I full metal barbalakers ora cominciano ad essere presi nelle giuste considerazioni da tutti, e ci affrontano per quelli che siamo, la prima in classifica. Ci trattano come tale, ma noi sappiamo di non valere quel posto. Non abbiamo ancora sufficienti polmoni per poter resistere dove l'aria è più rarefatta. A buttarci giù dalla cima sono gli Charlotte Bobcats del ripudiato Eric Bledsoe, il play che il Barba cacciò dai Lakers a metà della scorsa stagione preferendogli Farmar come titolare. E' proprio E-Bled, inferocito, che guida le linci del North Carolina ad un clamoroso massacro, 120-93, dopo che nel primo tempo la partita per noi sembrava avviarsi verso una passeggiata. L’altra “L” ce la danno i Toronto Raptors, squadra piena di atleti e di ali droidi muscolose e scattanti: i muscoli li mette anche Faried che tira giù 24 punti e 18 rimbalzi, ma è proprio Manimal a fallire il tiro del pareggio da sotto a un minuto dalla fine. I falli sistematici imbugiardiscono il risultato dello Staples Center in un 108-116. Nel mezzo vinciamo 106-90 contro i Pelicans dove Anthony Davis comincia a dominare non solo con i numeri, 32 punti e 14 rimbalzi tanto per gradire, ma anche di presenza emotiva da campione. Il Monociglio sta entrando nell'Olimpo dei grandi e sarà uno dei free agent di lusso che condizionerà la prossima estate: a L.A. già sbaviamo al solo pensiero di poter replicare quanto avvenne nell’estate del 1996 con Shaq. Davis ai Lakers cambierebbe la storia della franchigia.
Il giorno seguente Kobe viene convocato negli uffici di
El Segundo per fargli qualche discorsino in merito. Quando esce, ESPN già
titola
La notizia tranquillizza i tifosi e la dirigenza. Primo,
Kobe non si ritira quest’anno. Secondo, il rinnovo a campionato in corso ci
mette al riparo da possibili assalti di altre squadre nel caso fosse diventato
agente libero a giugno. Terzo: il rinnovo a “soli” 12 milioni di dollari ci
spalanca il salary cap, Adam Argento permettendo, per portare ai Lakers uno o due
supercampioni dalla free agency 2016.
E' ora di ritornare all'areoporto, imbarco per il Texas perchè la gara dopo siamo di scena a San Antonio. I campioni invecchiano, ma Spurs – Lakers è sempre La Partita. E non tradisce le attese. Il clima da playoff, gli spalti gremiti all’inverosimile e Bryant lo sente. E’ in una di quelle sue giornate dove la partita viene a sé: festeggia il rinnovo del contratto francobollando il canestro decisivo a 3” dalla fine dopo una serie di blocchi granitici del duo Haslem-Faried. On the drive, lay-up alto a scalvacare i lunghi texani, 103-105, 41° punto e ottava vittoria su undici.
E' ora di ritornare all'areoporto, imbarco per il Texas perchè la gara dopo siamo di scena a San Antonio. I campioni invecchiano, ma Spurs – Lakers è sempre La Partita. E non tradisce le attese. Il clima da playoff, gli spalti gremiti all’inverosimile e Bryant lo sente. E’ in una di quelle sue giornate dove la partita viene a sé: festeggia il rinnovo del contratto francobollando il canestro decisivo a 3” dalla fine dopo una serie di blocchi granitici del duo Haslem-Faried. On the drive, lay-up alto a scalvacare i lunghi texani, 103-105, 41° punto e ottava vittoria su undici.
Altro esperimento del Barba che in questa partita negli
ultimi cinque minuti ha messo Bryant in difesa su Parker, risultandone tre
recuperi dal palleggio decisivi del Ventiquattro per rimettere in piedi una
partita che stava scivolando via.
Si scricchiola in certe partite, ma è normale considerato gli obiettivi fissati. Rinnovo di Bryant a ottime cifre, inteso sia come sue attuali cifre sue sul parquet (assurde) che per i milioni sul contratto che aprono le porte al monociglio. Se riesci a prenderlo, quello è devastante davvero, e l'asse Bryant - Brow potrebbe dominare la lega per molto. Senza dimenticare un Faried che sarebbe piu' libero da responsabilità offensive e pronto a chiudere il portone sul pitturato gialloviola. Ma per ora pensiamo a questa stagione, che sembra poter regalare soddisfazioni!
ReplyDeleteAnche perchè se Adam Argento mi rifà lo scherzetto della scorsa estate imponendomi di firmare solo giocatori a 500K del Monociglio non riesco a comprare neanche le ciglia. Non so però se Bryant e Davis possa essere una coppia che domina la Lega per molto: Kobe giocherà la prossima stagione, ma poi potrebbe ritirarsi da un momento all'altro.
DeleteCmq finchè non vedo che non c'è più il limite dei 500K (tutt'ora esistente), non ci credo ad Anthony Davis ai Lakers.
Faried solitamente non ha mansioni in attacco: quella partita da 24 punti è stato quasi un "unicum". Raramente le ali pivot delle barbasquadra raggiungono simili cifre, a parte le finte ali pivot come Papanikolaou, che esce e spara da fuori.
Fossi in te, non punterei mai su Davis. Non perché non lo ritengo un giocatore che diventerà dominante, semplicemente perché non c'è nessuna speranza che i Pelicans lo lascino andare via. È uno di quelli che rifirmi a qualsiasi costo e non lo scambi mai. A me fa impazzire e sarebbe il tassello mancante anche dei miei SIM14-Lakers, ma resterà un sogno...
ReplyDeleteMeglio concentrarsi sulle certezze. I BarbaLakers vanno, questa è la prima notizia, ma anche "l'integralismo" del coach sembra essersi affievolito e ciò non può che fare bene alla causa. Quintetti misti (anche se solo nel quarto periodo), Kobe che marca Parker, ho letto anche sull'El Segundo Times che i giocatori siano stati autorizzati ad arrivare tardi all'allenamento... OK, magari l'ultima è una balla, finché i risultati arrivano, perché rovinare una bella storia con la verità?
@Alp
ReplyDeleteAttenzione poi perchè, in teoria, la free agency 2016 potrebbe vedere disponibili anche tutto il trio di Miami, oltre a Davis. Però a mio avviso è più logico che LeBron, Wade e Bosh rifirmino per gli Heat rispetto al Monociclio che si lega a New Orleans.
Per me Davis può fare come Jabbar quand'era a Milwaukee o come Shaq quand'era ad Orlando, abbandonare la 'piccola' piazza per entrare a far parte dell'esclusivo club di centri gialloviola: Mikan, Jabbar, Shaq, (Howard chi?).
L'indiscrezione dell'El Segundo Times è parzialmente confermata. Dopo otto vittorie nelle prime undici partite invece di presentarsi al campo di allenamento alle 5 di mattina, ho consentito ai giocatori di presentarsi alle 6 meno un quarto!
P.S. Ho dimenticato Durant. Anche lui free agent nel 2016 in quella che a questo punto è la free agency più clamorosa di sempre: Durant, LeBron James, Wade, Bosh, Anthony Davis!
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