Sunday, November 4, 2012

First Round, game 3: LA Lakers - Minnesota T'Wolves

Una partita sopraffina, di altissima qualità, la migliore dell’anno per variazioni tattiche, esecuzioni di schemi e di fondamentali. La spuntiamo noi, solo perché negli ultimi due minuti e mezzo una bomba da rimessa What the Fuck di Bryant e una tripla capitale di Jamison a 1’49” dalla fine sparigliano tutto regalandoci un doppio +5 (92-97, poi 95-100) che sorprende il Target Center e i T’Wolves, abituati a 38 minuti di sorpassi da una parte e dell’altra quasi ad ogni azione. Il +5 è dunque un vantaggio pesante per quella che è stata la storia di questa partita, un divario che poi i continui viaggi in lunetta manterranno quasi inalterato fino alla fine (100-104). Ma all’interno del Target Center a vincere è soprattutto il basket.

L’inizio è tramatico: 20-7 per Minnie nei primi 5 minuti, dove Metta ha già due falli e noi già 5 palle perse, una al minuto. Rubio furoreggia, Nash non lo tiene, Pekovic comanda in area. Lascio da parte le due batterie distinte (quintetto e panchina) e le mischio “alla Alp”. Con Blake, Bryant, Ebanks, Jamison, Howard piazziamo un 12-2 che mette tutto in equilibrio e da qui parte una sfida bellissima. La panchina mista ora è formata da Nash, Meeks, Ebanks, Hill, Gasol e il canadese la prende letteralmente in mano, comandando lui il gioco. E’ un Nash chirurgico (chiuderà con 15 punti e 5/6 piedi a terra), perfetto direttore d’orchestra nei momenti chiave (10 assist) e anche se perde qualche palla di troppo (7) è lui che ci tiene in piedi nel secondo quarto, dove Kobe inizia a mostrare cose paradisiache.
Nel terzo periodo il canadese innesca anche Ebanks ed è proprio un pick n’ roll perfetto tra i due a regalarci il massimo vantaggio (71-77) con l’ex Virginia University, rispolverato dall’ultimo posto della panchina, a fare la miglior partita dell’anno (8 punti, 9 rimbalzi). Ma i T’Wolves sono ispiratissimi: Pekovic aspira tutto, Rubio è un "niño maravilla" (19), Roy un martello (18) e poi c’è sempre Ridnour che con 5 punti in fila manda Minnie a +3 a metà quarto quarto. E’ un balletto armonioso di sorpassi e controsorpassi, con giocate sopraffine da mettere sotto teca. Ma non può durare in eterno. A incrinare il continuum dei controsorpassi sono le due triple pesantissime Bryant-Jamison e il 4/4 ai liberi negli ultimi secondi firmato Nash-Kobe, mani ferme che spengono gli ululati del Target Center e ci danno il 2-1. Howard è l’Mvp per i numeri (23 punti, 10 rimbalzi, 9/10), Kobe l’avrebbe meritato per dei movimenti da Blu Ray divulgativo (25 punti, 4 rimbalzi, 6 assist, anche se con 9/20), ma il vero Most Valuable Player è stato Steve Nash. La vittoria è di quelle pesanti, perché di là c’è stata una Minnesota totale (Rubio 19, Roy 18, Pekovic 15, Love 15, Ridnour 13) che poteva non lasciarci scampo.

4 comments:

  1. All'interno del 'flusso' dell'attacco Lakers in questa garatre si sono aperte anche porte spazio-temporali con un'altra era: ecco infatti nella foto animata sopra una piccola 'mezzaruota', invenzione del Colonnello Aleksander Gomelsky per l'Urss degli anni Sessanta-Settanta: incrocio a mezzaluna dei piccoli sul perimetro, qui tra Blake e Bryant, con il consegnato del play per la sospensione del Mamba.

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  2. Vittoria pesantissima. Ora gara 4 per loro diventa un crocevia importante e tu la potrai giocare con meno pressione addosso. Vincerla sarebbe terminale, perderla non sarebbe da tragedia.

    PS: Il gioco delle coppie è fondamentale con questi Lakers, ma anche qua facciamo scelte diverse. Per me le coppie sono Nash-Howard e Gasol-Bryant!

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  3. Quoto in toto Alp. Ottima vittoria che ti pernette di riprendere il fattore campo e affrontare gara 4 piú serenamente.
    Anche sul gioco delle coppie concordo e tendo pure io a preferire il duo Bryant-Gasol (con Nash-Howard), proprio per sfruttare la maggior familiaritá fra il catalano e il mamba.
    Comunque ottima vittoria, avanti così

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  4. @Alp and Browns

    Il mio modo di procedere è molto emozionale, "annuso l'aria", provo a leggerla e 'reacto' di conseguenza. Tendenzialmente, ormai si sa, io vado con due batterie distinte, il plotone dei titolari e quello dei panchinari, ma qui ho annusato che non sarebbe stato possibile contro questi T'Wolves. Si è dunque così venuto a creare il così chiamato "gioco delle coppie", in questo caso dettato dalla scelta dell'ala pivot. Jamison, qui schierato da quattro, ha bisogno delle imbeccate di Nash (soprattutto quando esce dai blocchi), ma per me è fondamentale prima di tutto proteggere l'area e dunque con Jamison da numero 4 non poteva reggere Gasol centro. Praticamente Nash, sta a Jamison come Jamison sta a X: e quella "x" deve per forza essere un centro difensivo (Howard o al limite Hill).
    Ma questa è stata l'evoluzione di questa partita. Nonostante in gara 4 si affrontino le stesse squadre, potrebbe cambiare la 'struttura molecolare' della sfida e far sì che si propongano altre situazioni. Dipende da come si sviluppa il flusso della gara e, soprattutto, dipende dal fatto se so leggerlo o meno! In gara 2, ad esempio, non ho capito una mazza.

    Concordo naturalmente sul fatto che gara4 per noi sia una partita spartiacque: o si procede verso l'archiviazione della pratica, oppure si fa veramente dura. Ma contro questi Wolves è meglio non prenderla troppo serenamente, ma considerarla alla stregua di garatre, ovvero una partita da non fallire.

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