1. Zen, peccato
“Peccato sul serio, perché dopo la vittoria in gara cinque e la rimonta da 0-3 a 2-3 ci credevamo veramente. Ma non abbiamo alcun rimpianto: loro hanno vinto quattro partite con quasi una media di 20 punti di scarto, ci hanno surclassato.”
2. Dove ha sbagliato?
“Il primo tempo di garatre ha deciso tutto, lì forse non abbiamo avuto la pazienza necessaria per recuperare e avevamo due quarti interi per farlo. Ecco, il crollo di garatre forse potevamo evitarlo, soprattutto alla luce delle nostre vittorie nelle successive due partite. Ma con i “se” e con i “ma” non si fa la storia. La verità è che Miami si è presentata a queste Finals in forma smagliante in tutti e 12 i giocatori a referto.”
3. Spesso infatti l’abbiamo sentita parlare di “retrovie”.
“Per carità, se non ci fosse stato LeBron James, o Dwyane Wade, gli Heat forse sarebbero andati fuori al primo turno, però senza le prestazioni sopra le righe di gente come Chalmers, Haslem, Jerome James, Bibby, Ilgauskas, e persino Juwan Howard, queste Finals non le avrebbero vinte. LeBron e Wade hanno fatto esattamente quello che sanno fare, le “retrovie” invece sono andate oltre le loro capacità. La chiave è lì.”
4. Ora è tempo di mercato.
“E’ stato un mese di playoff intensissimo, ora dobbiamo fermarci un attimo e pianificare bene a tavolino la prossima stagione. Perderemo un punto di riferimento insostituibile come Derek Fisher, dovremo cercare un play vero, di tale caratura d’esperienza e leadership. Si aprirà un varco anche per il ruolo di pivot panchinaro, perché anche Ratliff dirà basta con la NBA. Tutto il resto dipenderà dai giocatori se accetteranno o meno la conferma: la sconfitta in Finale potrebbe essere un stimolo per tutti loro di riprovarci ancora con l’armatura dorata dei Lakers addosso.
5. Ora se ne va in vacanza?
“Vacanza?? Sta scherzando, spero. Oltre al mercato, passerò i prossimi giorni a rivedermi garauno, garadue, garatre e garasei delle Finals per capire dove abbiamo sbagliato e non ripetere più gli stessi errori. Qualche giorno in una baita del North Dakota a pescare trote salmonate insieme alla biondazza me li concederò, ma le vere trote salmonate che voglio pescare nella prossima stagione saranno solo i Miami Heat.
Se posso consigliare, come quarto-quinto lungo dalla panchina, Alabi può essere una risorsa. È il classico verticalista, poco "cervello" e tanta fisicità, che si può rivelare utile in caso di problemi di falli. In attacco e nullo a meno di servirlo per schiacciare, ed ha un corpo che difensivamente aiuta. Altrimenti, sicuramente alla sessantesima si trova il classico spilungone di 2,15 almeno che sappia fare le stesse cose di Alabi.
ReplyDeleteFra i play, anche se non è un campione, Mo Williams è forse quello che, per caratteristiche, si integra meglio con Kobe. Altrimenti, io sono ammaliato da Session, anche se non è un tiratore affidabile; un solido elemento potrebbe essere Ridnour (ma non sarebbe una mia prima scelta); l'eterno Billups potrebbe essere l'unico che carismaticamente può sostituire Fisher, ma non sarebbe certamente una scelta a lunga gittata.
Per la prossima stagione non sto pensando a scelte a lunga gittata, ma a mantenere l'ossatura attuale "another season". L'ultima per questo gruppo qui. Dunque il sostituto di Fisher sarà un simil Fisher (sempre ammesso che esista), idem il sostituto di Ratliff.
ReplyDeleteTendo poi a non ripetere le scelte dagli Altri Mondi, anche per vedere più versioni diverse dei Lakers. Wayne Ellington, ad esempio, mi è stato offerto diverse volte, ma appartiene all'Alp World, così come appartengono ad altri Universi (questa volta barbatrucchici) i vari Josh Powell, Jordan Farmar, D.J. Mbenga.
Tutti questi sono esclusi automaticamente dal nostro mercato perchè vogliamo provare soluzioni nuove.
E, ovviamente, essendo impegnati in prima linea nella Lotta agli Androidi, nessuna ferraglia indosserà mai here la casacca yellowiola, dunque tutte le nostre scelte del Draft verranno immediatamente vendute! :)
Una cosa poi che tengo moltissimo in considerazione in sede di mercato e il "Q.I." . Raramente acquisto giocatori che hanno un Q.I. inferiore a B.
ReplyDeleteRon Ron ovviamente non fa testo...
Se vuoi una squadra da "one shot", la scelta "obbligata" tra i playmaker è Billups. Carisma e qualità da vendere, oltre alla classica mentalità vincente che solo i Campioni anno. Lui potrebbe essere un "Fisher talentuoso" con almeno 15 punti nelle mani. Altrimenti, l'ultimo ballo di Nash e l'alternativa Calderon sono strade percorribili(anche se aprirebbero una voragine in difesa). Un buon elemento potrebbe essere Duhon (ma non è certo l'uomo che ti fa fare il salto di qualità). Altrimenti la suggestiva e controversa strada che porta ad Agent 0, al secolo Gilbert Arenas. Potrebbe far saltare per aria lo spogliatoio, oppure potrebbe arrivare alla corte di Re Kobe e creare un backcourt con potenziali 55 punti nelle mani ad allacciata di scarpe. Quasi dimenticavo, Kirk Hinrich è un play fatto è finito per la TPO.
ReplyDeletePS: io voto per Agent 0, in seconda battuta Billups
Sono in trattativa con un play veterano, che ha disputato autentiche battaglie di playoff, entrato nella Lega circa a metà anni Novanta...
ReplyDeleteArenas mi fa gli stessi effetti intestinali indesiderati di quando sento nominare Zach Randolph... :)
Nash!
ReplyDeleteEh magari Nash...
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