Thursday, March 29, 2012

Western Conference Finals, game 1: Oklahoma City Thunder - LA Lakers

Può uno che mette insieme 30 punti, 12 rimbalzi, 10/11 dal campo e 10/10 ai liberi - come ha fatto Gasol in garauno delle Western Conference Finals a Oklahoma City - non essere nominato Mvp della partita? Sì, se c'è qualcun altro che ha fatto di meglio...




A fine partita i giornalisti lo assalgono. Passa perfino in secondo piano il risultato della partita, un roboante 110-120 per i Lakers, di fronte ai 59 punti e 17 rimbalzi di Andrew Bynum, con 20/28 dal campo e 19/26 in lunetta, la terza prestazione di sempre nei playoff dopo i 63 punti di Jordan nel 1986 e i 61 di Elgin Baylor nel 1962, miglior prestazione di sempre in una Conference Finals superando i 50 di Wilt Chamberlain nel 1960!
Sono gli effetti collaterali della "monotattica" del Coach Zen, già usata nella seconda stagione del Primo Mondo contro i Thunder sfruttando Ilgauskas: palla solo sotto. Ogni azione. Sempre.
E quello che si smarcava meglio era sempre Bynum. Palla a lui, ogni attacco, solo a lui e se non segnava, si andava a prendere falli e viaggi in lunetta. E non essendo Shaq, ma avendo una buona mano a gioco fermo, Bynum ha devastato, caricando immediatamente tutto il reparto lunghi dei Thunder, incapaci di contenere la sua mole. Ne avrebbe potuti fare 70-75. Ne aveva già 39 all'intervallo, ne aveva già 53 a 3' dalla fine del terzo quarto, con il record di Jordan che sarebbe stato polverizzato. Ma il Coach Zen, capito il momento e con la gara già in cassaforte (+14 a più riprese, poi +16 massimo sul 111-95) ha deciso di non profanare il Mito. E così Bynum è stato tenuto in panchina, scatenando Gasol, letteralmente immarcabile nel deserto dei lunghi spazzati via da Bynum. Non servono a nulla i 34 di Durant (erano già 23 a metà secondo quarto) o la doppia doppia da 23 punti e 14 assist di Westbrook. Tutti i Thunder hanno sbattuto contro la zona 2-3 che il Coach Zen ha fatto dal primo all'ultimo minuto, altra "monotattica" insane senza pietà, ma che vale l'1-0 e il rovesciamento del fattore campo!
Il Mostro dell'Area formato da Bynum + Gasol ha prodotto insieme 89 punti, 29 rimbalzi, 30/39 dal campo e 39 liberi tentati. O i Thunder cominciano ad usare la zona, oppure non sarà l'unica prestazione da record della serie...

2 comments:

  1. C'è da inchinarsi. Eppure difensivamente i lunghi Thunder non sono così male: Perkins e Ibaka hanno stazza e atletismo necessari per fare la voce grossa in difesa. Impresa vera!

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  2. Per loro Bynum, ingame, è troppo grosso: dandogli palla ad ogni azione ha lo stesso impatto di uno Shaquille O'Neal. Ibaka ha un difetto micidiale, salta sempre per andarti a stoppare e dunque salta anche sulle finte. Perkins ci va di fisico, ma si carica troppo presto di falli. Ecco perchè per me Bynum è un intoccabile: è uno di quei giocatori che per la legge de "il pad ce lo io e lo gestisco io", può avere l'impatto di un Dwight Howard (così come Melo, per la stessa legge, può avere quasi l'impatto di un Kobe).

    Per tenere testa a Bynum è fondamentale essere alti quanto lui. Contro gente come Marcus Camby (serie contro Portland), o Marcin Gortat o, quando c'era, Zydrunas Ilgauskas, Bynum va in netta difficoltà. Ma se c'è uno più basso, o anche solo leggermente più basso (come Perkins), here fa terra bruciata.

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