L A L E G G E N D A D E I B I G T H R E E C O N T I N U A! Nessuno se lo sarebbe mai aspettato, but it happenz. Davanti ad un Bankworth Garden in visibilio, interamente vestito di verde, il “Celtics Pride” scrive un altro capitolo di questa incredibile stagione vincendo garauno per 93-86 e portandosi in vantaggio 1-0 nelle Nba Finals contro una squadra, i Lakers, ritenuta pressoché imbattibile e reduce da 16 vittorie nelle ultime 18 partite! Insanefull.
L’evento chiave a 3’ dalla fine. I Celtics sono avanti 80-75, forzano con Pierce e LA scatta in contropiede, forse troppo. Bryant si lascia trasportare, azzarda una sospensione dalla lunetta, ferro, rimbalzo di Rondo che parte subito come un fulmine mentre il Mamba è ancora fermo a rimuginare sul tiro fallito del possibile -3. Fatale. Perché Ray Allen, libero dalla marcatura di Bryant, è già subito in angolo wide-open. Rondo lo serve con una fucilata, Bynum si stacca dall’area per andare a chiudere ma è troppo tardi: He Got Game catch and shot all’istante: bucket da tre, 88-80 Celtics. Di tempo ce ne sarebbe anche per recuperare, ma non per una squadra reduce da 6 punti negli ultimi 6 minuti... Right, ben più dei 25 punti e 6 rimbalzi di Paul Pierce, ben più dei 23 dell’Mvp Ray Allen, ben più del jump shot di Garnett in faccia a Bynum e Gasol che ci condanna definitivamente a 2’30” dalla fine, ben più delle prestazioni individuali, potè la difesa collettiva. Ci ha corroso, minuto dopo minuto, come un acido. Azione dopo azione, quando garauno era ancora tutta da giocare (73-73 a 7’ dalla fine), lentamente le loro morse si sono strette attorno a noi, costringendo Bryant (33 punti at the end) a rimanere a secco negli ultimi cinque minuti, portandolo a forzare di ogni. Togliendo le ricezioni a Bynum e Gasol, cancellando Miller e Mills, reduci dalla serie trionfale contro gli Spurs. Noi eravamo partiti subito alla grande (10-3) costringendo i Celtics ad un iniziale 0/6 al tiro che faceva presagire all’ennesimo massacro portato dai Lakers, ma al primo time-out di Doc Rivers la musica comincia a cambiare. Boston rimonta con Ray Allen, noi abbiamo un nuovo sussulto nel secondo quarto grazie a Shannon Brown (22-28), ma qui la pazienza e la saggezza tattica dei Celtics emerge di prepotenza, sale in cattedra anche “The Truth” Pierce e all’intervallo i Celtics sono avanti di 10 (48-38) firmando nel quarto un break clamoroso di 30-18.
Rispondiamo pan per focaccia nel terzo periodo, dove siamo noi a rifilare un 30-18 ai biancoverdi con 15 clamorosi punti di Kobe nei primi 6’ che ci portano avanti di due (54-56); e il +5 che tocchiamo nei primi minuti dell’ultimo quarto grazie alle iniziative di Brown sembrano lanciarci verso il controllo della partita (66-71). Wrong.
Il Capitano Pierce, Mvp delle Finals 2008, non ci sta. Guida da solo la rimonta, firma il pareggio a quota 73, scodella la tripla uppercut del 78-73 a 4’46” dalla fine, poi Jeff Green ci infilza con il piazzato dell’80-73. Siamo sulle gambe. Kobe forza l’impossibile, Ray Allen no. 1-0 Celtics.
...ho parlato troppo presto!
ReplyDeleteQuesta è una serie diversa dalle altre. Da quello che ho letto, hai sfruttato poco i lunghi, specialmente Bynum. Lui è la vera chiave di volta contro i Celtics, è troppo alto e forte fisicamente per loro: se lo cavalchi sia offensivamente che difensivamente (e lui ovviamente gioca una gran gara) allora ci sono ottime possibilità di vincere la serie, altrimenti le cose potrebbero mettersi male.
Gara 2 profuma parecchio di crocevia della serie, anche perché vincerne 3 in casa di fila è quasi impossibile; ritengo ancora che tu sei più forte, ma ora devi dimostrare la tua superiorità...
Problema principale, loro sono in una sorta di Nirvana che gli sta cancellando l'età e li fa essere non dico come quelli del 2008, ma quasi come quelli del 2010 che quasi vinsero il titolo contro i Lakers.
ReplyDeleteDifendono tutti a livelli feroci. E con tutti intendo anche Glen Davis e Jermaine O'Neal, rendendo dunque difficile anche ad attaccarli da sotto, dove ci sono anche Garnett e Jeff Green che menano come fabbri ferrai. E' veramente dura contro di loro, lo stanno dimostrando tutte le partite che abbiamo giocato contro di loro in questi due anni: due vittorie nostre di un punto con due tiri miracolo di Kobe allo scadere nelle sfide di RS, e ora la sconfitta in garauno delle Finals. Con i Celtics è una guerra!
Nel tuo Universo invece leggo dell'infortunio di Nash. Non ci voleva, ma siamo ancora in quella fase della stagione dove molte sconfitte arrivano per non troppa ferocia da risultato.
Immagino sia durissima contro i verdacci, ma per quanto possano fare legna là sotto il tuo vantaggio, tecnico e fisico, è troppo evidente. Cioè, con Bynum devi prendere Jermaine O'Neal e te lo devi mangiare, sia a rimbalzo che in post basso. L'unico giocatore di livello che hanno là sotto è Garnett, che però è "solo" contro tre giocatori del suo calibro.
ReplyDeleteNash sarà solo a mezzo servizio, ma se proprio dobbiamo subire infortuni pesanti, mi auguro che si consumino in questa prima parte di stagione...
Non è così facile. Se potessi, farei come contro i Thunder, ma qui è diverso. Garnett e Jeff Green non permettono nè a Bynum, nè a Gasol, di fare qualsiasi movimento. Bynum riesce a spostare KG al massimo di un passo, ma poi si scontra contro la loro durezza.
ReplyDeleteGasol potrebbe andar via di tecnica, ma non riesce a fare la "finta con passo e sottomano", è come avere di fronte due Dennis Rodman.
Non si riesce proprio a passare. Neanche contro "Big Baby" Davis.
Soltanto Odom per loro è un rebus, ma qui Lamar è in nettissimo calo e non è più un fattore. Inoltre non difende praticamente più e quando è in campo "Lamarvellous", praticamente difendiamo in quattro.
Non so cosa Doc Rivers gli abbia dato ai Celtics per difendere così, ma a difesa schierata sono impenetrabili.
Devo ammettere che la tua scrittura è qualcosa di unico...si rivive l'emozione che hai vissuto in campo, trasuda passione, dedizione, quasi sacrificio!!!! è veramente un immersione nel match!!!
ReplyDeleteSulla partita, da molto-simpatizzante per i Celtics, mi rende felice questa vittoria, credo che sarà una serie tirata come è successo negli ultimi scontri, la storia insegna che si decide sempre grazie ad un fattore, un evento, una "sciocchezza" per vincere o perdere, questa battaglia.