in luneta a 25” dala fine!?!?! CHI MAI SI ASPETAVA QUESTO!!! Wel segna il primo. Segna anche il secondo! Miami 122, Lakers 124, Heat pala in mano! Wel qui vediamo cosa fano, cercherano LeBron da tre? Proverano suplementare da due? Weel qui ataca Chalmers, Regi Jackson tiene lui, Chalmers scarica soto per Boozer…INTERCETATA DA BOGUT che lancia subito Jackson in contropiede, falo su Jackson?? Yeeeeah  A N T I S P O R T I V O Trigher!!! Wel mama buta la pasta qui perchè i Los Angeles Lakers, contro tuti i pronostici, sbancano Miami 122-127!!! Trenta punti e oto rimbalzi di Bryant ma Guido fami parlare anche di Papanikolaou ouuukey!?! Ventiquatro per lui!!!


Saturday, April 26, 2014

UNDER FLESSION


In pochi si aspettavano che i barbalakers potessero tenere quel ruolino di marcia e quella classifica, otto vinte sulle prime undici e primo posto in Nba. Fantascienza, un lungo giro spaziale intorno alla Luna, ma adesso è arrivato il momento di rientrare nell’atmosfera terrestre.
Il calendario è certo complice della forza di gravità che ci riporta con i piedi per terra: overtime Utah, giorno di pausa (ovvero di viaggio), overtime a Minneapolis e il giorno dopo gara allo Staples Center contro i Pistons. Ora basta guardare la cartina degli Stati Uniti per capire che farsi un volo Minneapolis – Los Angeles con due gare in tre giorni e due supplementari nelle gambe non è proprio quello che si dice un tonificante per recuperare le energie se la sera stessa della mattina in cui atterri al LAX devi giocare contro questi Pistons: Brandon Jennings, Carmelo Anthony, Josh Smith, Drummond e Greg Monroe che esce da sesto uomo.
E’ forse questa la sconfitta, perché inevitabilmente tale è stata, che ci ha fatto capire il grande gruppo che siamo. Consci di avere la barra delle energie azzerate, gestiamo la partita alla perfezione, con cambi ogni cinque-sei minuti tra quintetto e panchina, quasi cambi da hockey. Ogni attacco veniamo giù con calma, ci prendiamo tutto il tempo per attaccare in maniera certosina e addirittura andiamo sulla doppia cifra di vantaggio nel terzo quarto, stupendo anche noi stessi. Poi nell’ultimo ci crollano di botto le energie, sia fisiche che mentali, Detroit trova una manciata di triple assurde che ci stendono le gambe, soprattutto con Brandon Jennings (33 punti) e Josh Smith, perché Melo viene completamente cancellato da Faried.  Perdiamo di sette, ma è stata quasi come una vittoria.
Il vero tracollo arriva cinque giorni dopo, sempre in casa nostra, Staples agghindato di gialloviola, per il derby contro i Clippers che due anni fa hanno pur sempre vinto il campionato anche se l’anno scorso, da campioni in carica, hanno fallito l’ingresso ai playoff all’ultima giornata (la loro sconfitta, consentì a noi di acciuffare l’ottavo posto a Ovest). Chris Paul governa tutta la partita, noi siamo in ritardo su ogni suo scarico e su ogni sua esecuzione, finisce 89-109 e ci schiaffano un ventello così.
Sconfitta al supplementare a Utah, vittoria al supplementare a Minneapolis, poi due sconfitte allo Staples contro Detroit e LAC. Fanno 3 “L” nelle ultime 4, ma grazie alle provviste fatte nella prima parte di campionato, siamo sempre ancora secondi nella Western Confence. Ora però le provviste sono finite, bisogna ritornare nei boschi a cacciare.

