Tuesday, November 20, 2012

NBA FINALS, GAME 2: CHICAGO BULLS - LA LAKERS

L’errore difensivo che spalanca ai Lakers le porte per il titolo Nba difficilmente verrà dimenticato da Tom Thibodeu, Master of Defense; a 27” dalla fine, tra smoccoli in assirobabilenese e improperi vari, si vede fare una serie di spostamenti da parte dei suoi giocatori che condannano i Bulls ad uno 0-2 pesantissimo, dal quale sarà quasi impossibile rialzarsi. L’azione incriminata sta facendo il giro di tutti i network. A causa di un contropiede non finalizzato dei Lakers si vengono a creare due miss-match contemporaneamente, Boozer si trova su Nash e Hamilton su Gasol. Capita. Ma quello che non deve accadere è quello che succede dopo.


Hamilton parte a raddoppiare Kobe, il movimento causa il folle stacco di Boozer da Nash per andare a chiudere su Gasol e l’ancor più folle incertezza di Taj Gibson che non sa più cosa fare. Morale, a 27” dalla fine e con Chicago sotto solo di uno (100-101), ci sono due giocatori che marcano Kobe (Rose e Hamilton) e due che marcano Gasol (Boozer e Gibson) con ben due Lakers liberi sull’arco nell’azione decisiva (Nash, ma anche Metta World davanti alla panchina di Chicago)!!! E così mentre Thibodeau smoccola in indocinese, per Nash è uno scherzo convertire nella tripla del 100-104 l’assist di Kobe che lo mette wide-open piedi a terra. Pazzesco, perché questa volta Chicago avrebbe potuto portarla a casa. I Tori dell’Illinois, sospinti da un ritrovato Derrick Rose (34 punti, 6 assist) erano in vantaggio 94-88 a quattro minuti dalla fine, trainati lì da cinque minuti di furore di Boozer, ripresosi da un primo quarto da incubo dove Dwight Howard gli aveva affondato sulla testa 14 punti nei primi 4 minuti e mezzo di garadue, con ben sei schiacciate! Ma ora, sfruttando anche il riposo di DH12 in panchina, l’ex Utah segna al punto giusto nel momento giusto e i Bulls, sempre senza Noah, improvvisamente si trovano a sperare (toccano anche il +8 a 6’ dal gong, 92-84). Purtroppo per loro in campo sta per rientrare un Kobe Bryant ancora da fantascienza. Il Mamba, che chiuderà con una doppia doppia da 28 punti e 13 assist (Mvp della gara nonostante un Howard da 38 punti e 18/19 dal campo!), riporta i Lakers a contatto e ad un minuto e mezzo dalla fine una tripla dall’angolo di Metta World Peace fa ripiombare tutto lo United Center sulle sedie (98 Bulls, 101 Lakers). A -68” Rose accorcia con due liberi (100-101), Nash sbaglia l’entrata nel traffico l’azione successiva e Chicago ha così la palla pesantissima del sorpasso. La tiene Rose, si butta dentro, fa il suo classico palleggio forte con salto successivo (la stessa azione su cui si ruppe i legamenti) ma a sbarrargli la strada trova Gasol che lo stoppa con un tempismo perfetto a 40” dalla fine consegnando ai Lakers un nuovo attacco! E’ quello di cui sopra. Un doppio movimento difensivo che apre a Nash, fin lì opacissimo con 7 punti, 8 perse e 2/6 al tiro, la tripla verso il suo primo titolo Nba.

3 comments:

  1. @Brows from the precedent post

    Verissimo quello che hai scritto. Nonostante stiano giocando malissimo, nonostante siano sempre senza Noah, e nonostante Kobe stia giocando delle Finals superlative, i Bulls sono comunque lì a giocarsela. Il fatto è che anche questa volta c'è stata la netta sensazione che 'in un modo o nell'altra la porteremo a casa' e così alla fine è stato.
    La coppia di lunghi d'emergenza dei Bulls ('morbidone' Boozer e Gibson) non può nulla contro Gasol-Howard. Il vecchio Hamilton non può tenere Bryant: l'unico che può tenerlo sarebbe Deng, ma per ora non è mai stato dirottato sul Mamba.

    Siamo arrivati ad un punto di esecuzione tale del "flusso canalizzatore" barbatrucchico (una specie di Triangolo Beta) che ormai i giocatori si trovano a occhi chiusi e sempre nella miglior posizione per colpire. Sopratutto quando una squadra, come questi Bulls, ti permette di farlo.

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  2. Con le dovute proporzioni, quanto successo ricorda sinistramente questo momento http://www.youtube.com/watch?v=S2BlOTeoZVE
    Lo spettro dello 0-4 inizia ad aleggiare su Chicago. Noah manca e si vede, non è un caso che Boozer sia soprannominato "Loozer" e la tua superiorità è evidente. A ciò si aggiunge che solo Heat 2006, Blazers 1977 e Celtics 1969 (ahimè) sono riuscite a ribaltare un 2-0 nella serie finale.
    Insomma, la serie è in mano tua e basta continuare su questa strada per arrivare fino in fondo.

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  3. Sì ci può stare, l'ultima azione ricorda proprio quella di Jordan to Kerr nelle Finals del 97 o quantomeno ha praticamente lo stesso grado di "letalità".
    Chicago, al di là di flash individuali, sta giocando male. L'assetto di emergenza, con Gibson ala pivot e "Loozer" Boozer centro, non funziona, non solo in difesa, ma neanche in attacco. Per quello visto nelle prime due partite, sarei sorpreso anche solo se i Bulls riuscissero a vincerne una. A meno di un'improvvisa peste bubbonica che scoppi nello spogliatoio dei Lakers e cancelli il nostro quintetto, è difficile immaginare il riaprirsi della serie.

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