Wednesday, November 14, 2012

Western Conference Finals, game 3: LA Lakers - Oklahoma City Thunder



Sul sito dell’OKC Times capeggia la gigantografia di Kevin Durant che rilascia da sotto il tiro della vittoria a 30” dalla fine. E’ l’immagine simbolo di garatre. Ma è incompleta. Manca Devin Ebanks, che gli salta addosso, a mo’ di muro pallavolistico con gambe e braccia unite protese in avanti. E sotto l’OKC Times a caratteri cubitali titola: “IT’S FOUL!!!”.

E lo era. Nettissimo. Ebanks si lancia alla disperata contro Durant, un fallaccio in volo, non fischiato, che costringe KD35 all’errore sul 104-105 Lakers e la Chesapeake Arena insorge! Tutto regolare, invece, quello che fa Ebanks l’azione seguente, un dai e vai magistrale con assist per Metta World Peace che inchioda il 104-107 a -19” tra lo stupore generale, perché tutti si aspettavano che Kobe si prendesse questo tiro.
I Thunder accorciano subito a -1, ma siamo già in clima da fallo sistematico e questa volta la palla va al Mamba. Mancano 12” dalla fine, Kobe non trema e mette i due liberi che servono per mantenere il +3 LA (104-107). I Thunder hanno tutto il tempo per pareggiare, la responsabilità se la prende “il Barba” Harden ma è troppo sbilanciato e la preghiera behind the arc sulla sirena prende solo il ferro. 106-109, 2-1!!!
Espugnamo Oklahoma City in garatre e ci reimpossessiamo nuovamente del fattore campo in un finale che ha visto anche un’altra clamorosa svista arbitrale quando, a 2’30” dalla fine e con noi sotto di uno, i fischietti non rilevano una schiacciata rapidissima di Dwight Howard e la giudicano come se l’avesse sbagliata. Assurdo. Il replay, visto e rivisto almeno dieci volte, parla chiaro: era dentro. E invece niente. E’ una decisione scandalosa che con noi sotto e in piena pressione ci avrebbe potuto far perdere testa, concentrazione e gara. E invece oggi abbiamo giocato La Partita.
Scendiamo in campo scioltissimi e dopo 6 minuti una tripla di Kobe ci manda già sul +11 (4-15), merito di un primo quarto stellare di DH12: segnerà 18 punti con 7/7 e 8rimbalzi nei primi 10 minuti! Bryant, però, tira malissimo (parte con 3/14) e OKC ritorna in gara, anche se riusciamo a tenerci avanti di quei 5-6 punti che fanno morale. Nel 3° quarto il 4° fallo di Ebanks ci toglie un difensore scelto, Durant si scatena e il suo 32° punto vale il sorpasso Thunder (70-68). Fuck, perché è il momento dove dobbiamo far entrare le seconde linee e contavamo di farlo con noi avanti. E invece Duhon, Meeks, Jamison, Metta e Hill dovranno resistere almeno fino a 7’ dalla fine, quando rientreranno gli starters. Ce la faranno? Di più! Passano addirittura a condurre e su una dunk di Hill strabuzziamo gli occhi quando leggiamo Thunder 88, Lakers 93. Ora sono pronti a rientrare i titolari, ma l’effetto non è quello sperato. Il “Barba” Harden è immarcabile e una tripla di Durant a 4’20” dalla fine dà a OCK un terrorizzante +3 (98-95). Qui è Kobe che si carica la squadra sulle spalle firmando tutti i punti del sorpasso, mentre io piazzo Metta su Harden, togliendolo di fatto dalla partita negli ultimi due minuti. A 30” dalla fine Il Fatto: Durant ha solo da appoggiare il +1 Thunder, Ebanks gli vola addosso e lo mura con un netto fallo non fischiato. La Chesapeake Arena è una polveriera incendiata.

Dwight Howard s’intasca l’Mvp con 28 punti, 14 rimbalzi e 11/12. Bryant ne scodella 32, moltissimi decisivi, con 6 assist e 7 rimbalzi (ma con 12/32 al tiro). Durant ne posta 36; era già a quota 32 a metà terzo quarto e ne metterà solo 4 negli ultimi 15 minuti di gara. L’altra serie si chiude virtualmente: Chicago vince anche garatre e si porta sul 3-0. Miami, risorta da un 1-3 nel turno precedente contro i Bucks, stavolta sembra aver abdicato.

4 comments:

  1. Ribadisco il "CHE SPETTACOLO!".
    Battaglia straordinaria, sfida di altissimo livello! Aver vinto gara 3 può cambiare la serie, ed ora gara 4 per loro diventa da "now or never". Tu puoi mettere l'ipoteca, ma in ogni caso avresti una "mini-serie" al meglio delle tre come ancora di salvataggio.

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  2. E' una serie sfiancante. Oklahoma City non permette nessun errore, ti rade al suolo in contropiede. Perdi una palla, e sei finito. Fai un tiro leggermente sbilanciato, e sei finito. Gioca perfetto, e puoi ambire a un finale punto a punto. Harden da titolare ha lo stesso impatto che ha a Houston. Durant, da numero quattro, è uno sconquasso quantico. Hanno tre giocatori in quintetto (Westbrook, Harden, Durant) in grado di segnare 35 punti con la sigaretta in bocca. Siamo solo a metà di una serie destinata alla gara che non oso nominare.

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  3. Vero quello che scrive Alp, ma, Barba, non puoi permetterti assolutamente di prolungare troppo questa serie, anche se è chiaro che non dipende solo da te. È vero che nelle ultime tre partite ne avresti due in casa, ma i Thunder fisicamente sarebbero troppo avvantaggiati contro i tuoi "vecchietti".
    Che spettacolo comunque, e l'episodio del fallo di Ebanks mi riporta alla mente il contatto James-Durant al termine di gara 3 (credo) delle ultime Finals

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  4. @ Browns

    I agree. Ma questa è una serie dove anche sul 3-1 e in vantaggio di 10 a due minuti dalla fine di garacinque, non mi sentirei al sicuro. La netta differenza tra noi e loro è che noi per segnare dobbiamo costruirci dei tiri perfetti in ogni singola azione, mentre loro sono capaci di rifilarti un 15-0 in un minuto solo di devastanti dunk in contropiede. Per evitare questo devi giocare alla perfezione ogni singola azione d'attacco e questo ti porta via tonnellate di energie mentali. Vorrei chiudere anch'io la serie 4-1 o 4-2, ma il fatto è che vincere contro questi Thunder, per giunta senza poter usare Gasol, è una vera impresa. La cronache delle gare non rende l'idea di quanto sia dura tenere la testa avanti contro questi qui.

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