Ma tutto questo non sarebbe stato
possibile senza l’uomo che ha steso i Bulls in garasei tramortendoli con tiri
in sospensione letali nei momenti chiave. No, non è Bryant, che in questa
partita a metà terzo quarto aveva a referto solo 2 punti con soli - clamoroso! - 2
tiri presi (chiuderà con 17). L’eroe è Antwan Jamison. L’ex Cavs, che è stato
il simbolo della cavalcata Lakers dopo il suo spostamento in small forward
panchinara (24 vittorie nelle ultime 31 partite tra regular season e playoff da
quel momento per noi), segna 26 punti in 28 minuti con un mortifero 10/16 al
tiro ed è lui che ci evita garasette con un terzo quarto ‘alla Toni Kukoc’.
Otto suoi punti consecutivi a 12 minuti dalla fine, tutti in sospensione e quasi tutti allo scadere dei 24"
(tripla impiccata dall'angolo, jump frontale, altra tripla impiccata), con noi in difficoltà, ci
tirano fuori dalle sabbie mobili e ci lanciano su di un +9 che diventa poi un
67-80 in apertura ultimo quarto. Ma i Bulls sono implacabili, Rose, tornato
sulla Terra dopo i clamorosi 54 punti di garaquattro (18 oggi), pesca due volte
wide-open Nate Robison behind the arc: prima sull’angolo destro (bum, 83-92),
poi sull’angolo sinistro (bum, 86-92) e a tre minuti dalla fine tutto è
riaperto. Lo United Center è in ebollizione, ma qui Steve Nash trova l’entrata
dell’anno e ci riporta a +8 prima della tripla di Bryant a 2’19” dalla fine
(90-101) che vale il +11 e spinge il bottone per avviare il countdown!
Quando suona la sirena finale lo United
Center è di ghiaccio. Niente coriandoli piovono dal soffitto, il 2kregista
indugia solo su Dwight Howard (23 punti e 12 rimbalzi in questa partita) che
esulta e poi sale ‘alla Jordan’ sul tavolo dei segnapunti per festeggiare il
suo primo titolo Nba! Ci sarebbe piaciuto vedere una cosa simile https://www.youtube.com/watch?v=UveJcRZbHpA
magari con dell’acido al posto del Gatorade per liquefare Mike Brown ma niente,
le telecamere, probabilmente tarate a occhio di bue sull’Mvp della partita,
sono solo per DH12. Poi una lunga inquadratura del Jumbotron sopra il
centrocampo con la scritta “Lakers Champions” e una carrellata inutile sul
pubblico di Chicago. Nessuna inquadratura dei giocatori che si abbracciano in
campo, che saltano ed esultano o che si scambiano i complimenti con la squadra
avversaria: mi dispiace, regista della 2K Sports, sei fuori! I festeggiamenti
globali li vediamo solo alla consegna del Larry O’Brien Trophy da parte di
Davide Sterno. E' la quattordicesima volta in carriera che me lo consegna.
Beh, che dire Barba...COMPLIMENTI!!
ReplyDeleteNon era facile reagire e andare a vincere allo United Center! Che sia il passaggio di consegne in chiave di uomo franchigia da Kobe a Dwight?
Diciamo che se non avessi vinto il titolo con questi Lakers mi avrebbero impiombato i piedi e lanciato a peso morto nell'Oceano Pacifico. Glu..glu..glu...gl..(andato)... Fino a quando ci sarà Kobe il Re di L.A. sarà sempre Bryant, ma per i numeri statistici in eterna doppia doppia che è in grado di mettere Howard penso che il Mamba, nonostante i 32,1 punti di media in queste Finals, non vincerà mai più un titolo di Mvp delle Finali.
ReplyDeleteGrande vittoria! Hai rischiato una rimonta colossale ed ora puoi giustamente festeggiare. Tuttavia, come detto in passato, il primo titolo con questi Lakers per l'umano è obbligatorio. Adesso viene il bello, perché se ne devono vincere altri e nel mentre si dovrà fronteggiare il degrado di un quintetto base che è troppo in là con gli anni (tranne nella figura di Howard).
ReplyDeleteAbsolutely. E' abbiamo avuto culo che Noah non c'era nelle prime tre partite, altrimenti questa serie non sarebbe finita così, ma con un 4-3 o 4-2 per i Bulls. Diciamo che in questo Primo Mondo (che non andrà oltre la seconda stagione) non ho il problema della ricostruzione. La 2013-14 sarà l'ultima stagione di questo Mondo, poi inizierà il Secondo Mondo con il SiM-WoRLD (e lì sì che bisognerà impostare la ricostruzione perchè col Secondo Mondo conto di fare parecchie parecchie stagioni!).
ReplyDeleteL'unica questione in ballo ora è dunque la conferma, a tutti i costi, di Dwight Howard, il cui contratto è scaduto dopo le Finals. Il quintetto rimarrà immutato. Ci saranno forse alcuni cambiamenti tra le seconde linee: ad esempio Jodie Meeks, col morale infuriato per tutta la stagione e l'overall declassato a -8 per tutto l'anno, ha già dichiarato che non rinnoverà con noi e bisogna dunque trovare il cambio di Kobe. Ma con quello che ci costerà la conferma di DH12 sarà un problema trovare la guardia panchinara adatta, perchè potremmo firmare giocatori solo al minimo salariale...