Thursday, November 1, 2012

5 domande 5 about: The 2013 Playoffs



WESTERN CONFERENCE

Los Angeles Lakers (1) vs Minnesota T'Wolves (8)
Memphis Grizzlies (4) vs Denver Nuggets (5)
San Antonio Spurs (3) vs Los Angeles Clippers (6)
Oklahoma City Thunder (2) vs Dallas Mavericks (7)

EASTERN CONFERENCE

Miami Heat (1) vs Orlando Magic (8)
Milwaukee Bucks (4) vs Cleveland Cavaliers (5)
New York Knicks (3) vs Boston Celtics (6)
Chicago Bulls (2) vs Brooklyn Nets (7)


1.      Contento dei Minnesota Timberwolves al primo turno?
“Come un gatto attaccato ai maroni. E’ la peggiore che ci potesse capitare. In regular season ci ha demolito, ha una squadra lunga, profonda, giovane, atletica, con lunghi che ti portano fuori, cosa che noi abbiamo sempre sofferto. Rubio, Brandon Roy, Kirilenko, Petkovic, Kevin Love, Derrick Williams, Budinger, una signora squadra, con un signor allenatore come Rick Adelman. E’ un primo turno ai livelli di una semifinale di Conference”.
2.      Zen, come ha fatto a trasformare una squadra che ad un certo punto sembrava non avere più né capo né coda?
“Facendo le cose semplici. Il ripristino di Jamison in ala piccola è stato solo un mattone, seppur importante, del tutto. Ho visto, ad esempio, che il Triple Post Offense non si sviluppava come avrebbe dovuto, era venuto male, e così l’ho accantonato perché non c’era più tempo per assimilarlo. Ho preso solo la sua missione finale, che è pur sempre quella di mettere il giocatore nelle migliori condizioni di tiro. Lo schema, dunque, è stato soltanto uno: “tira chi è libero”. In certe situazioni di crisi, come lo eravamo noi quando siamo precipitati al settimo posto a Ovest, devi semplificare tutto. Poche cose ma chiare, altrimenti i giocatori e l’allenatore si perdono ancora di più. Ho semplificato ad un unico ordine: “dai la palla a chi è libero”, e da lì tutto ha iniziato a scorrere. Ogni passaggio indebolisce la difesa: nell'80% dei miei attacchi tutti i cinque giocatori in campo toccano palla.
3.      Capitolo Antwan Jamison: per molti è un’ala-pivot, eppure i Lakers hanno svoltato con lui da numero tre.
“Per convenienza, per ruoli all’interno di uno schema, è necessario –  spesso indispensabile – inquadrare i giocatori in posizioni specifiche. All’interno del mio “tira chi è libero” (una specie di Triangolo Beta, in attesa degli schemi di Vannwolfhawks col SiM-WoRLD ) Jamison è un’ala senza aggettivi. E’ incasellato nello spot di “piccola”, ma questo perché in quella specie di mezza ruota che si viene a creare con il continuo passing game è una posizione dove spesso si fa trovare pronto per sfruttare una delle sue armi migliori, il tiro da fuori. Quando però riceve palla da marcato, porta il suo avversario in post basso (dove o smista, o va di finte e semiganci) e lì a tutti gli effetti si trasforma in un numero quattro. E’ dunque un mutaforme: parte da n°3, diventa n°4 in corso d’opera, ritorna n°3 a seconda della zona del campo dove il “tira chi è libero” lo mette nelle migliori condizioni di agire. Nel mio sistema di gioco è fondamentale che parta da ala piccola, ma non è né un tre, né un quattro. E’ un’ala, che fa bene molte cose. Attenzione però…”
4.      A cosa?
“…i playoff sono un'altra cosa, è un altro mondo. Si giocano serie contro le stesse squadre, che si adattano, ti studiano fin nei minimi particolari, trovano le contromosse per la gara successiva. Nessuno ha più segreti e allora lì sono tante piccole cose a fare la differenza. Il 'tira chi è libero' potrebbe non essere più così efficace.
5.      Chi vincerà l’anello?
“Miami ha dominato la regular season con 23 vittorie, solo 6 sconfitte, e una differenza canestri impressionante di +14. Non credo che a Est ci sia nessuno in grado di fermarli. Noi e i Thunder ci giocheremo un posto per la Finale, ma sarà difficile portar via il Larry O’Brien Trophy dalla Florida.”

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