Thursday, May 30, 2013

Western Conference Finals, game 1: Oklahoma City Thunder - LA Lakers




Aveva contribuito a portare i Thunder a tre finali Nba negli ultimi quattro anni, seppur tutte perse (real 2012 contro Miami, 2014 e 2015 contro Brooklyn). La scorsa estate OKC ha deciso di scaricarlo, non rinnovandogli il contratto e lasciandolo nei free agent. Dove non ce lo siamo lasciati sfuggire. L’ex Biella aspettava questo momento da un anno ma nessuno si poteva aspettare un exploit del genere: 24 punti contro Durant, con 10/14 dal campo, 4/6 nelle triple! E’ lui che fa saltare completamente il banco in garauno che vinciamo nella bolgia della Chesapeake Arena per 105-110! Un upset clamoroso!!! Come clamorosi sono i 17 punti di Butler nel secondo quarto in soli sette minuti di autentico nirvana (saranno 22 in totale) o come la gara di Papanikolaou, mvp-ombra nonostante gli 0 punti con 0/4 al tiro. Come ha fatto? Con sette rimbalzi, sei assist, due stoppate e almeno 3-4 palle recuperate negli ultimi cinque minuti, ma non rilevate nello scout, forse perché fatte di intercetti e deviazioni poi recuperati pienamente dal compagno vicino.
Il match si apre subito con immagini mai viste prima in quattro (anzi, cinque) stagioni nel 2K13. C’è Kobe che raduna davanti alla panchina Caron Butler, lo stesso Sefolosha e altri e indica delle posizioni sul campo, come per istruirli su dove ricevere! Sarà profetico. “Sefo” entra subito in ritmo con 8 punti nel nostro 13-16 iniziale; l’ex swingman dei Clippers, invece, impazzisce letteralmente nel secondo quarto. Jump, jump, tripla, tripla, jump. Inarrestabile, 17 punti in 7 minuti! All’intervallo è solo +2 noi con un’entrata di CP3 convalidata dal tavolo all’instant replay (anche qui, mai visto in questo 2K13), ma le sensazioni sono ottime. Durant, infastidito dalla difesa di Sefolosha, ma anche da quella di Butler, non è il solito devastatore (anche se chiuderà con 29 punti, 7 rimbalzi e 5 assist); Westbrook, pur finendo con 24 punti, 8 rimbalzi e 11 assist, non imprime energia. Anzi, subisce quella di Reggie Jackson (11 punti e 9 assist per l’altro ex della gara!) che osa pure sfidare Westbrook in post spalle a canestro, o addirittura in uno contro uno: che personalità il ragazzo! Nel terzo quarto, trascinati da Jackson, Sefolosha, Butler, Papanikolaou e Gortat andiamo d’autorità anche a +11 (69-80). Il ritorno di OKC nell’ultimo quarto era prevedibile (87-91, poi 95-99 a cinque dalla fine), ma non ci spaventa! CP3 serve Sefolosha in un taglio a ricciolo e l’ex Biella segna un ‘gancetto’ fondamentale a -4’43” (95-101). A -3’31” Papanikolaou recupera togliendo ai Thunder il posesso del possibile -2 e ancora Sefolosha, in uscita da un blocco, castiga la sua ex squadra (95-101). Tuttavia il cesto che decide garauno è di Chris Paul che a 50” dalla fine forza una sospensione dai 5 metri, ferro, ferro, dentro per il 100-107.  Se mi avessero detto che avremmo espugnato Oklahoma City con CP3 che fa 10 punti e Kobe 14 avrei preso tutti per pazzi!
Dall’altra parte Miami cancella Charlotte 118-84. Almeno lì di sorprese non dovrebbero essercene...

5 comments:

  1. C'eravamo fasciati la testa prima di romperla, ora però non dobbiamo montarcela...
    Grande vittoria, importante ed autoritaria. Il granello di sabbia nel meccanismo Thunder è stato messo, chissà che...

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    1. Siamo ancora sfavoriti e lo sappiamo, ma intanto abbiamo mandato loro un messaggio, "non sottovalutateci! Non abbiamo il vostro roster, ma scordatevi di andare in Finale in scioltezza!"
      Li abbiamo sorpresi. Loro sono i due volte finalisti degli ultimi due anni, loro sono i 'quasi' campioni Nba in carica (persero le Finals 2015 in garasette), loro sono i primi della Western Conference, mentre noi siamo quelli usciti al primo turno due anni fa e al secondo turno ignominiosamente l'anno scorso, con Bryant agli ultimi rintocchi della carriera.
      Ci hanno accolto alla Chesapeake Arena con le scope dello sweap: ora hanno qualche paurina in più.

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  2. kobewarsMay 30, 2013 at 2:42 AM

    Eh ma questi Thunder sono proprio di un altro pianeta...

    Ma io avevo parlato di Universi... ;-)
    E precedentemente avevo parlato di ex e di motivazioni EXtra per loro ed e' avvenuto...che Tabo e che Reggie !!!Fantastici...
    L'importante non e' vincere...ma andare in Finale...
    IO CI CREDO !!!!!
    Che Vittoria !!!

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  3. Barba la tua forza è quella di trovare sempre un go-to-guy diverso ad ogni sfida stavolta è stato Sefolosha, un'altra volta toccò al greco, chi sarà il prossimo?

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    1. @Bisy

      Eh ma attenzione, questa può essere la classica gara da 'noi in ritmo dalla garasette precedente' e loro forse un po' arrugginiti dai lunghi giorni d'attesa (si erano sbarazzati dai Clippers 4-1). Resta ancora viva la devastazione che ci fecero in regular season poco prima dei playoff dove ci presero, ci accartocciarono e ci gettarono nella spazzatura.

      @Tall

      Questo dipende da due fattori: dal barbatrucchico 'tira chi è libero' alla fiducia cieca che si è creata tra i giocatori in questa squadra. E' forse il gruppo con più fiducia in sè stesso che abbia mai allenato, una fiducia presa gara dopo gara. Tutti lottano, vanno a rimbalzo, aiutano. Siam sempre lì: la "mind svolta" c'è stata dopo l'assunzione del vice Brian Shaw (e, successivamente, la cessione di Metta).
      Da lì in poi sono spariti i mugugni o le richieste di cessione da parte di alcuni giocatori e il Morale di tutti ora è al massimo. Prima c'erano diverse "frecce rosse" in giù tra i panchinari. Ora è uno spettacolo visivo scorrere l'intero nostro roster perchè a fianco di ogni giocatore (ripeto, di OGNI GIOCATORE) c'è una "freccia verde in sù" con almeno 2-3 punti di overall aumentati per ognuno. Non ho mai avuto una squadra dove tutti i giocatori hanno la freccia verde in sù!

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