La genesi di questi New Orleans Hornets ha un momento ben
preciso in questo mondo, la seconda partita della seconda stagione. E’ lì che
Anthony Davis, il nuovo Bill Russell, si rompe i legamenti, salta tutto il
campionato 2013-14 e la prima parte di quello successivo per un totale di quasi
un anno e mezzo fuori, peggio del real Derrick Rose. La squadra, sesta nel 2012-13, naufraga nei due
anni successivi, ma intanto si becca una prima scelta (il
play Andrews) e costruisce quello che vediamo ora. Un quintetto formato dal
regista droide appena citato, poi da Eric Gordon, Andrè Iguodala, Anthony Davis
e Robin Lopez. In panchina tre ex titolari come Austin Rivers, Al-Farouq Aminu
e Ryan Anderson (starting fiver negli Orlando Magic di Alp che vinsero l’anello
nel 2K12…) più vari droidi di ottimo livello. Uno squadrone giovane, profondo,
atletico, per tre quarti di stagione in testa alla Western Conference. E la sua energia ce la sbatte tutta in faccia in garauno
allo Staples Center. La facilità con la quale gli Hornets si creano vantaggi
multipli in double figure fa paura. Mentre noi fatichiamo l’impossibile per
cercare di stargli dietro, loro con due o tre accelerate se ne vanno via quando
e come vogliono. Il Monociglio guida e comanda tutta la difesa, andargli a
tirare là sotto è impossibile e nel frattempo scrive 24 punti e 10 rimbalzi con la sigaretta in mano, tirando giù anche un paio di schiacciate da sfiorare con la testa il soffitto. Gli altri calabroni, futuri
pellicani, si trovano a memoria.
Da noi c’è solo un clamoroso Chris Paul da 20
punti nel primo tempo che vuole ben figurare contro la sua ex squadra, ma tutti
gli altri sono fagocitati dalla clamorosa atleticità di NOLA, che già ci aveva
massacrato in regular season. Finisce col bugiardissimo 97-105, un -8 che però
era -20 pochi minuti prima (77-97), -16 ad inizio quarto quarto, -14 a fine del
terzo e -15 all’intervallo. Solo un sussulto, a metà terzo periodo, sembrava
riaprire tutto (68-72), ma da lì non l’abbiamo più vista, con Eric Gordon (26)
a crivellarci da ogni posizione nel secondo tempo.
Sembrava proprio che un po' ce lo aspettavamo tutti, e questa volta e' realmente accaduto...
ReplyDeletesembrano davvero troppo atletici per i tuoi Lakers
sembra davvero impossibile batterli...
Ma non tutto quello che sembra poi si avvera...
le serie , lo abbiamo visto gia' mille e mille volte,cambiano alla velocita' della luce..
stagli nel culo, prova a fare qualche aggiustamento, a stravolgere qualcosa...
alle volta basta un sassolino...
Non mi e' mai piaciuto citarmi, anche perche' non ho la vostra memoria ;-), pero' la rimontona dello 0-3 contro boston , se vi ricordate , parti' con il "varo" del O' QUINTETTON !!! Misi STAT in AP , avevo mi sembra Gortat AG e mozgov in C , andai con Stat a ripetizione sotto marcato da Pierce ...
Per dire che se proprio dovessi trovarti in enorme difficolta' , CREA !!!
Ma noi siamo con te e consapevoli della tua esperienza confidiamo ancora in match meno duri...ma a mali estremi , estremi quintettoni !!! Hai visto mai..
Il problema è questi Hornets non hanno nessun giocatore a fine carriera, ma tutti al top. Aminu, Ryan Anderson (e sto parlando di due della panchina) sono al top. Iguodala è al picco più alto di rendimento, Austin Rivers (un altro ex quintetto che esce dalla panchina) è al quarto anno, Eric Gordon è al top, Anthony Davis non è più nell'anno da rookie ma è alla quarta stagione ed equivale ad un Garnett.
DeleteNoi abbiamo Bryant, Vince Carter che sono agli ultimi scampoli, Caron Butler, Barea e Gortat che hanno già preso la fase discendente della carriera e questa differenza di energia si vede tutta.
Loro fanno due passi in terzo tempo e ci vanno a schiacciare in testa mentre si bevono un the mentre noi dobbiamo costruire schemi tipo Cern di Ginevra per andarci a prendere due punti.
Hai perfettamente ragione e ti capisco benissimo e comprendo la tua frustrazione , ma dopo lo sfogo ci vuole la reazione ... Inutile piangerai addosso , sei sfavorito ed ho anche scritto che sembra impossibile battelli ... Ma ... Il Barba non può certo dagliela vinta senza provare tutte , se la dovranno meritare. Dai cazzo dai !!!
DeleteA proposito , se permetti un consiglio , io una carta su tutte la proverei , Gortat e' un buon Rollante , CP3 un player dai tempi di passaggio inenarrabili , ABBOFFALI di pick and roll !!! Se ne riesce qualcuno vedrai che comincerà a liberarsi un po' di spazio sul perimetro ed in quel caso ,quella gente che hai nominato , nonostante la carta d'identità , comincerà a metterla ...
ReplyDeleteNon credo sia tanto una questione di singolo schema, come il pick 'n roll. Se vogliamo rimettere in piedi la serie e reimpossessarsi del fattore campo dobbiamo girarla mentalmente. Loro hanno atletismo, gioventù, profondità e otto uomini da quintetto (il play droide, Gordon, Iguodala, A.Davis, R.Lopez, Austin Rivers, Ryan Anderson, Aminu), noi dobbiamo fargli sentire sul collo l'alito fognato di sedici truculente Nba Finals dove siamo usciti vincitori quindici volte!
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