Kobe scompone le molecole di Lakers-Kings, ne divide l’atomo, lo riattacca a suo piacimento e riscrive la teoria della relatività. Il tempo è relativo? Non più. Ora il tempo è Kobe Bryant.
Brodi, era persa. Di più, i Sacramento Kings ci stavano neutralizzando. Sono pieni di mezzi lunghi atipici (Jason Thomposon, DeMarcus Cousins, JJ Hickson) e anche il centro vero, Sam Delambert, è alquanto mobile e insidioso. Senza contare i frombolieri Marcus Thornton, Tyreke Evans. Morale della favola, dopo 10 minuti equilibrati Sacramento prende possesso della gara: +8, +10, poi stabili sul +14 e noi inermi, nonostante un Kobe ispirato e uno Shannon Brown da 23 punti in uscita dalla panchina con almeno tre schiaccioni spaziali a difesa schierata. Niente, però, Sacramento ci domina, Hickson si fa beffe di Gasol e Bynum non riesce a difendere contro questi lunghi atipici che tagliano e saltano da tutte le parti e in più ci si mette anche un indemoniato Garcia, autore di 21 punti. Sul -14 ad inizio 4° quarto la prima sconfitta Lakers è già scritta nel silenzio gelato dello Staples Center, fino a quando il Coach Zen non ha l’illuminazione: Artest è troppo lento per questi Kings e la coppia Gasol-Bynum non riesce a tenere i mezzi-lunghi di Sacramento. Révoluciòn! Dentro Ebanks in ala piccola, sposto Ron Ron da n°4 e Gasol centro. Dentro anche Brown al posto di Fisher…
Hickson non vede più il canestro, Gasol comincia a dominare a rimbalzo (17 alla fine, con 20 punti), Brown è una furia in pressione sul play e Kobe scompone gli atomi. A -2’58” un 2+1 del Mamba ci dà il primo vantaggio (98-97), ma i Kings sono spietati e ci rifilano due ganci che ci sbattono all’angolo, -5 a 62” dalla fine (100-105) e palla in mano a loro. Finita? Non con Kobe in campo. I Kings sbagliano il tiro del +7, il Mamba Nero impianta i canini nelle loro carni tirando fuori dal cilindro la bomba del 103-105. Ancora i Kings vanno per chiuderla a -7”, ancora sbagliano e Kobe strappa il rimbalzo. E qui ho proprio sentito il flusso che scorreva dentro di lui, perché chiunque con un po’ di sale in zucca avrebbe chiamato time-out per organizzare l’ultima azione, e invece sento il flusso scorrere e lascio Kobe libero di andare. S’invola slalomeggiando fluidamente tra gli avversari a metacampo, sguscia via tra le selve di mani che gli vogliono rubare il pallone e quando il tempo sta per scadere lascia partire la sospensione ad altezza della lunetta in faccia a Garcia. Solo rete. Lo Staples diventa il San Paolo! Non si sente più niente. 105 pari e overtime! Ha segnato esattamente come al minuto 2:14 di questo video http://www.youtube.com/watch?v=Weqdp4opMqI. Uguale.
Anche nell’overtime Kobe e Gasol fanno i numeri, ma sul 114-112 per noi, i Sacramento Kings hanno comunque l’ultimo tiro. E qui, nella bolgia dello Staples, vanno via di testa perché lo affidano a DeMarcus Cousins che in quel momento si trova oltre l’arco a 3” dalla fine con in dote un bel 4/18 dal campo. Scelta pessima. La sua parabola sorpassa comunque le lunghe leve di Gasol ed è ancora in aria mentre suona la sirena e tutto lo Staples trattiene il respiro perché non c’è più possibilità di manovra. Se segna vincono i Kings, se sbaglia vincono i Lakers. Ferro, fuori. Ed è l’apoteosi!
Finisce 114-112 Lakers, dopo un overtime. Gasol nel fa 20, con 17 rimbalzi e 5 assist, ma Kobe è inumano: 47 punti, 11 rimbalzi. Ed è 6-0.
Una vittoria è sempre una vittoria, ma questi Lakers mi ricordano moltissimo quelli del primo 2k mondo, quelli che a causa dell'infortunio di Kobe si reinventarono come Squadra.
ReplyDeleteAltro universo, altro mondo, ma un parallelismo c'è con quei Lakers là. La voglia di vincere. Quei barbalakers ai quali ti riferisci erano quelli della seconda stagione a nba2k9 e ancora non avevano vinto nulla (nella prima stagione, infatti, fui buttato fuori al primo turno dai Nuggets): avevano dunque una feroce sete di rivalsa.
ReplyDeleteQuesti Lakers qui forse hanno la stessa spinta motivazionale: reduci dallo 0-4 con i Mavs nel Real World, vogliono dimostrare che non sono finiti. Ma qui, comunque, è molto più dura.
Citando Buffa: "Le gioie della vita: il cioccolato, Michelle Pfifer e Kobe Bryant in campo aperto!". Partita inumana e spettacolare ma, come già ribadito, Kobe "with the game on the line" fa un altro mestiere. Comunque, te ne sarai reso conto anche tu, la profondità e l'eterogeneità che trasmette il 2k12, non si è mai vista negli altri capitoli.
ReplyDeleteIo non oso pensare a cosa sarà nba2k22... Rendiamoci conto che nel 2001 la gameplay era così... http://www.youtube.com/watch?v=-U-FJ9pIMgU
ReplyDeleteQuesto nba2k12 è di un altro pianeta. Vero, la grafica poteva essere migliore, ma la baratto volentieri con una gameplay e un coinvolgimento del genere.
L'esempio - che noi purtroppo non possiamo testare - è quello di College Hoops 2k8 che è considerato tutt'ora - tra i videogiocatori USA - il miglior gioco di basket di sempre. E questo non certo grazie alla grafica, che è quella dell'annata 2007-08, ma grazie al coinvolgimento che sa dare.
Credo che alla fine, di questo si tratta. Di quanto ti coinvolge e ti fa entrare dentro il gioco. nba2k11 aveva una grafica decisamente migliore e superlativa, ma c'era qualcosa fin dall'inizio che non mi consentiva di immergermici totalmente: non a caso non sono mai andato oltre le tre stagioni, che per i miei gusti da Asso-maniaco sono pochissime.
Nba2k12, invece, mi ci fa immergere dentro. Come direbbe il buon Dan: FE-NO-ME-NA-LE!
Per quello che riguarda College Hoops 2k8 intendo dire che tutt'ora nei forum, sia della 2ksports, sia di Operations Sports, per un'Asso narrata con nba2k11 o nba2k12, ce ne sono almeno 10 narrate con College Hoops 2k8 (magari aggiornato con le formazioni attuali di college, ma è pur sempre CH2K8).
ReplyDeleteQuesto è incredibile. Il rapporto è uno a 10. Se negli USA ci sono 1000 persone che stanno narrando le loro Asso a nba2k11/nba2k11, ce ne sono almeno 10.000 che proseguono con College Hoops 2K8.
Spettacolare l'Asso a CH2K8 di un certo Coach James Frizzell, arrivato a oltre 30 stagioni alla guida di Princeton University e, in seguito, West Virginia.