Per una squadra che sta sorprendendo tutti in positivo (i Philadelphia 76ers) ce n’è una che è l’esatto contrario. Believe it or not, i San Antonio Spurs di Tony Parker, Manu Ginobili e Tim Duncan si sono liquefatti in questa prima stagione del Secondo Mondo, tanto da occupare l’ultimo posto nella Western Conference con 19 sconfitte all’attivo! Da non credere: le cause sono inspiegabili. La squadra di Popovich non ha avuto Ginobili nei primi mesi di campionato, ma non può essere questo il motivo di un tale tracollo, quanto piuttosto l'effetto età del Secondo Mondo, anche se il terzo posto a Est dei Celtics smentisce anche questa tesi. Sta di fatto che gli Speroni hanno perso completamente la maniglia della stagione, tanto che ‘Pop’ è addirittura in discussione e rischia un incredibile licenziamento! Buttata via la season, in Texas già ci si concentra sul prossimo anno che porterà in dote a San Antonio una prima scelta di grido: agli Spurs potrebbe finire uno tra Andre Drummond, Jeremy Lamb, Harrison Barnes, Jared Sullinger o, addirittura, quello che la Gazza ha definito il nuovo Bill Russell, la futura prima scelta assoluta 2012 Anthony Davis di Kentucky, che potrebbe riformare a San Antonio le Torri Gemelle, questa volta con Duncan nel ruolo di vecchio saggio che fu di David Robinson, e Davis come stella al suo fianco. A contendersi Davis, però, ci sono anche i Cleveland Cavaliers (ultimi a Est) e qui si formerebbe un'asse play pivot "quantomeno interessante" con Kyrie Irving.
In riferimento al post precedente: Per me Anthony è troppo forte. Se qualcuno riuscisse ad inculcargli nella testa di giocare in un contesto di squadra (che non significa proibirgli gli isolamenti) non ci sarebbero Jordan o Kobe Bryant che tengano: ha range di tiro, gioca benissimo spalle a canestro, fisicamente vale LBJ solo che ha il doppio dei movimenti offensivi, Kobe spesso si prende tiri insensati ma Melo si prende tutti i tiri senza senso e nonostante ciò viaggia a 25-30 di media ed è un giocatore clamorosamente efficace nel quarto periodo ed in particolar modo in the clutch. Peccato che tutto questo lo faccia in maniera deleteria ed assoluta dal contesto di squadra, in difesa non è incapace è semplicemente disinteressato, mentre in attacco non puoi pretendere di giocare solo isolamenti, altrimenti gli altri non difendono (vale il discorso di ieri per Gasol). Se qualcuno riesce ad entrargli in testa e spiegargli queste cose, la lega la chiude. Purtroppo il rapporto tra stelle NBA e allenatori è molto diverso da quello "europeo": se la stella non fiuta odore di figura rivelatrice per la vita, non farà mai l'ultimo passo.
ReplyDeleteAssurdo che gli Spurs rischiano di finire ultimi. Probabilmente qualche infortunio di troppo, ma per gli speroni basta una off-season per tornare competitivi ai massimi livelli.