Sunday, January 8, 2012

The Miami Heat Parade

 

"Not one, not two, not three, not four..." l'ormai celebre frase di LeBron James appena sbarcato a Miami after the Decision e rinfacciatagli dopo le Finals 2011 perse contro Dallas, ora trova il suo sfogo. L'intera annata 2011-12 degli Heat è stata un dominio dall'inizio alla fine: 19 vinte nelle prime 21 partite con uno scarto medio di più di 10 punti, nonostante un infortunio che ha tenuto Wade fuori dai giochi per più di un mese. 25 vittorie e 4 sconfitte per dominare in testa a tutti la stagione, con LeBron James Most Valuable Player ed Eric Spoelstra Coach of the Year.
Poi iniziano i playoff e la marcia di Miami si fa davvero impressionante: 4-1 agli Indiana Pacers, 4-1 agli Atlanta Hawks, addirittura 4-0 ai Chicago Bulls e in vantaggio per 3-0 contro di noi. Prima di garaquattro di Finale, insomma, i Miami Heat avevano un ruolino complessivo di 40 vittorie su 46 partite!!! Solo per un caso di distribuzione equa delle sconfitte nella timeline stagionale non hanno superato il celebre record dei Los Angeles Lakers 1971-72 di 33 vittorie consecutive...
Infliggendo per giunta scarti abissali agli avversari, soprattutto nei playoff (clamoroso il massacro ai danni dei Bulls), soprattutto in Finale, dove hanno vinto le quattro partite necessarie con uno scarto medio tra i 15-20 punti. Numeri alla mano siamo indiscutibilmente di fronte ad una delle squadre più forti di tutti i tempi, considerazione marchiata a fuoco soprattutto dalla vittoria del titolo NBA, perchè se non fosse arrivato il Larry O'Brien Trophy, tutto sarebbe stato rimesso in discussione. Basti pensare all'anno scorso: in fondo nel 2011 Miami è pur sempre arrivata in Finale e poteva vincere. Ma ha perso e la loro stagione 2010-11 è pressochè stata considerata un fallimento. Ma visto con gli occhi di adesso, anche la passata season "fallimentare" da vice campioni del mondo assume un suo senso. Era solo il preludio al dominio. A  N E W   D I N A S T Y   I S  B O R N.

6 comments:

  1. Gli Heat fanno paura, ma sta a te e alle altre 28 squadre fermarli. Da "umano", tra l'altro, nel 2k12-world sei l'ambasciatore della lotta agli avversari! Più che "A new dinasty is born", "A new rivalry is born!"...

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  2. Exactly, a R I V A L R Y I S B O R N!
    sempre ammesso che noi riusciamo a tornare in Finale. A Ovest caleranno progressivamente Mavs e Spurs mentre i "Lob City" Clippers di Chris Paul e Blake Griffin non sembrano ancora attrezzati per il Grande Salto: però saliranno esponenzialmente gli Oklahoma City Thunder e non credo ci andrà di lusso ancora come negli scorsi playoff dove vennero fatti fuori a sorpresa al primo turno...
    Miami invece, al netto degli injuries, è già praticamente alle Finals 2013. Chicago è sempre "ad una guardia" dal fare il salto di qualità e gli Heat a East non hanno rivali.

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  3. 5 sconfitte consecutive!?!?!?! Nel BarbaWorld saresti già stato esonerato! :)
    Non dovrebbero comunque esserci particolari problemi: secondo me è solo un fatto di motivazioni. Si è appena vinto l'anello e si è ripartiti subito, ci sta uno slump così. Herrera può diventare un problema se pensa più a mettersi in mostra uscendo dal ruolo che ha, ovvero playmaker, ovvero costruttore di gioco. Deve costruire gioco.

    Herrera, inoltre, deve entrare nelle grazie di Kobe. Va ricordato che Fisher era l'unico che "aveva diritto" di negare un passaggio a Kobe, proprio perchè il Mamba accettava la sua leadership. Ora non è facile accettare che a dettare i ritmi sia un ragazzino appena uscito dalla A.U. (Android University..).

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  4. Herrera, inoltre, è la quinta scelta assoluta, dunque una potenziale futura stella. Che si stia creando la stessa situazione che si venne a creare con Shaq e il giovane Kobe, con il primo che non accettava che la sua leadership venisse intaccata dall'esuberante giovanotto?

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  5. C'è più di un fattore da considerare nelle cinque sconfitte consecutive. Intanto, un minimo di rilassamento dovuto alla vittoria del titolo. Poi c'è anche da dire che il trio Kobe-Pau-Lamar (il vero motore della squadra) ora è realmente logoro e specialmente nei back to back fanno fatica. Infine c'è anche la questione Herrera. Il ragazzo è forte, è un fine passatore e (in generale) un attaccante di livello. Non credo ci sia una questione di compatibilità con Kobe, il quale metteva in discussione la leadership di Shaq più per la discutibile etica del lavoro dell'allora #34 in maglia Lakers, credo che il problema sia a livello difensivo. Se in attacco Herrera fa valere la sua classe sopraffina (un po' come Nash), in difesa soffre fisicamente i play avversari, in quanto è mingherlino. Se a questo si aggiunge che Kobe e Gasol praticamente non difendono e che Ebanks è un difensore diverso rispetto ad Artest, si nota come la nostra difesa è da reinventare. In ogni caso, sono convinto che dopo la prima vittoria inizieremo ad ingranare, l'obiettivo a breve termine è essere sopra il 50% già a fine novembre per poi vedere a cosa puntare nel corso della regular season.

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  6. Effetivamente anche la questione Ebanks non è un fatto di poco conto. Se prima lo sradicaferri era energia fresca che usciva dalla panchina, ora il suo passaggio a small forward titolare priva le seconde linee di un notevole apporto.

    Il logorio di Kobe, Gasol e Odom invece mi preoccupa. Nei precedenti 2k il passare degli anni si sentiva relativamente (Shaq lo presi una stagione che aveva 41 years old e dominava ancora), ma qui mi sa che è molto ma molto reale, anche se certamente ciò incide di più in una stagione da 81 partite rispetto ad una season "europea" da 29.
    E' comunque giunta l'ora di svelare le mie mosse di mercato...

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