Thursday, April 24, 2014

A I L A N D E R


Salt Lake City, Utah. A metà partita conduciamo di 19 contro la terza forza dell’Ovest e nel palazzo il vociare del pubblico è tutto per i Lakers; Steve Kerr, allenatore dei Jazz che ha visto il Triangolo sotto P.J., Totòschillacia gli occhi di fronte all’esecuzione read & react del tira chi è libero. In tribuna, all’ennesimo rimbalzo offensivo di Faried e schiacciata in rimorchio, le donne lanciano in aria i Tampax.
Ma metà gara non è il quarantesimo. Utah rientra nel secondo tempo, Alec Burks ci gela con la bomba dall’angolo del pareggio a 5” dalla fine, Kobe sbaglia il tiro in sospensione libero dai cinque metri per la vittoria e nel tempo supplementare Trey Burke ci castiga con il più classico dei palleggi arresto e tiro. Kobe, altri 42 in questa partita, va per il pareggio, trova davanti un’autostrada, ma al momento del sottomano arriva una “veloce” inappellabile di Derrick Favors sulla sirena che spedisce il pallone su Marte e la questione si chiude qui. La vittoria dei Jazz rimontando 19 punti a questi Lakers è come una secchiata d’acqua gelata in faccia a tutte le altre: svegliatevi, SI PUO’ F A R E!
Quarantotto ore dopo la trasferta a Salt Lake City e con un supplementare impiantato nelle gambe siamo di scena a Minneapolis, la quarta dell’Ovest. Possiamo reggere? No. The Salt Lake City Marathon, ad aria rarefatta, ci ha annebbiato la vista. Pekovic è dominante, Rubio si rifugia in tutti gli angoli del pick ‘n roll uscendone fuori con tiri immarcabili e Minnie ha la partita: 111-102. A tre minuti alla fine.
Due recuperi di Reggie Jackson riaprono tutto, un’invenzione di Faried pareggia, un tiro in sospensione di Bryant addirittura ci dà il +2 a 31” dalla fine prima del pareggio di Love l’azione dopo. Come contro Utah 48 ore prima, il Mamba ha l’ultima azione per vincere ma nell’atto di caricare il tiro una smanacciata gli fa perdere palla che rotola sul parquet mentre suona la sirena: 119 pari, overtime again.
Kobe drive into the lane, he score and foul! Three point play by Bryant!  Kobe in trouble, dribble, shot from 7 foot, foul, and scooooore!!! U N B E L I E V A B L E ! Il Ventiquattro è indescrivibile, i commentatori impazziscono. Ma non è solo questo: prende anche rimbalzi chiave, spara assist decisivi come quello a 39” dalla fine che manda Bogut in lunetta con i Lakers avanti di uno. Buono il primo, buono anche il secondo: 127-130! Un altro libero, di Bryant, ci dà un +4 che sembra decisivo prima della tripla di Kevin Martin a 5” dalla fine (130-131). Rimessa Lakers, palla al Ventiquattro, immediato fallo sistematico. Buono il primo, buono anche il secondo, 130-133, Minnie non ha più timeout, Rubio da metacampoooooo nouuuuu! A fine partita i flash abbagliano Bryant, contornato dai microfoni. Quello che ha fatto a Minnesota entra nella leggenda. A 37 anni segna 61 punti con 11 assist (significa 85 ‘punti generati’!) e con il 19/20 in lunetta va vicino al 23/23 di Dominique Wilkins del dicembre ’92, tutt’ora la miglior prestazione ai liberi nella storia della Nba.


Weeeeeeell Trigher!!! Hai tu calcolatrice?!?! TIRA FUORI CALCOLATRICE TRIGHER!!!! Fai questo calcolo! 41 punti contro Spurs più 35 contro Grizlies, più 42 contro Utah, più 61 contro Minesota diviso quatro!!! Quanto fa Guido!?!?! 44,7 punti di media dopo che Kobe ha rinovato contrato Trigher!!!!! SHEGY OBEBE!!!!!!!

Tuesday, April 22, 2014

L E Z I O N I




Weeeeeeel Trigher, poesia in movimento qui alo Staples Center!!! Come tu puoi chiamare in altro modo questi Lakers qui Guido?!? Contro i Grizlies, primi in clasifica, doveva essere la partita che spediva i gialoviola fuori dai teritori da loro ocupati e invece cosa è suceso Trigher!?!!? Che a due minuti dal fine Lakers 121, Grizlies 101 e mama buta la pasta!!! Lakers di nuovi primi!!! Wel questi Lakers qui stano giocando con una sicureza, con una fluidità che io mai visto loro!!! Ma tu guarda qui Kobe Bryant Guido: 35 punti, 9/12 da 2, 3/3 da tre, 9 asist! E Papanikolaou?!? Trigher io mai visto lui giocare così neanche a Panatinaikos!!! Venti punti ancora dala panchina! Kiler lui!!! Non sano come marcarlo!!! E 14 di Reggie Jackson che ha cancelato Mike Conley! E 16 punti di Iguodala! E 16 punti e 10 rimbalzi di Faried che ha cancelato Zach Randolph!!! Well comunque fami dire due parole su Randolph Trigher; io non sono tifoso di lui, ti spiego perché: lui fa 15 punti squadra perde, lui fa 20 squadra perde… 30 punti... SQUADRA PERDEEEE!!!!!!
Wel comunque amici sportivi e non sportivi giocare contro questi Lakers è come sanguinare davanti agli squali ouuuuukey?!?!! Barba sta aprendo porta di pulmino e portando a scuola tuti qui!!!