Contender per il titolo? Riparliamone. Ne perdiamo due fila che dovevamo vincere. Cediamo definitivamente lo scettro della supremazia cittadina ai Clippers che ci sorprendono 96-89 (si giocava in 'casa loro') nonostante la pesantissima assenza di Blake Griffin. E' Billups l'Mvp (24 punti), ma è Chris Paul che ci apre la difesa in due, servendo a Butler (17 punti) due bombe wide-open che ci fanno saltare per aria nell'ultimo minuto e mezzo. Kobe fa 41 con 36 tiri, i Clippers consolidano il primato nella Western con un superlativo 11-2 privandoci definitivamente del seppur difficile obiettivo del seeding numero uno (se avessimo vinto saremmo stati a -3 sconfitte di distanza dai Velieri, con loro senza Griffin ancora per più di un mese e noi in vantaggio nello scontro diretto).
Due giorni dopo allo Staples arrivano i New Jersey Nets e qui è un vero inspiegabile crollo yellowiola (85-107), quasi da record. Siamo infatti già a -19 nel primo quarto (13-32), precipitiamo a -24 nel secondo (24-48) e siamo ancora a -22 a metà del terzo quarto quando ci destiamo con Bryant, Murphy e Przybilla, guidiamo una rimonta clamorosa fino al -6 a pochi minuti dalla fine, salvo poi farci infiocchettare da tre entrate di un incontenibile Deron Williams (30 punti e 11 assist) e sprofondare nuovamente a -22 alla sirena finale... Kobe ne scodella 42 con 4 rimbalzi, 7 assist, 2 recuperi e 34 tiri.
Due sconfitte consecutive pesanti, coincise con le prime due gare opache di Kirilenko. Eravamo 10-6 e lanciatissimi da sette vittorie nelle ultime otto partite verso i quartieri alti della Western Conference. Ora siamo tornati sulla Terra e ci specchiamo in un 10-8 che ci rimette in quel limbo ai confini dei playoff che a 11 gare dalla fine della regular season era meglio evitare.
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