Saturday, January 14, 2012

Kobe at the buzzer salva tre quarti di dominio. Ed ecco Patrick Mills

“Kobe… for the win… g o o o O o O O ! ! ! !”   Tutta la tensione del momento dei Lakers si scarica nell’urlo del 2ktelecronista quando il tiro in avvitamento del Mamba scavalca le braccia protese di Jason Richardson e si deposita in retina: Lakers 98, Magic 96, sette decimi di secondo alla fine. Non c’è più tempo, non c’è più spazio. Lo Staples Center, emblematicamente silenzioso per tutti i 40 minuti, può finalmente esultare.
Ce la siamo cavata? Tutt’altro, meritavamo di vincerla di almeno 20 punti! Tanto è stato il divario tra i Lakers e gli Orlando Magic, con noi che comandiamo in maniera impressionante nei primi tre quarti. Ron Artest scava i Magic picconandoli con le triple su scarico (12 punti) e tirando giù inusuali 9 rimbalzi: Gary Neal dalla panchina ne mette 16, Kobe 33 e l’intera difesa stritola Orlando senza lasciarle scampo. Stiamo costanti sui 15-20 punti di vantaggio per 30’ fino a quando nell’ultimo periodo loro esplodono come una polveriera: ci grandinano triple da tutte le parti, ci rovesciano addosso la mostruosità di 38 punti in 10’ con Dwight Howard immarcabile (chiuderà con 24 punti e 14 rimbalzi) e rischiano perfino di beffarci. Poi Kobe mette in chiaro su chi comanda.


Alcuni giorni dopo la gara contro i Magic scade il “lock-out” mensile sul contratto di T.J. Ford e finalmente possiamo scambiarlo sul mercato per Patrick Mills. Non lo accettano proprio alla pari, così sul piatto mettiamo anche il ruvido pivot Mamadou N’Diaye (che tenevamo in tribuna) e alla fine i Blazers acconsentono. Mills, 24 anni, già nel nostro mirino fin dall'inizio di questa Asso, è stato scelto per la sua capacità riconosciuta di leadership e per il suo spirito estremamente competitivo. Solo che in panchina c’è anche un altro tipino del genere appena arrivato, Gary Neal. E l’ex Spurs non cederà minutaggio così facilmente…
A titolo di fiducia, inoltre, accettiamo la richiesta di rinnovo di contratto di Andrè Miller, Zydrunas Ilgauskas e Matt Barnes, tutti e tre prolungati anche alla stagione 2013-14 per soli 480 k l’anno. “Z”, dunque, continuerà almeno fino ai 38 anni. Età alla quale i tifosi dei Celtics speravano potesse arrivare anche Kevin Garnett, che invece appenderà le scarpe al chiodo alla fine di questo campionato, at 36 years old.

4 comments:

  1. In the clutch, farei prendere il tiro decisivo a Kobe anche se avesse 50 anni.
    Ora sono curioso di vedere come ruoterai i tre playmaker. Non ricordo se hai ancora Shannon Brown, ma immagino che Neal qualche volta farà pure il cambio per Bryant, altrimenti non vedo come farai a dividere i minutaggi...

    In risposta al commento precedente, riguardo la trade. La trade non è ancora andata in porto e ci sono un paio di motivi per cui non è stata fatta (ancora?). Di fatto la trade me l'ha proposta la CPU, Phila ha necessità di vendere Iggy altrimenti lo perde a 0 e Brand sono 13 milioni in scadenza. L'idea sarebbe quella di rendere Ebanks l'ala grande titolare, Iggy l'ala piccola titolare e Thompson il sesto uomo che mi permetterebbe di giocare con un front-court più canonico. Perderei molto a livello di qualità tecnica, Gasol e Odom sono dei principi della pallacanestro, ma avrei un sistema difensivo realmente straordinario, con Iguodala che può specializzarsi difensivamente ed essere sgravato dal peso di essere la prima punta in attacco (visto che Bynum, Kobe e Herrera in 3 possono tranquillamente combinare per 50\60 punti). Non ho (ancora?) accettato perché ho due grossi "asterisco" che racchiudono alcune domande che mi ronzano in testa:
    1) Bynum è pronto per essere il terminale di riferimento in post per una squadra da titolo? È pronto per diventare il secondo violino della squadra? Alle finals dell'anno scorso ha giocato da infortunato, la sua tenuta atletica è molto precaria: sfortuna oppure non si può costruire nulla su di lui perché non garantisce almeno 90 partite a stagione?
    2) Di Gasol e Odom ad alti livelli mi posso fidare ciecamente, posso fare altrettanto di Ebanks e Thompson? Vale realmente la pena, con due grandi interpreti del pick and roll come Herrera e Bryant, privarsi di un "lungo pensatore" come Gasol e di "un playmaker nel corpo di un'ala" come Odom per basare le situazioni di quel tipo solo su Bynum? È giusto smembrare la squadra campione e un gruppo ai vertici da quasi 5 anni in questa maniera? Dei Lakers "originali" resterebbero solo Bryant, Bynum, Ebanks e Barnes...
    Si dice che la notte porta consiglio, di essere io non ho fretta e ci sono ancora 2 2k-mesi alla deadline, anche se non mi vorrei portare dei "dead man-walking" per il campo!

