E’ quasi certo che nessuno l’abbia mai fatto prima. Nessun panchinaro nella storia della NBA ha mai vinto tre Jordan Player of the Game in una serie di playoff, tantomeno consecutivi. Ci riesce Patrick Mills che nel 94-85 con il quale ci portiamo sul 3-0 ipotecando le Finali Nba, mette insieme 21 punti con 7/12 al tiro alzandosi dal pino dei Lakers come cambio di Andrè Miller. Niente di così straordinario se non fosse che l'ex Saint Mary's li ha segnati tutti nel secondo quarto… Proprio così, 21 punti in un solo periodo! Robe da Kobe Bryant. E San Antonio si deve arrendere ancora, seppur lottando con tutte le forze rimaste e con un encomiable Manu Ginobili autore di un losing effort da 38 punti con 12/14 ai liberi!
Ma once again sono i Lakers a levare le braccia la cielo alla sirena finale, nonostante una partenza da 1/9 al tiro con Bryant a quota 3 falli dopo appena tre minuti e mezzo dall’inizio della partita. Ma LA non soffre nemmeno con il Mamba seduto in panchina e dopo il solito primo quarto di studio, esplodiamo as usual nel secondo con l’incredibile prestazione di Mills che si fuma Delonte West trascinandoci a +15 sul 53-38. Tutto sembra ricalcare il refrain di garauno e garadue, ma gli Spurs questa volta hanno un Ginobili ultraterreno e tentano di aggrapparsi con le unghie alla serie risalendo ripetutamente dai diversi -15 (58-43, poi 66-51) tirandosi su fino al -8. Nell’ultimo quarto l’ennesima invenzione di Manu riapre per un attimo il match (76-70 a -7’37”), ma allo Staples Center è nettissima la sensazione di come San Antonio sia arrivata al massimo sforzo possibile. Bastano infatti alcune invenzioni di Kobe per piazzare un letale break di 11-0 che ci spedisce a +17 (87-70) chiudendo tutti i discorsi. Oltre a Mills, ci sono da segnalare anche le due doppie doppie di Gasol (15 punti, 10 rimbalzi) e Bynum (10 + 13), particolarmente reattivi in difesa e a rimbalzo come non mai.
A Est i Miami Heat riaprono i giochi e accorciano la serie sul 1-2 contro i Celtics grazie a 34 punti e 6 rimbalzi di LeBron James.
From the tread @Alp
ReplyDeletevedo comunque che anche te viaggi spedito alla grande con il nuovo assetto (asse play-pivot Nash-Gasol) e, per la teoria dei mondi paralleli, anche da te i Celtics stanno sorprendendo il mondo! I tuoi Lakers non sembrano avere ostacoli. I pick'nroll stanno demolendo gli avversari e Bryant che in diversi tratti si limita a fare da sponda per eseguire gli schemi è una cosa che sta succedendo anche da me ed è un segno di potenza sovrumana della squadra.
Ottima vittoria che profuma tanto da K.O. per gli Spurs. Manifesta superiorità. Interessante invece dall'altro lato la sfida tra Heat e Celtics, con LBJ che prova a far rialzare i suoi. Se quella serie si allunga, per te è tutto di guadagnato a livello fisico, ma rischi di trovarti contro una squadra uscita da una di quelle guerre che "se non uccide, fortifica!".
ReplyDeleteIn riferimento alla mia asso. Diciamo che me l'aspettavo, anche perché non ho preso John Wall e Nick Young ma Steve Nash e Grant Hill. L'intelligenza cestistica della squadra è impressionante e le difese avversarie ci soffrono perché facciamo correre il pallone molto più che le gambe. C'è anche da dire che comunque finora il calendario ci ha favorito, ma all'orizzonte si profilano sfide contro Portland, Miami, Dallas, Orlando, Clippers e Chicago: insomma, il rodaggio è finito, ora si fa sul serio!
Quando scelgo un giocatore ci sono due parametri standard che da me non devono mai essere inferiori ad un "B+". Uno è la difesa (difesa in post per i lunghi e difesa sul perimetro per i piccoli) e l'altro, il più importante, è il Q.I.
DeleteCon in campo giocatori dal Q.I. elevato (Bryant ha sicuramente una "A", certamente anche Nash ce l'ha e quasi certamente anche Grant Hill) tutto scorre e tutti stanno in campo dove devono stare. Il vero test arriverà con Portland, Miami, Dallas, Orlando, Clippers e Chicago ma arrivare a queste sfide con l'Affiatamento alto (dovuto alle numerose vittorie iniziali) è già un gran passo avanti!
Posso dire tranquillamente che noi sia già in Finale. La sensazione è che gli Spurs abbiano speso tutte le energie rimaste nei playoff per la garasette contro Memphis del turno prima, arrivando alla sfida contro di noi completamente privi di forze. A Est sta andando in onda una "quasi Finale Nba", con Miami in rimonta e Boston in completa estasi da vasca di Cocoon!