Wednesday, November 21, 2012

NBA FINALS, GAME 5: CHICAGO BULLS - LA LAKERS

C L A M O R O SO. Derrick Rose segna 54 punti e trascina i Chicago Bulls alla seconda vittoria consecutiva in trasferta (113-120, senza supplementari!), riapre la serie e riporta nella “Windy City” il fattore campo da sfruttare in garasei e nell’eventuale garasette per compiere un’impresa storica, la rimonta da 0-3!

Quella che sembrava una serie strachiusa ora si sta trasformando in una drammatica sfida tra una squadra che aveva già lo champagne in ghiaccio prima di garaquattro ed una che con il rientro di Joakim Noah ha cambiato radicalmente faccia. Ora i Bulls sono tornati quella squadra che prima delle Finals aveva vinto 12 partite su 14 in questi playoff, radendo al suolo Miami per 4-0 nelle Eastern Conference Finals. E a Los Angeles si trema. E dire che nel primo quarto eravamo partiti al fulmicotone e Chicago sembrava una squadra comunque condannata: 21-8 per noi dopo 5 minuti, con Howard già a quota 14 con 7/7 dal campo. E poi? Poi inizia lo show di Rose e i Bulls cominciano a mettere in scena una difesa “innervosente”, durissima e impunita, perché non è possibile che a uno come Kobe (40 punti, 19/27) vengano concessi solo due liberi (mentre a Rose 16). A tenere testa a Rose (23 punti, 7/11 nel primo tempo) c’è un Howard da 22 punti, 10/10 al tiro e 7 rimbalzi nei primi due quarti; ma “Superman” in apertura terzo periodo si fa pescare nel suo quarto fallo e così esce dalla gara. E’ qui che “Pooh” spinge ancora di più sull’acceleratore. Canestri di ogni tipo, palle rubate, entrate “lebronesche” con schiacciata imperiosa, fallo subito e libero realizzato. Nessuno può tenerlo in questo stato di allucinazione. Presto finiamo a -10 (76-86) e ancora Rose da tre a 7” dalla fine del terzo quarto ci sbatte al massimo svantaggio (80-93). Lo Staples Center sta assistendo a qualcosa di inumano. Anche difensivamente. I Bulls, ora, sono impenetrabili. Anticipano ogni passaggio, aggrediscono appena si riceve palla, spingono in fuori, mettono le mani addosso al limite della rissa. Non si passa più. A 4’59” dalla fine Kobe squarcia la difesa di Chicago dall’angolo con la bomba del -6 (98-104) e lo Staples torna a crederci, ma dall’altra parte Loul Deng risponde immediatamente behind the arc (98-107) e un altro numero di Rose mette garacinque in mano ai Bulls sul +11 a -4’15” (98-109). Kobe non ci sta, firma quattro punti consecutivi (105-109), lancia la carica, tutto torna in gioco. Sul 108-111 Rose va per la giugulare, Howard gli disturba il tiro, sbaglia e sul ribaltamento di fronte il Mamba Nero colpisce ancora: 110-111! I ritmi sono furibondi! Ancora Chicago sbaglia, ancora Kobe va giù dall’altra parte, vediamo l’anello, il nostro tesssssoooroo, ma “Gollum” Noah, di sola presenza, ce lo tira via, costringe Bryant all’errore, Rose cattura immediatamente la palla, si fionda in contropiede, slalomeggia l’universo, decolla e stupra il ferro dei Lakers con una schiacciata violentissima, fallo subito e libero realizzato. A 63” dalla fine è la mazzata: dal possibile +1 Lakers si passa al +4 Bulls ed è il 50° punto tondo tondo dell’asso di Chicago. Howard sbaglia il semigancio per il -2, ancora è fondamentale la presenza di Noah a disturbarlo. Poi il tour dei tiri liberi fissa l’incredibile 113-120!

3-2 gente, dal 3-0 per noi. La serie ora lascia Los Angeles e si sposta definitivamente a Chicago. Ma la Chicago delle prime tre partite ora non c’è più. Ora nella “Windy City” ci credono tutti. I 54 punti di Rose in garacinque sono la terza prestazione individuale di tutti i tempi nelle Finali Nba dopo i 61 di Elgin Baylor e i 55 di Jerry West e Michael Jordan. Soltanto pochi giorni fa, in garauno, Kobe ne aveva messi 52. C-H-E  F-I-N-A-L-E !

9 comments:

  1. Mamma mia, che Rose!
    Purtroppo come temevo i Bulls non erano quelli di gara-1 (e delle successive due), il rientro di Noah ha cambiato letteralmente faccia alla struttura difensiva dei Bulls e quindi alla serie..
    Inoltre Rose sta stuprando a ripetizione Nash: è una marcatura improponibile..
    Credo pero', nonostante si abbandoni definitivamente Los Angeles, che perderne 4 di fila sia difficile..occhio pero', se si va a gara-7 il compito diventa proibitivo, con i Bulls galvanizzati... gara 6 DEVE essere la tua gara-7

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  2. La situazione si stra-complica. Chicago ora è un'altra squadra. Il raggio difensivo di Noah bisogna immaginarlo come un'alone di almeno due metri che lo circonda: se ti trovi a tirare dentro quel diametro, non c'è scampo. Rose ha disputato una gara pazzesca: è praticamente impossibile che un giocatore avversario ti segni contro più di 50 punti e basta questo per capire quello che ha combinato Rose. Soltanto un giocatore in 28 stagioni della mia 2KHistory mi aveva segnato contro 50 punti in una partita, ma stiamo parlando di duemilamilioni di anni fa (nba 2K9, 50 tondi tondi me li infiocchettò un Cory Maggette infestato dalle locuste...). La buona notizia è che non potrà mai ripetere una gara così (purtroppo non lo marcava solo Nash, ma hanno provato a fermarlo tutti, da Blake, a Duhon, da World Peace, a Don Matteo, a Chuck Norris).

    Ora la situazione si fa veramente pericolosa. Siamo sempre in vantaggio 3-2, ma non è un 3-2 che esce fuori da un 2-2, è un 3-2 che esce fuori da un 3-0 con due match point sprecati in casa...

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  3. Coach situazione difficile... sinceramente un po' tifo per i miei tori, ma l'appoggio morale lo do sempre :D
    Non dare per scontato che Rose non possa ripetere una gara del genere... magari 50 punti no ma diciamo che un 40ello non mi sorprenderebbe... ma il punto è che Noah dà un valore aggiunto a questi Bulls che va ben oltre la presenza in area: gli consente di correre in contropiede, allarga il pitturato con il suo decente tiro dalla media, trasmette energia pura a tutti e, sopratutto, permette agli altri (Boozer in particolare) di spendere quel tantino meno in difesa che poi li rende pericolosi anche dall'altra parte del campo.
    Il vantaggio sotto canestro ormai è stato annullato, se non addirittura ribaltato, e le chiavi della serie devono necessariamente andare in mano al Mamba, l'unico capace di stendere un toro col suo veleno.

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    1. @Lup

      Il ritorno di Noah è stato clamoroso non sono in za paint, ma ha infuso energia difensiva anche a tutto il resto della squadra. Nelle prime tre partite, ad esempio, Hamilton non riusciva a difendere su Kobe, mentre ora lo spintona via e gli sta incollato. Luol Deng è un altro che si è "upgradato" clamorosamente dal ritorno dell'ex Florida State. "Loozer" Boozer idem. E' come se tutti i giocatori dei Bulls avessero avuto un aumento di almeno 5-10 punti a testa di overall! Nelle prime tre gare sembrava di giocare contro i Raptors, mentre ora Chicago equivale a una Miami o ad una Oklahoma City.

      Contro i Bulls al completo in queste Finals siamo 0-2. E ora la serie si sposta tutta allo United Center.

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  4. Aspetta Lup, ora addirittura che il vantaggio sotto canestro è ribaltato mi sembra un po' troppo. Come ho scritto, Noah è un difensore di sistema eccezionale, ed anche in uno contro uno è tra i primi al mondo, ma Loozer è una tassa in negativo da pagare troppo alta. Gasol+Howard magari si accoppiano male, ma Howard servito dinamicamente è inarrestabile e Gasol è sempre uno da almeno 15 punti in partite decisive.
    Secondo me, il problema è che prima i Barba-Lakers, battuto l'uomo dal palleggio, arrivavano al ferro, ora Noah fa arrivare l'aiuto con i tempi e con le spaziature giuste e tutto cambia. A questo si aggiunge che sul 3-0 erano già in aeroporto per le vacanze alle Barbados, con Noah sono dovuti tornare a casa, lasciare il costume e riprendere il completino: non proprio una situazione mentale facilissima.
    Gara 5 rischia di essere lo spartiacque della serie e gara 6 vale il titolo a prescindere dal risultato.

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  5. @Alp

    La differenza è nella pressione sull'uomo sul perimetro. Il mio primo passaggio è quasi sempre alla guardia che mi sta a fianco e qui non c'era alcuna opposizione, nemmeno quando Kobe si alzava al tiro. Tant'è che i 52 punti di 'game one' non sono arrivati in uno contro uno, ma sono quasi tutti stati tiri in sospensione dalla distanza (infatti in quella gara Kobe ha tirato solo 4 liberi, segno che il ferro non l'ha attaccato).
    Erano quasi tutti 'uncontested shot': il difensore alzava blandamente le mani e per il Mamba (ma anche per altri, tipo Nash) era come tirare in allenamento, rilassato e fluido.

    Ora questo non accade più. Al primo passaggio c'è subito un difensore impestato che tenta di rubare palla e gli esterni, quando ricevono, sono subito aggrediti ferocemente, quasi da non poter più palleggiare. Ne scaturiscono passaggi forzati e conseguenti palle perse (se non addirittura ci strappano la palla dalle mani e corrono in contropiede solitario).
    Quando riusciamo a dar la palla sotto, poi, c'è lo spazio di Noah che è semi-inaccessibile. Ad Howard ora sono bloccate le sue famose ricezioni in corsa che distruggevano il ferro e Noah è ovunque. Una roba pazzesca.

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  6. Ma che con Noah cambi la difesa Bulls è assolutamente innegabile. Anche perché Boozer e Gibson non hanno caratteristiche tecniche e fisiche per fare il lavoro di Noah. Però non sono d'accordo se viene detto che il tuo vantaggio sotto canestro è ora diventato uno svantaggio. Nel 2k-world, il trio Gasol-Howard-Jamison è comunque superiore al trio Noah-Boozer-Gibson
    In ogni caso, la serie era finita ed ora è riaperta, sei tu a doverla chiudere definitivamente e una sconfitta eventuale non sarebbe giustificabile con il ritorno di Noah...

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  7. Ah no, uno svantaggio certamente no. Però si è quasi pareggiato. La sfida infatti non è un Gasol-Howard-Jamison contro Noah-Boozer-Gibson, ma è un Gasol-Howard-Jamison contro Noah-Noah-Noah.
    Come dicevo in qualche post fa, il raggio di difesa di Noah è di almeno due metri attorno a lui. E' un'alone "alla Rodman o alla Metta" per il quale anche se non ti marca direttamente, ma è comunque nelle vicinanze, il più delle volte la palla prende il ferro.
    L'altro aspetto è che quando uno dei lunghi riceve in post basso, arriva la 'manata' di Noah, sia sul diretto marcatore (spesso Howard), sia in raddoppio sull'altro lungo. E' la stessa manata da dietro con cui Jordan rubò palla a Karl Malone in garasei delle Finals '98 per andare a prendersi The Last Shot. Questo Noah rodmanesco, che va ben oltre le sue capacità difensive reali (è un difensore gigantesco, ma non a questi livelli assurdi!) secondo me dipende molto dalla sua freschezza. Lui ha riposato in garauno, garadue e garatre (e forse aveva saltato anche qualche partita della serie precedente contro Miami) ed ora è talmente fresco che è ovunque.

    Questa cosa la notai anche con Gasol quando rientrò dall'infortunio nella serie contro Oklahoma City. Nelle prime partite dal rientro aveva una verve a lui sconosciuta, era su tutti i palloni, in anticipo su tutto. Poi è tornato normale. Ma al momento è come se là sotto Chicago avesse un Dennis Rodman di 2 metri e 11. Certo è che se perdiamo il titolo dopo essere stati in vantaggio 3-0, la mia lettera di dimissioni irrevocabili sarebbe già sul tavolo di Chupa Chupkackh e Scuola Buss.

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  8. Attenzione però, Noah non cambia tanto il rapporto sottocanestro, quanto quello fra gli esterni. Intendo dire: per stessa ammissione del Barba, prima i lakers tiravano tutti puedi per terra con un buon mrtro di spazio. Questo perchè? Perchè l'area dei Bulls NON era protetta, quindi le marcature sul perimetro dovevano per forza essere meno aggressive, altrimenti saltata la prima linea difensiva era finita (e con Kobe e Nash la prima linea di esterni la salti). Ora invece gli esterni possono essere molto più aggressivi perché hanno dietro Noah a proteggerli, cosí non concedono tiri piedi per terra. Anzi, molte volte si fanno saltare per "spingere dentro" l'attaccante.
    Il rapporto sotto canestro è ancora a favore dei Lakers, il problema é che è cambiato il raporto sugli esterni

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