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  2. QUESTIONE TRE PLAYMAKER

    Andrè Miller è il partente titolare, ma sia con Gary Neal, sia con Patrick Mills, si spartirà quasi equamente i minuti: circa 15 minuti a testa. Con Neal che poi può fungere eventualmente anche da guardia, si possono sperimentare anche quintetti con Kobe in ala piccola.
    Certamente qualcuno sarà insoddisfatto del minutaggio, ma Mills è il progetto futuro, Neal il mastino sul perimetro necessario e Miller la saggezza che sa tenere il quintetto.

    THE ALP-TRADE

    Ebanks sviluppato da ala grande secondo me perde quasi tutto il suo potenziale distruttivo. E' certamente un verticalista (dunque rimbalzista) clamoroso, ma non è il suo ruolo. Secondo me Ebanks diventerebbe devastante da futura ala piccola titolare: quando metterà su anche il tiro da tre, diventerà inarrestabile.

    Jason Thompson lo vedo già bene titolare al fianco di Bynum, anche se poi rimane sguarnito il ruolo di numero 4 panchinaro. Secondo me l'unico "next Lamar Odom" in circolazione, seppur per certi aspetti diversi, è il Gallo. Gallinari che fa il sesto uomo uscendo dalla panchina dei Lakers sarebbe perfetto e lo puoi ottenere dai Nuggets scambiandolo per Odom e Artest.
    In questo caso terresti Gasol, terresti inalterato il quintetto sviluppando Ebanks da ala piccola (partendo con Herrera, Bryant, Ebanks, Gasol, Bynum) e con il Gallo in panchina puoi costruirti quintetti diversi, lo puoi utilizzare in un quintetto veloce (Herrera, Kobe, Ebanks, Gallo, Gasol) oppure in un quintetto alto (Herrera, Kobe, Gallo, Gasol, Bynum), etc.. etc...

    Se poi Gasol proprio dovesse essere alla frutta, allora potresti metterlo sul mercato e scambiarlo per un più solido Carlos Boozer, ad esempio, oppure per un'ala grande più giovane e promettente tipo Ed Davis dei Raptors, the next Chris Bosh (ma più difensore).

    Però il consiglio è di non far diventare Ebanks un'ala grande, perchè non lo è.

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  3. Ricorda che io non ho più Artest, che non ha voluto rinnovare il contratto. Dunque le uniche pedine sono Odom e Gasol. Thompson secondo me non è pronto per fare il 4 titolare nei Lakers e arriverebbe per dare equilibrio e permettermi di giocare con dei quintetti più canonici. L'idea di mettere Ebanks da 4 invece non è poi campata per aria. Gioca ad un'altra velocità rispetto alle AG, ma fisicamente è riprodotto in maniera molto massiccia e dunque può anche reggere fisicamente, considerato pure che sarebbe costretto a giocare in modo meno perimetrale e quindi in una situazione più consona al suo range di tiro. L'anno scorso l'ho impiegato da 4 certe volte e devo dire che si è disimpegnato. Se dovesse andare in porto lo scambio, il quintetto Herrera-Bryant-Iguodala-Ebanks-Bynum sarebbe, per come vedo io il basket, quasi obbligatorio. Per me l'unico vero erede di Lamarvellous è Beasley, purtroppo però i T-Wolves non lo vogliono dare e dunque ho abbandonato l'ipotesi. Ripeto, la trattativa non è andata in porto solo perché non mi fido di Bynum al 100%, ma se riuscissi ad inserire Hawes nella trattativa, chiuderei immediatamente.

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  4. Ah giusto, non c'è più Artest. Anche io ho utilizzato diverse volte Ebanks come numero 4, ma più di rottura, come arma tattica inusuale che spariglia le carte.

    Penso che ciò che guadagna in velocità, possa perderlo in tutte quelle cose che fanno le ali-pivot, tagliafuori, sgomitate, posizionamento, il reggere il confronto di petto mentre l'ala-pivot avversaria ti forza sotto canestro, etc... etc... Penso che Ebanks queste cose qui possa soffrirle, però tutto questo è teoria, solo il campo può dare "the verdict".

    E soprattutto, se uno crede in un'idea, ci deve credere fino in fondo, dunque se hai l'idea di un quintetto Herrera, Bryant, Iggy, Ebanks, Bynum let's do it! Sarebbe anche un'interessante novità che potrebbe cambiare tutte le carte in tavola.

    Right, B-Easy come skills è certamente l'erede designato, ma come ce lo fai stare Beasley dentro il Triple Post Offense? Non intendo di posizionamento, intendo che secondo me è uno con un Q.I. non molto elevato (eufemismo) e potrebbe occupare posizioni assurde facendo saltare per aria tutto! :) In una scelta di un giocatore tre voci per me sono fondamentali e devono stare sempre tra la "A+" e il "B+" come valutazione. Ed è "Difesa", "Potenziale" e "Q.I.".

    P.S. Gallo comunque l'ho provato con la maglia dei Lakers in un'amichevole e messo al posto di Odom, come sesto uomo che esce dalla panchina, è assolutamente un crack. Devasta i numeri tre con fisico, tempesta di triple i numeri 4 portandoli fuori e spinge il contropiede da rimbalzo come nessuno 2,08 sa fare. Inoltre il suo Q.I. lo porta sempre ad essere nel posto giusto al momento giusto.

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