Saturday, November 10, 2012

Western Conference Semifinals, game 3: LA Lakers - Memphis Grizzlies

Una partita clamorosa, un 122-125 dopo un tempo supplementare - con una prestazione disumana di Dwight Howard (44 punti, 19 rimbalzi, 19/22 al tiro!) - la dice lunga su quanto sia stato sudato questo 3-0 che ci mette con più di un piede alle Western Conference Finals!

Non possiamo che partire dalla fine dei tempi regolamentari, da quel +4 Memphis a -1’42” che ci lasciava poche speranze di espugnare un FedEx Forum in completa ebollizione. Come ci siamo tirati sù? Con Metti Pace nel Mondo. Metta si fa trovare tre volte consecutive in back-door e ci tiene incollati alla gara, poi sul 112-110 Howard stoppa a Mark Gasol il tiro del +4 e Kobe impatta, a -45”, a quota 112. La palla è ancora in mano MEM, però, e qui ancora Howard fa sentire la sua presenza atletica costringendo Mark Gasol a cambiare la parabola del tiro, che finisce sul ferro e poi nelle mani del fratello Pau. Abbiamo l’attacco addirittura per vincere, Kobe palleggia, lascia scorrere il cronometro, ma quando attacca viene disturbato da un raddoppio improvviso, forza a 7 decimi ad altezza della lunetta, ma il buzzer non riesce: overtime!!!
Qui l’equilibrio se ne va a escort a -1’54” quando Howard, immarcabile, distrugge il tabellone con fallo e libero aggiuntivo per il nostro +3 (116-119). Ma “Zibo” Randolph esce fuori dal letargo nel momento meno opportuno: prima segna tra una selva di mani il -1 Memphis, poi forza DH12 alla palla persa spingendolo sulla linea di fondo e così i Grizzlies a 40” dalla fine hanno il possesso del vantaggio. Ma “Superman” è in agguato, scatta sulla linea di passaggio, intercetta, riparte, la consegna a Nash, gli fa un blocco, taglia verso canestro e il pick ‘n roll Nash-to-Howard è servito! Grizz 120, LAL 123! A -15” Kobe è di ghiaccio dalla lunetta, tiene il vantaggio invariato (122-125) e i padroni di casa possono solo andare per il pareggio. Ci prova Bayless behind the arc in faccia a Nash sulla sirenaaaaa. Ferro, fuori, 3-0!!!
Ma delle righe a parte lo merita Dwight Howard, che alla fine di un primo quarto pirotecnico (28-33) aveva già in saccoccia 14 punti e 7 rimbalzi, che a metà secondo quarto, dove s’è messo in mostra Wroten, aveva già 23 punti e 9 rimbalzi. Che a fine terzo quarto (83-85, Gay già a quota 20) aveva nello score un qualcosa come 30 punti e 14 rimbalzi!
Talmente inarrestabile da far ombra all’ottima gara di Kobe (26 punti, 9 assist, 2 stoppate) e a quella fondamentale di Metta World Peace, che ne piazza 16 e ci trascina all’overtime.

3 comments:

  1. @Browns from the precedent post

    Secondo me invece il problema unico era proprio Mike Brown. Lo sguardo inceneritore di Kobe contro Utah https://www.youtube.com/watch?v=qlyZXfAbc6g verso il suo (ormai ex) allenatore parlava già da solo. Una squadra del genere, piena di così tanti campioni, ancor prima che allenarla devi gestirla e Brown non è un allenatore da grandi squadre.
    Non lo dico certo adesso, ma lo vado dicendo dall'estate 2011, cioè da quando l'hanno assunto. Non è solo una questione di difesa, ma di automatismi e di connessioni tra giocatori. Bryant e Howard, ad esempio, non si guardano in faccia. Se vedi che succede questo, devi intervenire dal punto di vista psicologico/relazionale, non puoi proseguire la stagione con questa crepa.
    Brown mi ha sorpreso quando alleva Cleveland, perchè non gli davo un soldo bucato neanche lì, ma evidentemente The Mistake in the Lake (dove doveva gestire solo un campione) non è LA LA Land.
    Sicuramente la posizione di play, difensivamente parlando è un problema e non bisogna cadere nel tranello che Howard sia insuperabile perchè ha vinto per tre volte di fila il premio di difensore dell'anno, perchè non è Rodman. Però il problema principale per me era proprio Mike Brown.

    P.S. Ora col 3-0 comunque è decisamente meglio!

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  2. La serie è finita ancora prima di cominciare. 3-0 e tutti a casa, con Howard che si è concesso una partita che definire clamorosa è riduttivo. Battaglia unica comunque questa gara 3, ma questi Lakers ne hanno di più...

    <---->

    No Browns. Non si può dire che il tuo quasi omonimo non era un problema. Barba parla dei rapporti con i giocatori e quant'altro, io scendo ancora più in basso. Brown, che ritengo allenatore nella media, non ci stava capendo più niente. Non si critica la difesa o un attacco poco spumeggiante, ma si criticano quintetti assurdi, giocatori epurati senza alcuna ragione e rotazioni insensate. Come si possono schierare Artest da 2 e Jamison da 3 e quintetti formati da 3 torri (mentre a Miami James fa il centro per scampoli di partita)? Come si eliminano Meeks e Goudelock dalle rotazioni dopo che erano gli unici esterni che ti portavano punti rapidi dalla panchina? Come fai a far giocare gente ultratrentenne in back to back per quaranta minuti?
    Sono errori gravi, ed è infatti bastata una partita giocata senza questi equivoci per vincere con 5 minuti di garbage time. I Lakers hanno un talento tale che arrivano in finale di conference da soli se messi in campo con criterio e non puoi essere 1-12 con un roster di quel genere.

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    1. Certo che mettere Metta come guardia è una roba che non ha alcuna spiegazione. E' come mettere Spud Webb pivot o Shaq playmaker. Gli è partita completamente la brocca

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