Su Oklahoma City scende il ghiaccio. Fuori iniziano piccoli fiocchi di neve, ma dentro la Chesapeake Energy Arena è già clima da The Day After Tomorrow. Thunder 74, Lakers 93. E' una tempesta ghiacciata che congela i Tuoni, sotto 0-3 e ad un passo dall'eliminazione al primo turno per il secondo anno consecutivo, loro che già dall'anno scorso avrebbero dovuto concorrere per l'anello...
E mentre Oklahoma City è ghiacciata dal burian yellowiola, noi siamo caldissimi ed esultanti in mezzo al parquet per un'impresa che ha del clamoroso. E questa volta non è complice solo la solita tattica del Coach Zen (I N D A P A I N T ), ma la morsa letale è arrivata anche da una difesa stritolamembra che ha tenuto Kevin Durant a soli 8 punti con 3/13 e James Harden a 6 con 3/11. Gli abbiamo gelato il fiato.
All'attacco ci hanno pensato solo i nostri lunghi. Like this: l'Mvp Pau Gasol 27 punti con 14/17, Zydrunas Ilgauskas 25 con 8/12 e 9/9 in lunetta, Andrew Bynum 20... Serve altro? Là sotto i Thunder non possono nulla, tutti i lunghi si caricano di falli e vanno fuori giri. Ed è solo là sotto che appoggiamo tutti i nostri attacchi, quasi sempre al limite dei 24", tenendo i ritmi bassissimi e non tirando mai mai mai da fuori, per evitare che un errore ci esponga ai devastanti contropiedi di OKC, quelli che c'hanno demolito nel recente passato (last year ci distrussero 115-88 spedendoci anche a -35). Ma questa nostra trappola per loro è letale.
Il dominio di Gasol nel primo quarto (15 punti!) è seguito da quello di "Ilga" nel secondo, dove il 38enne lituano ne posta 20 (!!!) con 8/8 ai liberi e inizia a scavare il vuoto come l'acqua nella roccia (37-48 all'intervallo). Ma il vero capolavoro che apre al massacro arriva nella terza frazione, dove la nostra difesa si stringe a mo' di pressa idraulica costringendo i Thunder a schiantare sui ferri le conclusioni (37% al tiro in questo quarto). Il picco massimo lo raggiungiamo nell'ultimo periodo sul 62-87, quando ormai tutti i titolari sono in panchina e sul parquet ci sono solo le seconde linee, mentre la Chesapeake Energy Arena congelata trova voce solo per sommergere di "booo" i Thunder, che sono sembrati svuotati e inermi di fronte a questi Lakers. E siamo alla settima vittoria consecutiva dopo la clamorosa decisione di mettere fuori squadra Gary Neal...
Per fortuna che ti davi per sconfitto...3-0 ed alla prossima W tutti a casa. Faccio ammenda su Neal, pensavo fosse una pedina fondamentale, ma evidentemente hai già trovato nuovi equilibri!
ReplyDeleteEra pretattica... :) In realtà se in gara uno non avessi servito casualmente Ilgauskas sotto canestro, testandone la sua clamorosa efficacia contro Ibaka e Perkins, saremmo stati eliminati.
ReplyDeleteGasol 25 o 30 punti può metterli in qualsiasi partita, ma sono quelli del lituano che stanno spostando tutti gli equilibri. Se al posto di "Z" ci fosse stato Ratliff, a quest'ora stava 3-0 OKC... Ma la tattica ancora più decisiva è l'affrontare questo First Round come se fossero le Finali. Sto giocando appositamente una partita ogni tre giorni, proprio per caricarmi e prepararle tutte alla perfezione. Avrei voglia oggi di chiudere la serie, ad esempio, ma so che questa "fretta di vincere" potrebbe farmi perdere.
E invece contro questi Thunder anche gara 4 va preparata come se fosse una garasette
P.S. L'uscita di Neal ha "aperto la gabbia" per far uscire Patrick Mills. Anche se qui in questa serie la vera sorpresa - oltre Ilgauskas - è Andrè Miller. Sta emergendo tutta la sua esperienza da playoff.
P.P.S. Vedo che invece da te cambiano i mondi ma "Fish" non si smetisce eh? Tripla-sentenza a fine supplementari. Lodi al Venerabile Maestro.
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Sono uno dei più grandi tifosi di Fisher, lo difendo sempre nei vari forum di pallacanestro. Mi fido di lui come si fida di lui Bryant. Nei Lakers (quelli veri) solo una persona può prendere l'ultimo tiro oltre a Kobe oppure si può permettere di andargli a parlare quando il Mamba è furioso: Derek Fisher. Lui mi ripaga, mettendo le triple pesanti sia nella realtà che in game! Tra l'altro, tra Goudelock, Arenas e anche un po' Morris, il suo minutaggio può abbassarsi notevolmente (lo terrò sui 12-14 minuti), in maniera da averlo fresco nei finali.
ReplyDeleteAh già, hai pure Agent Zero (tra l'altro cercato dai Lakers anche nel real world). Fortunatamente here non c'è lo slider "follia" o "pistole nello spogliatoio"... Inoltre, con la legge de "il pad ce lo io e lo gestisco io", puoi stare tranquillo che Arenas non darà via di testa.
ReplyDeleteSuper acquisto: costringe le difese a marcare anche lui aprendo gli spazi per Bryant.