Tuesday, January 10, 2012

Boston spiazzata, Kevin Garnett annuncia il ritiro a fine stagione a soli 36 anni

La stagione dei Boston Celtics inizia con l’annuncio che nessun tifoso biancoverde avrebbe voluto sentire. Kevin Garnett, a “soli” 36 anni, annuncia che questa sarà la sua ultima stagione in NBA. La notizia un po’ sorprende perché tutti speravano che “The Big Ticket", come la maggior parte dei giocatori here, continuasse almeno per altre 1-2 stagioni, seppur a livelli parecchio ridotti rispetto al KG che alzava al cielo il titolo del 2008, o che sfiorava quello del 2010. L’annuncio del ritiro di Kevin Garnett a 36 anni getta un’ombra lunga fino a Los Angeles, dove i tifosi dei Lakers sono in fibrillazione. Il contratto di Kobe scade tra due anni, quando appunto ne avrà 36: si dava quasi per scontata la sua richiesta di rinnovo ma, a questo punto, potrebbe decidere anche di dire basta nel 2014.
Con il ritiro di Garnett nel giugno 2013 al quale si sommerà con ogni probabilità anche quello di Steve Nash, salirebbero a quattro gli "Hall of Famer" che hanno appeso le scarpe al chiodo negli ultimi tre anni (ci sono anche Shaquille O'Neal nel 2011 e Jason Kidd nel 2012). Una perdita enorme per il campionato. 

3 comments:

  1. From the thead @ Alp

    L'inusuale 5-7 deve preoccupare solo nella misura in cui perdurerà lo scontro generazionale all'interno dei Lakers: un po' quello che successe all'ultima Italia di Recalcati quando inserì i tre giovanotti della Nba.

    A meno che non si voglia intervenire sul mercato, la soluzione sembra essere soltanto quella di "porre un freno" alle scorribande dei giovani.

    Non si può infatti chiedere ai vecchi di stare al passo con i giovani. Dunque l'unica soluzione è quella di giocare come l'anno scorso, costringendo quest'anno Herrera a fare il Fisher e Ebanks a fare l'Artest.

    Poi dall'anno prossimo si può costruire una squadra giovane e energica proprio attorno a Herrera e Ebanks.

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  2. C'è da dire che io pratico un basket lento. Non è questione che ci sono vecchi, anche se l'età media fosse 15 anni io giocherei sempre a metà campo. Mi hanno insegnato sin dal minibasket a ragionare, poi mi sono appassionato a Phil Jackson e alla TPO...non potrebbe essere altrimenti. Il problema attualmente sono i due che citi tu, ma non perché loro corrono e gli altri camminano, piuttosto perché le loro caratteristiche sono completamente differenti da quelle di Fisher e Artest e quindi, pur mantenendo la stessa andatura, devo modificare il modo di giocare della squadra. Per esempio, Herrera è un play classico, vuole la palla in mano per creare per sé e per gli altri. È discretamente affidabile al tiro sugli scarichi, ma ridurlo solo a questo non gli renderebbe giustizia, quindi sono aumentate le situazioni di pick and "qualcosa" per il play. Ciò porta ad una "shooting chart" differente: se con Fisher prendevo solo tiri dagli scarichi, ora magari prendo un tiro dalla media dopo esser passato sul blocco o passo il pallone dentro. Lo stesso discorso va fatto per Artest-Ebanks. Il primo, con me, non toccava mai il pallone in attacco se non per un tiro dagli scarichi. Ebanks non ha (completamente) il tiro da tre ma in penetrazione o in taglio dal lato debole è molto più efficace di Artest. Dunque, anche qui, "shooting chart" differente.
    Ritengo dunque che il problema sia più di "automatismi" che di "differenza" di velocità, perché comunque io gioco una pallacanestro lenta.
    Sul mercato, al netto di delusi, non si interverrà comunque.

    Certo il gioco rischia di perdere molti protagonisti "storici", ma è anche questo il bello dell'associazione secondo me ed è per questo che io apprezzo i rookie anche inventati, perché mi piace vedere l'evoluzione della lega, anche se si discosta dalla realtà. Ovviamente tu hai i tuoi gusti e non vuoi i rookie, dunque le partenze eccellenti pesano molto di più a te che a me. In ogni caso, non fasciarti la testa prima di romperla: goditi il gioco e quando Kobe deciderà di ritirarsi il 23 agosto sarà segnato rosso sul calendario...

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  3. Diciamo che questi ultimi 2k arrivano in anni di ritiri di molti Hall of Famer: nel giro di 3-4 anni non si saranno ritirati almeno 5-6 Hall of Famer (oltre a Garnett e Nash, poi arriveranno Pierce, Ray Allen, Tim Duncan) ed è un numero enorme.

    Vero che è bello vedere l'evoluzione della Lega, ma i droidi sono assemblati ad cazzum, perchè vengono mischiate a caso le caratteristiche di tutti i giocatori presenti (pensa una volta in una Draft Class venne creato un droide che tirava i tiri liberi da sotto, come negli anni 50, per il fatto che l'engine aveva "preso" come tiro libero del droide quello di un giocatore anni 50 presente nel gioco nella formazione 50's All Stars...).

    Inoltre la maggior parte dei droidi ha tiri assegnati di base (Tiro standard della guardia, tiro standard dell'ala), mentre il giocatore reale ha sligshot reali.

    Concludendo, più droidi arrivano, più cala la varietà di ciò che vediamo sullo schermo. Se una squadra ha tre droidi, questi tirano tutti con lo stesso rilascio.

    Cmq la mia è una battaglia persa, posso solo combatterla non assumendo mai droidi! :)
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