S M O C C O L O I N A S S I R O B A B I L O N E S E a 8” dalla fine quando perdiamo l’uomo e LeBron James smarca Mario Chalmers wide-open behind the arc per la bomba che vale il titolo NBA, proprio lui che già decise da tre allo scadere un campionato NCAA portandolo all'overtime.
Ma non può andargli sempre bene... Ferro. Ferro!!! PROPRIO COSI', L'HA SBAGLIATA!!! E poi Kobe cattura il rimbalzo ad un’altezza siderale, subisce il fallo sistematico, segna il 2/2 in lunetta per il +3 Lakers, Mike Miller a -1”, braccatissimo da Ebanks, schianta sull’anello la tripla dell’overtime e Andrew Bynum a 9 decimi dalla fine imbuca l’1/2 che sentenzia l’inimmaginabile: Heat 95, Lakers 99, si va a garasei!!! I N S A N E.
Game 5 all’American Airlines Arena è da apoteosi della pallacanestro. Wade parte feroce con 12 punti impossibili nei primi 8’, noi teniamo testa e non li lasciamo respirare. Spremiamo tutto quello che abbiamo con una difesa da fabbri ferrai, sempre addosso all’uomo, non lasciando correre nemmeno un’azione. Ecco perché a 8” dalla fine, con noi avanti di uno e Miami palla in mano per l’ultimo attacco, smoccolo in assirobabilonese, perché quel misunderstanding in marcatura che lascia Chalmers wide-open da tre è l’unico errore difensivo che commettiamo in tutta la partita.
Partita che ha un picco massimo di vantaggio nel primo tempo limitato a quattro punti (22-26 noi nel secondo quarto), che diventano sei nel terzo periodo quando il vero protagonista di gara cinque, Shannon Brown (18 from the bench) deflagra la bomba del 51-57 Lakers, e poi un’altra per il 62-67, fino ad un massimo di +7 a 7’20” dalla fine quando un ottimo Theo Ratliff deposita una coppia di liberi (68-75). Ma dall’altra parte, oltre a “Flash” Wade, c’è anche un LeBron James ultraterreno. Il Prescelto non ci sta e comincia ad inventarsi canestri impossibili da oggniddove, con 20 uomini addosso, strappando camionate di rimbalzi offensivi e rimettendo tutto in piedi sul 75 pari a 5’ dall’anello. Ma per due volte gli Heat falliscono il sorpasso che avrebbe potuto girare l’inerzia emotiva della partita, prima mandando sul ferro una sospensione laterale di Ilgauskas, poi con Wade che non completa un gioco da 2+1 sbagliando il libero aggiuntivo. Noi non ce lo facciamo ripetere. Ebanks penetra, scarica e mette Shannon Brown wide open da tre: bucket! Dal possibile -1 passiamo all’effettivo +4 del 79-83! Ma non basta.
LeBron è una furia umana incontrollabile e pareggia tutto a quota 87 e partono gli ultimi tre minuti da completa follia emotiva, che Spoelstra si gioca piazzando LBJ per la prima volta da numero 4 e io che rispondo mettendo ala-pivot Ron Ron. L’azione successiva Ebanks decolla su Bosh, fallo dell’ex Raptor e affondata micidiale di Devin aggrappandosi all'anello come un orango, libero aggiuntivo a segno e siamo di nuovo a +3. Per poco: James (30 punti) castiga in sospensione, Kobe inventa da sotto, ancora LeBron brucia la retina dai 6 metri, ancora Kobe s’inventa un miracolo in entrata. Ancora LBJ ci castiga, ancora Kobe ci porta a +3, fino a che Wade (24 con 10/16 from the field) non smiracola un canestro impossibile che vale il 95-96. Attacchiamo, ci facciamo ingolosire da Ebanks wide-open da tre e il tentativo dell’ex West Virginia finisce sul ferro.
Miami ha l’ultima azione, sotto di uno. LBJ caracolla, ci accorgiamo troppo tardi che Chalmers è smarcato oltre l'arco e il Prescelto lo serve subito, mentre Shannon Brown tenta inutilmente di andare a chiudere sulla tripla: il tiro da tre parte wide-open, tutto il pubblico in piedi pronto ad esplodere. La sentenza sembra già scritta. E invece la bomba dell'anello esce corta sul primo ferro... Clamoroso. Accorciamo a 2-3 (Bryant Mvp con 35 punti e 13/18 al tiro), annulliamo anche il secondo match point casalingo a Miami e ora la serie si trasferisce definitivamente a Los Angeles.
Siamo ancora sfavoriti, ma 2-3 è sempre meglio che 0-3...
Comunque vada, è un successone! Gara 5 è stata pirotecnica, gara 6 potrebbe esserlo di più. Miami la si batte con la testa, lottando su ogni pallone e non mostrando alcun timore. Il loro unico limite è mentale, la tua forza deve essere la concentrazione. "Don't ever underestimate the heart of a champion!"
ReplyDeleteDevo dire di sì, comunque vada - ragionando a mente fredda - stiamo facendo un'impresa. Reagire così dopo aver perso le prime tre partite stando sotto a volte di quasi 30 punti, non è roba da poco...
ReplyDeleteVoglio dire che se avessimo perso le prime tre partite in volata, stando sempre in partita, era tutt'altro discorso e, nonostante lo 0-3, ci poteva magari anche stare un pensiero di remuntada.
