Thursday, November 24, 2011

Più easy del previsto

Una squadra degli anni 90, vecchia e demotivata, contro una del 2040, che può schierare un alieno. Questo è stato Spurs-Lakers, un dominio yellowiola in Texas ben più di quanto dica il punteggio finale (91-83). The alien in questione, ovviamente, è Kobe Bryant: 45 punti e ho detto tutto.
Right, gli Spurs ritrovavano Ginobili dopo un infortunio (ma comunque ne ha messi 24), e dunque non era al meglio, però al confronto dei Lakers si sono dimostrati veramente poca cosa. Sembravano tra l'altro aver disputato la maratona di New York il giorno prima, perchè noi andavamo al doppio della velocità. Ma è l'atmosfera da crollo dell'Impero degli Speroni a "stupefarre": l'AT&T Center sembrava un monastero disabitato. Soltanto nel terzo quarto, quando Tony Parker si è ripreso dal valium che l'ha avvolto tutta la gara segnando 10 punti in un attimo, il palas texano si è ridestato. Poi è ripiombato nello sconforto. Un Duncan così (8 punti, 4 rimbalzi, avulso da tutto) è inutile e persino dannoso (non tiene più in difesa), ma anche il resto della squadra, da Richard Jefferson a DeJuan Blair è parso con la testa altrove. Attacchi insensati, intestardimenti inutili in uno contro uno. Non da Spurs. Non da Popovich.
Seppur loro si siano avvicinati anche a -3 nel terzo quarto, abbiamo sempre avuto la sensazione di avere la partita in totale controllo. Abbiamo recuperato anche Fisher, rimesso in piedi a tempo di record dallo storico preparatore atletico yellowiola Gary Vitti e così il temuto Big Match si è trasformato in uno show del Triangolo che ha esaltato il Black Mamba fuori da ogni ragione: i 45 punti di Kobe, infatti, non sono arrivati perchè tirava sempre lui, ma perchè si trovava sempre nelle migliori condizioni per tirare. Devastante.
Come il nostro record: 10 vinte, una persa. Ma i Miami Heat non mollano la vetta e sono 10-1 anche loro, con i Bulls a tallonare (9-1). La differenza però è che noi vinciamo le gare con uno scarto medio di +3,5 punti, mentre Bulls (+14,1) e Heat (+10,8) vincono con distacchi in doppia cifra.

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