Friday, March 30, 2012

Western Conference Finals, game 2: Oklahoma City Thunder - LA Lakers

Sminiaturizzati. Agli Oklahoma City Thunder non sono andati giù i 59 punti e 17 rimbalzi di Bynum in garauno. Non sono andati giù gli 89 punti complessivi della coppia 'Drew-Gasol. E ce l'hanno fatto capire con tutto il loro arsenale nucleare, fallouttandoci via senza repliche con un 106-80 che non riesce nemmeno a spiegare appieno il dominio di OKC in questa garadue di Western Conference Finals. Dopo pochi minuti è già 11-2, che poi diventa un 17-4 che poi si trasforma in un 21-6 con Bynum a schiantarsi contro la difesa fisica di Kendrick Perkins, che questa volta sembra metterla sul personale e spinge via "Mr.59 points" come in un incontro di lotta greco romana. A -1'24" dalla fine del primo quarto i Thunder rompono già il muro del suono del più venti con una schiacciata in contropiede di Sefolosha e fallo annesso di Bryant: 2+1 e tabellone che dice 29-8...  Che poi diventa 34-10, e siamo ancora nel primo quarto dove noi scalpelliamo i ferri con un orrendo 4/18 e loro dipingono quadri preraffaelliti con un 14/21. E' una carneficina. Nei primi minuti del secondo periodo Oklahoma City tocca il picco sul 42-15, un +27 che spazza via tutto. Incredibile.
Al +26 finale ci sono 32 punti di Kevin Durant e 30 di Russell Westbrook, mentre al "Mr.59" viene data una lezione, riportato sulla Terra con 11 punti e 3/11 al tiro. E anche Bryant (7/17 al tiro) non può nulla e sparisce contro la difesa di Sefolosha. Come si possa passare in poche ore dai 120 punti segnati in garauno (senza supplementari) agli 80 di garadue è il dibattito che si sta aprendo a LA LA Land. Certo è che le due "monotattiche" dei Lakers della prima partita (palla solo sotto e zona tutta per 40') in questo secondo match sono state polverizzate. La "carogna fisica" e l'orgoglio con i quali sono scesi in campo Kendrick Perkins e Serge Ibaka e l'abilità tattica di coach Scott Brooks ci hanno immediatamente mandato un messaggio di devastazione nucleare. Raccogliamo i cocci, saliamo sull'aereo e torniamo a Los Angeles a proteggere il nostro fortino alla bene e meglio. 1-1, come Heat-Sixers.

4 comments:

  1. Sconfitta roboante, ma l'importante era ribaltare il fattore campo e ora sarà decisivo difenderlo. È vero che la tua arma migliore sono i lunghi, ma ripetere sempre la stessa soluzione non è mai troppo conveniente. Devi variare il gioco, magari mandare più gente in post, senza dubbio non devi stare al loro gioco veloce ma devi giocare ai tuoi ritmi.
    È una serie-rompicapo, perché le due squadre si equivalgono e sembra esserci sempre la coperta corta. Secondo me, però, questa serie la si vince in difesa: non hanno un bel gioco a metà campo, se riesci a non concedere nulla in fast-break sei a metà dell'opera...

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  2. Il problema è che non abbiamo nessuno in grado di marcare Westbrook, che va via in uno contro uno anche a difesa schierata. L'unica arma efficace contro i Thunder al momento sembra essere la zona, stando particolarmente attenti a Durant for three.
    Ma abbiamo anche altri problemi: Bryant sta soffrendo in questi playoff (prima la difesa di Wes Matthews nella serie contro i Blazers, ora quella di Sefolosha), Kirilenko gioca da infortunato (e se contro i Blazers ci è riuscito, contro i debordanti Thunder si vede che è un passo indietro rispetto all'avversario) e praticamente non abbiamo un play titolare.
    E loro sono al massimo del vigore fisico straripante.

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  3. Si Westbrook è un bel problema, specialmente in single coverage. Io farei una staffetta a tre con Kobe, Goudelock e Barnes, ma la chiave devono essere i lunghi: riempire l'area e non farlo mai arrivare al ferro, questo il mio must. Ma ovviamente è la mia strategia, quella che meglio si adatta al mio modo "contenitivo" di difendere.
    Vedo molto meno problematico "arginare" Durant: Artest tutta la partita in sua compagnia, magari si gioca un po' in anticipo, e sempre concessione della penetrazione verso la linea di fondo con il lungo dietro che viene in aiuto. Se sei abbastanza rapido di dita, puoi anche triplicare e fare il downing, ovvero spingere il giocatore verso la linea di fondo ed annullare tutte le linee di passaggio. Ma è difficile farlo risultare...Poi, sia chiaro, Durant ne fa lo stesso 30, ma almeno li fa con 24 tiri piuttosto che con 18...

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  4. Questo è certo, i lunghi devono essere un fattore. Solo che dopo la clamorosa garauno da 89 punti in coppia di Gasol + Bynum, the incredibile SIM-World ha preso subito le contromosse.
    Raddoppi sistematici su Bynum, difesa ferocissima corpo a corpo di Perkins. E c'è sempre il fattore età: di default non si sentiva, nel SIM-World si sente tutto: Fisher 37 anni, Kobe 34 anni, Metta World 33 sono tre quinti del nostro quintetto: Gasol + Bynum sono comunque due lunghi che non difendono.

    Siamo una squadra che ha pur sempre gente come Bryant, Gasol, Bynum, Artest, Kirilenko, Barnes, Fisher. Anche solo 2 anni fa questa squadra avrebbe spazzato via tutti, con tutti i giocatori al massimo della loro potenza. Però purtroppo molti di questi hanno travalicato la soglia dei 32 anni e cominciano ad andare un passo più lenti degli avversari.

    L'ondivago campionato dei Lakers, o la serie contro i Blazers (prima sotto 0-1, poi avanti 2-1, poi sotto 2-3, poi vinta all'ultimo secondon della settimana partita) è la dimostrazione che i Lakers ci sono come uomini, ma non sempre come energie.

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