Saturday, August 31, 2013

First Round, game 4 & 5: Los Angeles Lakers - San Antonio Spurs

"Gimme some nasty!!!" A Gregg Popovich non è andata per niente giù la sconfitta in garatre. Sul 2-0 tutto ottenuto a L.A. aveva la nostra giugulare scoperta e il rasoio pronto a reciderla, ma gliel'abbiamo tolto di mano. Ora 'Pop' sa che ha un'altra possibilità in casa per aprirci la gola; un'eventuale 3-1 ci dissanguerebbe. Lo sa Pop, ma lo so anch'io, che ho pur sempre giocato 17 Finali Nba: di situazioni così, ne ho affrontate a mucchi. Così come so che il tira chi è libero può generare qualsiasi cosa e illuminare qualsiasi giocatore. E' il discusso Ray Felton, ectoplasmatico nelle prime tre partite, a vedere la luce in garaquattro. Mentre tutto scorre fluido, l'ex Knicks fa arrivare la partita a sè e già nel primo quarto recapita ben 9 assist spingendo i Lakers subito in vantaggio in doppia cifra (19-30, poi 23-36). Popovich è fuori di sè con Parker, abulico come in game three, e nonostante San Antonio rientri in gara all'At&t Center compaiono i fantasmi di un 2-2 dal 2-0. Nando De Colo, grande sorpresa di questa serie, insieme all'ex Heat Birdman Andersen mettono i texani anche col muso avanti sul 63-60, ma la girandola d'attacco zen rende tutto fluido nei Lakers, anche quando Ginobili a pochi minuti dalla fine segna una nuova parità (80-80). Niente da fare. Oggi Felton ha la bacchetta di Harry Potter, consegna cioccolatini ai compagni come un umpa lumpa, l'ultimo, il ventiduesimo, è un passaggio ad un mano dal lato forte al lato debole scavalcando tutta la difesa Spurs e mettendo il droide Turner wide open dall'angolo: tripla dell'86-94 a -2'05". Game, set, match e 2-2! (finirà 90-98). Come? Sì, avete letto bene, 22. Raymond Felton chiude garaquattro con 4 punti, 2 rimbalzi e, riudite, riudite, 22 assist!!! Il record Nba di passaggi smarcanti in una partita di playoff, tanto per chiarire, è di 24... (Magic Johnson in garadue di Western Conference Finals 1984 contro Phoenix, e John Stockton in garacinque del secondo turno 1988 contro i Lakers).
Si torna a Los Angeles per garacinque e qui la situazione si ribalta. Ora siamo noi ad avere in mano il rasoio, perchè un 2-3 da un 2-0 distruggerebbe emotivamente San Antonio: riaffiorerebbero alla memoria le Western Conference Finals 2013 del Secondo Mondo, quando gli Spurs partirono 2-0 contro Nash, Kobe, Metta, Gasol e Howard per poi essere eliminati 4-2, aprendo ai Lakers le porte delle Finali poi vinte agli ultimi secondi di garasette contro Miami. I tifosi gialloviola espongono i cartelli "from 2-0 to 2-4" per ricordare quella sfida. Parker, Ginobili e Duncan se la ricordano bene. E il francese sa anche che proviene da una quarta partita dove il suo diretto avversario ha quasi fatto il record di assist in una gara di playoffs. N'existe pas, non esiste. Parker prende in mano partita e serie. Domina, come pochi. Segna e fa segnare. Cambia lo stato emotivo della partita, la gestisce lui, come gli pare e piace. A metà quarto quarto dà lo strappo che sembra decisivo (72-81 a cinque dalla fine), ma io piazzo Metta su Duncan, tolgo il caraibico dall'ingranaggio della motion offense, pareggiamo e addirittura facciamo deflagrare lo Staples Center quando Kobe in contropiede alza al tetto una palla per Turner che affonda la violentissima schiacciata del nostro +2 a 1'55" dalla fine (95-93). Ginobili da tre mette a sedere tutti. Più 3 Spurs trenta secondi dopo (95-98), poi Parker ci distacca con due liberi (96-100) e Manu ci pianta il paletto di frassino quando, triplicato, inventa l'assist schiacciato a terra che mette Birdman Andersen tutto solo in area ad appoggiare al vetro il 96-101 a 20" dalla fine. Finisce 98-105 per San Antonio, il fattore campo che salta per la quinta volta su cinque, