Thursday, April 24, 2014

A I L A N D E R


Salt Lake City, Utah. A metà partita conduciamo di 19 contro la terza forza dell’Ovest e nel palazzo il vociare del pubblico è tutto per i Lakers; Steve Kerr, allenatore dei Jazz che ha visto il Triangolo sotto P.J., Totòschillacia gli occhi di fronte all’esecuzione read & react del tira chi è libero. In tribuna, all’ennesimo rimbalzo offensivo di Faried e schiacciata in rimorchio, le donne lanciano in aria i Tampax.
Ma metà gara non è il quarantesimo. Utah rientra nel secondo tempo, Alec Burks ci gela con la bomba dall’angolo del pareggio a 5” dalla fine, Kobe sbaglia il tiro in sospensione libero dai cinque metri per la vittoria e nel tempo supplementare Trey Burke ci castiga con il più classico dei palleggi arresto e tiro. Kobe, altri 42 in questa partita, va per il pareggio, trova davanti un’autostrada, ma al momento del sottomano arriva una “veloce” inappellabile di Derrick Favors sulla sirena che spedisce il pallone su Marte e la questione si chiude qui. La vittoria dei Jazz rimontando 19 punti a questi Lakers è come una secchiata d’acqua gelata in faccia a tutte le altre: svegliatevi, SI PUO’ F A R E!
Quarantotto ore dopo la trasferta a Salt Lake City e con un supplementare impiantato nelle gambe siamo di scena a Minneapolis, la quarta dell’Ovest. Possiamo reggere? No. The Salt Lake City Marathon, ad aria rarefatta, ci ha annebbiato la vista. Pekovic è dominante, Rubio si rifugia in tutti gli angoli del pick ‘n roll uscendone fuori con tiri immarcabili e Minnie ha la partita: 111-102. A tre minuti alla fine.
Due recuperi di Reggie Jackson riaprono tutto, un’invenzione di Faried pareggia, un tiro in sospensione di Bryant addirittura ci dà il +2 a 31” dalla fine prima del pareggio di Love l’azione dopo. Come contro Utah 48 ore prima, il Mamba ha l’ultima azione per vincere ma nell’atto di caricare il tiro una smanacciata gli fa perdere palla che rotola sul parquet mentre suona la sirena: 119 pari, overtime again.
Kobe drive into the lane, he score and foul! Three point play by Bryant!  Kobe in trouble, dribble, shot from 7 foot, foul, and scooooore!!! U N B E L I E V A B L E ! Il Ventiquattro è indescrivibile, i commentatori impazziscono. Ma non è solo questo: prende anche rimbalzi chiave, spara assist decisivi come quello a 39” dalla fine che manda Bogut in lunetta con i Lakers avanti di uno. Buono il primo, buono anche il secondo: 127-130! Un altro libero, di Bryant, ci dà un +4 che sembra decisivo prima della tripla di Kevin Martin a 5” dalla fine (130-131). Rimessa Lakers, palla al Ventiquattro, immediato fallo sistematico. Buono il primo, buono anche il secondo, 130-133, Minnie non ha più timeout, Rubio da metacampoooooo nouuuuu! A fine partita i flash abbagliano Bryant, contornato dai microfoni. Quello che ha fatto a Minnesota entra nella leggenda. A 37 anni segna 61 punti con 11 assist (significa 85 ‘punti generati’!) e con il 19/20 in lunetta va vicino al 23/23 di Dominique Wilkins del dicembre ’92, tutt’ora la miglior prestazione ai liberi nella storia della Nba.


Weeeeeeell Trigher!!! Hai tu calcolatrice?!?! TIRA FUORI CALCOLATRICE TRIGHER!!!! Fai questo calcolo! 41 punti contro Spurs più 35 contro Grizlies, più 42 contro Utah, più 61 contro Minesota diviso quatro!!! Quanto fa Guido!?!?! 44,7 punti di media dopo che Kobe ha rinovato contrato Trigher!!!!! SHEGY OBEBE!!!!!!!

5 comments:

  1. Mamma mia !!! sapete una cosa?? Non ho mai usato KOBE !!! deve essere uno spettacolo farlo, ma probabilmente come lo usa il Barba o ormai mi viene da dire come Kobe usa il Barba, non si distingue piu', nessun altro riesce....
    E tutto questo in una partita straordinaria ed infinita.... CHE SPETTACOLO !!!!!!

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  2. Assurdo. Un kobe d'annata così è semplicemente immarcabile, e concordo con bisy ormai siete in simbiosi, lo conosci a memoria, sai cosa ti può dare. Sarete sempre un binomio vincente.

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  3. @Bisy

    Bisymano, non sai cosa ti perdi, portalo ai Knicks da Phil Jackson! Bryant ha una struttura fisica talmente sinuosa e 'snodabile' e ha talmente tanti modi di andare a canestro che è l'arma offensiva più devastante che ci sia inserito in un 2KMondo e in mano ad un 2Kutente. Se poi l'utente lo allena da 1500 partite e un pochino ne conosce tutti i rilasci e tutti i movimenti...

    @Gensi
    Io sono convinto che Kobe, se ci arrivasse, sarebbe in grado di segnare 25-30 punti in una partita anche a 45 anni. Adesso ne ha 37, praticamente è un ragazzino!

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  4. Che numeri!
    Per me, queste prestazioni sono possibili solo perché la squadra è strutturata in un certo modo: Kobe è l'unico giocatore capace di generare attacco da solo in questi BarbaLakers e quindi è "costretto" a fare certe prestazioni. Attenzione però, proprio per questo motivo i BarbaLakers, in attacco specialmente, mi sembrano parecchio Kobe-dipendenti...

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  5. @Alp

    Le prestazioni di Kobe nei BarbaLakers escono fuori tutte dal tira chi è libero, schema che non è spiegabile in diagrammi perchè non è uno schema, è una sensazione. Una 'zensazione'.
    Ha solo due punti fissi, l'inizio, ovvero il postulato Petersoniano ('ogni passaggio indebolisce la difesa') e la fine PhilJacksoniana ('portare il giocatore nelle migliori condizioni di tiro'): quello che è nel mezzo è Zen.
    Bryant è in grado di segnare anche con tre uomini addosso, quindi se si mette nelle condizioni di tirare da libero, è sottolineo SE SI METTE, e non "se lo metto", perchè nel tira chi è libero i giocatori trovano il loro posto ideale dove stare da soli in un flusso armonioso l'uno con gli altro (quasi un'orgia hippy), ecco se si mette nelle condizioni di tirare da libero, è solo rete.

    In generale non mi sono mai troppo preoccupato del Kobe-dipendentismo se esce fuori dal tira chi è libero. Ma ne preoccupavo agli albori 2K, quando il Kobe-dipendentismo era dare la palla a lui e andare uno contro uno contro il mondo. Ma qui è diverso.
    Cioè è come quando Jordan teneva 41 punti di media nelle Finali contro Phoenix (1993) o faceva prestazioni da 45 punti nelle Finali contro Utah. Erano prestazioni che uscivano fuori da un coro armonioso dettato dal Triangolo, non da un uno contro uno forsennato come ai tempi di Collins.

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