A 1” dalla fine del tempo supplementare
c’è Ibaka con la palla in mano sull’arco dei tre punti e a meno di un clamoroso
tiro, è finita. Siamo sul 3-1! Ma accade l’imponderabile, tutto in una frazione
di secondo, quel tanto che basta per servire Westbrook, smarcatosi all’ultimo
secondo in posizione frontale e questi lasciare sul posto uno sbilanciatissimo
Nash con un’entrata fulminea. E’ una coltellata, una lama rovente che brucia e cauterizza le
nostre carni. Westbrook deposita tutto solo a 3 decimi dalla fine il 105-104
che dà a Oklahoma City il 2-2 nella serie…
Siamo stremati al suolo. Era fatta. Se non ci fossero stati quei
due rimbalzi offensivi di Ibaka. Il primo, a 8" alla fine dei tempi regolamentari,
che permette allo stesso Ibaka di impattare a quota 96 e il secondo,
sull’ultima azione dell’overtime, che poi genererà quello scritto sopra. E noi
rimaniamo di sasso, perché eravamo a +4 a 1’49” dalla fine del quarto quarto,
prima di essere infilati da due contropiedi di un Durant accentratore da 39
punti con 36 tiri. E ce l’avevamo nostra anche nei supplementari quando, ad una
manciata di secondi dal gong, gettiamo all’ortiche il +4 con un affrettato passaggio di
Clark nei piedi di un Howard da 39 punti e 21 rimbalzi. E’ una sconfitta che
ha un peso inenarrabile. Noi, più volte ad un passo dal 3-1, fulminati così, in quella maniera lì, con una trovata estemporanea negli ultimi decimi di secondo...
Noi che eravamo partiti fortissimo (2-8) costringendo i Thunder ad un 1/8 dal campo per poi venire risucchiati e scappare nuovamente, nel terzo
quarto, dove stavamo controllando bene, più volte a +8, l’ultima a 36” dalla
fine del terzo periodo (64-72) su una dunk di Clark in contropiede solitario. Ma
Oklahoma City non si lascia staccare così, attacca, con un 6/6 ai liberi
consecutivi rimonta e passa a condurre (76-73), fino a che Kobe, con una dunk
jordanesca, fallo subito e libero aggiuntivo rimette tutto in parità a 4’46”
dalla chiusura di garaquattro (84-84). Sorpassi, controsorpassi, la gara sembra nostra (90-94,
-1’49”), ma KD35 impatta. A -32” Metta stoppa la Durantula, ne scaturisce un
contropiede secondario di Ebanks che ci mette avanti (94-96). A -8” Durant va
per impattare, sbaglia, Ibaka però ci sottrae gara quattro con il rimbalzo
offensivo dell’anno e da sotto pareggia (96-96)! Kobe vuole l’ultimo tiro, il “Barba”Harden
lo pressa, lo spintona verso fuori e costringe il Mamba ad un
improbabile sospensione dall’angolo at the buzzer. Ferro. Overtime.
Al supplementare è un sorpasso e
controsorpasso continuo, noi riusciamo a costruirci un punticino di vantaggio
che vale platino, Durant forza il tiro della vittoria e non va, ancora garaquattro sembra nostra, ancora Ibaka
strappa l’offensivo, ma poi si porta fuori sulla linea da tre, i secondi
scorrono, non sa cosa fare, questa volta è fatta! Poi è un flash, è un attimo. E’ un 2-2 che brucia
le carni.
Oklahoma City in questa gara ha anche recuperato Kendrick Perkins, assente per infortunio nelle prime tre partite, ed è tornata a schierare un quintetto più classico, con Durant da numero tre, Harden sempre titolare e Sefolosha che ora parte dalla panchina.
Oklahoma City in questa gara ha anche recuperato Kendrick Perkins, assente per infortunio nelle prime tre partite, ed è tornata a schierare un quintetto più classico, con Durant da numero tre, Harden sempre titolare e Sefolosha che ora parte dalla panchina.
Peccato per il furto subito, ma che bello per lo spettacolo! Noi spettatori ci stiamo gustando una serie sensazionale e la tensione si taglia a fette! Queste sono le gare che però consacrano i campioni, queste sono le sfide che ci piace affrontare!
ReplyDeleteSerie I N S A N A ! ! ! E che nuoce gravemente alla (mia) salute! Ora dobbiamo toglierci subito dalla testa questa garaquattro, perchè se pensiamo e ripensiamo a quel canestro di Westbrook e al 3-1 che poteva essere e che non è stato, in garacinque finiremo triturati. Gara fondamentale a dir poco la quinta: chi la vince si prende due match point per le Finali Nba.
ReplyDeleteChi vince gara 5 in una serie sul 2-2, vince per l'83% dei casi la serie stessa. Statistica NBA reale. Il che significa che gara 5 è decisiva ma non è terminale in nessuno dei casi. Perché per chi vince, quel 17% è durissimo da ottenere e per chi perde quel 17% diventa l'obiettivo della stagione.
ReplyDeleteIl colpo inferto da Westbrook è di quelli pesanti, ma il fatto di aver avuto partite comunque combattute è un segnale importante. Nessuna delle due squadre ha un vantaggio psicologico evidente, ma il fatto di giocare gara 5 in casa potrebbe rivelarsi decisivo...
L'aspetto interessante è che ora da garaquattro loro hanno ritrovato Kendrik Perkins, dunque hanno un quintetto più tradizionale (Westbrook, Harden, Durant, Ibaka, Perkins) e hanno un lungo in più per le rotazioni (noi, invece, siamo sempre senza Gasol). Perdere così una garaquattro già vinta unita alla pressione di non poter sbagliare garacinque allo Staples rende la prossima partita una gara ad alto tasso di infiammabilità. Gli spettatori sono invitati a portarsi le asce allo Staples Center per farsi largo tra la tensione e trovare il proprio seggiolino.
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