Un’altra vittoria! La quarta su quattro dopo l’arrivo di Kirilenko, la settima nelle ultime otto partite dall’accantonamento di Rasheed Wallace! Da noni che eravamo con quell’imbarazzante record di cinque sconfitte nelle prime otto partite (erano i “tempi cupi” di Sheed, ora fuori dai 12), ora siamo saliti al quarto posto nella Western Conference con un 10-6 bello tonico. Oggi sono stati i Golden State Warriors a lasciare i due punti allo Staples Center, sconfitti 96-86 da una LA LA Land vintage in maglia biancoazzurra, quella dei Minneapolis Lakers di George Mikan (a loro volta i Guerrieri si sono presentati a Los Angeles con le divise storiche dei San Francisco Warriors). Siamo stati anche a +19 in questo derby della California dove Bynum ha messo insieme 16 punti, 11 rimbalzi, 4 assist e ben 5 stoppate. Ma indovinate un po’ chi è stato il Jordan Player of the Game?
Right, bros. The Black Mamba questa volta ne ha scartavetrati 37, in tutti i modi… E ha fatto anche una significativa “investitura”, l’abbraccio con il rookie Andrew Goudelock (lo si vede alla fine del primo video), gesto che ha definitivamente scalzato Mills dal ruolo di play di riserva. Mai prima d’ora Kobe aveva abbracciato un giocatore al di fuori di Derek Fisher: Mills è stato quasi sempre ignorato dal Mamba, anche nel Primo Mondo, anche per un semplice “high-five” o pacca sulla spalla. Segnali. Nonostante con Mills come riserva si sia vinto il titolo Nba 2013 del Primo Mondo, non c’è mai stato feeling tra i due, perché anche all’australiano piace avere il pallone tra le mani. Re Kobe ha dunque deciso, ha deposto la sua spada sulla spalla destra di Goudelock e lo ha eletto ufficialmente a vice del Venerabile Maestro.
Vista la sua capacità di tiratore sugli scarichi, Goudelock è il giocatore ideale da affiancare ai ball handler. Secondo me, se lo alterni da play a fianco di Kobe o come suo sostituto come guardia e Millis a fare il play ti troverai molto bene. Sostanzialmente Devi basarti su un gioco delle coppie molto semplice: hai 2 buoni ball handler (Kobe, Millis) e 2 buoni tiratori (Goudelock, Fisher). Basta accoppiare sempre ball handler con tiratore e ti troverai sempre in una condizione di equilibrio "asintoticamente stabile".
ReplyDeleteSul discorso infortuni. È verissimo quello che dici, la differenza della lunghezza della stagione comporta un differente stanchezza accumulata. I miei minutaggi per la RS sono infatti studiati con cura: Kobe, Pau, Nash, Hill sono sui 30 minuti a partita, Artest e Barnes ne fanno quasi 25 (sono i miei due 6th men), i comprimari circa 15. Il problema è che se i traumi sono di tipo contusivo o distorsivo, il giocatore potrebbe anche scendere in campo solo per una singola azione, ma non ci puoi fare niente!