Sunday, March 11, 2012

5 domande 5 about: il 10-6

1.       Zen, nun ce se crede! Da squadra ai margini dei playoff siete passati ad essere una contender per il titolo, con una sola mossa
“Se siamo una contender è ancora tutta da vedere, ma comunque dipende da quale mossa. Benchè non sia più la superstar di un tempo, Kirilenko resta sempre un ‘big’ e il suo acquisto dal CSKA è uno di quelli che spostano, soprattutto in una squadra già attrezzata come la nostra. Può essere fatto un paragone con i Lakers del 2007/08, da squadra di medio livello si è trasformata a finalista Nba con l’inserimento di Gasol a metà stagione, anche se il Kirilenko di adesso non vale certo il Pau dell’epoca.”
2.       Record di 3-5 nell’ ‘era buia di Rasheed Wallace’ con sconfitte clamorose, poi sette vinte nelle ultime otto con l’accantonamento di Sheed, e gli acquisti di Przybilla prima e Kirilenko poi: e col russo siete ancora imbattuti.
“Siamo 4 su 4 dal suo arrivo e dalla scoperta di Andrew Goudelock, tirato giù dalla tribuna. Ma è evidente che sia stato AK47 a farci svoltare la stagione, soprattutto dal punto di vista difensivo. Prima eravamo letteralmente in balia dell’ecletticità avversaria, bastava un’aletta con tiro da fuori a metterci in difficoltà. La nostra panchina non era assolutamente all’altezza e i titolari erano costretti agli straordinari, arrivando con la lingua a penzoloni. Kirilenko ci ha rinforzato le seconde linee, ci consente di far rifiatare gli “starters” senza cali di livello e può annullare indistintamente guardie, ali piccole e ali grandi, permettendoci di schierare una grande quantità di quintetti diversi. Ora sono gli avversari che devono preoccuparsi di come difendere contro di noi e non più viceversa. Quando in campo ci sono AK47, Metti Pace nel Mondo e Matt Barnes non siamo più una squadra, ma una Linea Gotica!”
3.       Anche l’attacco sembra aver beneficiato dell’arrivo di AK47: ora il Triple Post Offense scorre fluidissimo e la partita viene sempre a voi
“Vero. Prima non ci muovevamo, tutto era statico, farraginoso, e alla fine Kobe era costretto a forzare e a risolverla da solo in qualche modo. Ora invece è tutto armonioso, tutti sanno esattamente cosa fare e dove stare. Ora sono i punti che “cercano” Kobe e non viceversa.”
4.       Effettivamente dopo l’arrivo di Kirilenko Bryant è entrato in una sorta di Nirvana: medie stellari, percentuali altissime e un senso di dominio che aleggia nell’aria.
“Le ha lette le sue ultime sette prestazioni offensive? 36, 35, 34, 33, 34, 41 e 37…E’ come l’ultimo Jordan, sa cosa fare e come fare, e ora è anche attorniato da un cast di alto livello che gli toglie molta pressione di dosso. Ora Kobe, essendo spalleggiato da AK47, Gasol, Metta, Bynum, etc…, sa che può sbagliare, dunque – paradossalmente – non sbaglia più.”
5.       Però lei mantiene sempre il profilo basso
“Abbiamo avuto una prima parte di calendario relativamente facile, mentre certe squadre stanno dominando la scena: i Chicago Bulls sono 12-1, i Los Angeles Clippers sono partiti 8-0 e ora sono 9-2 solo perché hanno perso Blake Griffin per 6 settimane. I Mavs ne hanno perse solo 3 nelle prime 10 e poi ci sono i Miami Heat, partiti un po’ in affanno ma sempre dominanti. I playoff saranno una battaglia furente!”

4 comments:

  1. From the precedent post @Alp

    La gestione dei minutaggi è fondamentale in una squadra vecchia come i Lakers, ma non è solo una questione di età. E' anche una questione di struttura e di 'storia medica del giocatore'.
    Metta World, ad esempio, è vecchio, ma non si è mai infortunato, ha una struttura fisica solida. Bynum, al contrario, è molto giovane, ma è un perenne "injured man walking".
    Fisher è meno soggetto ad infortuni di Nash perchè Nash è più soggetto a contatti in entrata, mentre 'Fish' è uno da tripla su scarico. Kobe ha una struttura fisica flessibile e magra (dunque non soggetta a infortuni), ma i suoi voli to the rec e le marcature feroci a cui è sottoposto possono incidere.

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  2. From the thread @Alp

    Great bro, hai fatto bene a tenere a riposo i pezzi grossi con il primo posto a ovest già in saccoccia. Non è mai bello entrare nei playoff con un 5 perse nelle ultime 7 ma era inevitabile. Ora si aspetta il quadro dei playoff, curioso di vedere con chi capitano i Lakers.

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  3. Come sai, sono piuttosto filo-Jacksoniano, dunque preferisco arrivare "male" ai playoff. In questa maniera abbiamo visto quanto possiamo essere brutti e siamo tutti portati a non ripetere gli errori. Con la scusa ho poi visto quali giovani possono stare con noi il prossimo anno e quali no. Morris e Stephenson sono stati bocciati: il primo è completamente senza tiro e non ha doti fisiche decenti per stare in NBA; il secondo invece è molto ben piazzato fisicamente, ma è una specie di combo che tanto io disprezzo. Promosso a pieni voti Goudelock, che se acquisisce un po' di ball handling potrebbe diventare un giocatore interessantissimo in attacco e che in difesa sta iniziando a far vedere i frutti del duro lavoro dello "Sviluppo"; promosso Ebanks, dal quale mi aspetto però di più su entrambi i lati del campo.
    Oggi pomeriggio mi ricominciano le lezioni, stasera sul thread il quadro dei playoff con annessa preview e pronostici...

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  4. P.J. era un paraculo memorabile... :))

    Nel suo libro 'More than a Game' in realtà professava come fosse importante presentarsi ai playoff con una striscia positiva di risultati, ma quando questo non accadeva (come in alcune stagioni) diceva ai giocatori "non sono importanti queste sconfitte, da oggi si azzera tutto!" :)

    Forse perchè sono vere entrambe le cose. E' vero che nei playoff si riparte tutti da zero a zero, è anche vero però che 'vincere aiuta a vincere'

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