Ma qui abbiamo completamente rovesciato il mondo! Qui si tratta di una squadra che era avanti 3-0 macellandoci senza pietà. Grande grande grande reazione di carattere che, a prescindere da se vinceremo o meno garasei, vale già la riconferma in blocco di questo gruppo. Dopo garatre volevo vedere chi mi dimostrava di poter rimanere ai Lakers: beh, tutti lo stanno dimostrando.
Tutto questo naturalmente ragionando a "mente fredda". Il fatto è che ora ce l'abbiamo caldissima e non siamo più nelle condizioni di ragionare... Davanti agli occhi ci si può parare anche Scarlett Johannson in topless che ci chiama, che noi in questo momento vediamo solo una cosa: garasei!
From the thread @ Alp
ReplyDeleteG I G A N T E S C O ! ! !
"The Shot" di Fisher in garadue ha rivoltato emotivamente la serie! Da garatre in poi c'è stato un solo padrone, di colore yellowiola! 4 - 1 con gli Heat, proprio perchè 'sto testando la loro consistenza in diretta, è comunque un'impresa per questi Lakers, dati sì per competitivi, ma da qui a vincere il titolo ce ne passa.
Qui la differenza, oltre al Mamba, l'ha fatta proprio il Grande Timoniere Alp89. Se non sbaglio con i Lakers, poi, non hai mai fallito: tre stagioni (due a nba2k11) e tre titoli.
Ripeto, è un'impresa, passata tra l'altro attraverso le forche caudine di una garasette nelle Western Conference Finals che ha ulteriormente messo su corazza a questa squadra.
Ora i meritati festeggiamenti!
Già, con i Lakers sono "imbattuto" da quando racconto le mie gesta. La verità è che una squadra controllata dall'utente ha sempre qualcosa in più per vincere, dunque i Lakers+Utente sono da titolo, così come i Wizards+Utente sono da playoff. Ho comunque sudato sette camicie, sia contro i Thunder che contro Miami. Dopo gara 1 e a 11 secondi da gara 2 poi, soprattutto gli Heat sembravano imbattibili. Ma la tripla di Fisher entra nella storia, cambia la serie e ci porta al titolo. Il fattore psicologico in questo gioco è riportato molto fedelmente, con i giocatori che manifestano i loro sentimenti (nel limite di una riproduzione videoludica): ecco allora che Fisher segna il canestro decisivo, Kobe non si arrende mai, Gasol e Odom non sono certo il ritratto della continuità ma se imbroccano la serata giusta sono ingiocabili, Bosh scappa nel momento decisivo (per l'emicrania!!) mentre Drew gioca sul dolore, James gioca da facilitatore anziché da stella quando la palla pesa e Wade finisce per essere il capitano di una non-squadra! Ora inizia subito una nuova avventura, con il gruppo storico confermato in blocco, una quinta (fortunatissima) scelta che prende il posto del Venerabile Maestro e una panchina praticamente nuova. L'obiettivo è il solito, perché "Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta!".
ReplyDeleteLa quinta scelta assoluta è una vera manna, anche se il ritiro di Derek Fisher si farà comunque sentire. Diciamo che con Herrera e Vasquez hai soddisfatto anche la parte latina di LA Land.
ReplyDeleteCerto è che è comunque una piccola rivoluzione: dalla squadra del titolo escono comunque in 4 (Fisher, Brown, Blake, Artest), anche se non sembrano esserci problemi di "buchi da tappare". Devin Ebnaks è pronto per il "Next Trevor Ariza Award", Courtney Lee va a tappare la falla di Brown, Splitter è un panchinaro di lusso.
Certo è che mancherà Ron Ron e i suoi fagioli a colazione... http://www.youtube.com/watch?v=5AOdSieGMOI
È una rivoluzione non voluta però, perché dei quattro solo Blake è andato via tramite scambi. Fisher si è ritirato mentre Artest e Brown non hanno voluto rifirmare (chissà poi perché Ron!?!). Non avessi avuto quella scelta, Gasol e Odom sarebbero probabilmente andati via, perché dovevo trovare necessariamente un playmaker e un'ala piccola di un certo livello. Con Odom e Gasol avrei probabilmente portato a casa 3 giocatori buoni che avrebbero potuto affiancare Kobe e Drew in quintetto.
ReplyDeleteOra non dico che mi sento il favorito, (OKC ha preso esattamente ciò che le serviva, ovvero Scola) ma le sensazioni sono più che positive!
Essendo poi il ruolo del play non così fondamentale all'interno del Triple Post Offense, Herrera può anche inserirsi gradualmente, senza necessariamente sforzarsi di fare il fenomeno subito. Tanto nelle cifre meno del Fisher 38enne non può fare.
ReplyDeleteSulla carta la squadra è più forte di quella che si appena laureata campione. La differenza, però, non sta solo negli overall. Herrara, ad esempio, sarebbe stato in grado di segnare quella bomba in garadue delle Finals che ha girato l'inerzia della serie?
Inoltre c'è Kobe che ha 35 anni e qui bisogna vedere qual è l'incidenza degli anni in nba2k12 sulle prestazioni dei giocatori, anche se il Mamba Nero è ancora nel range d'età dove continuerà a devastare (le sue prestazioni caleranno drasticamente solo quando si avvicinerà ai 37/38)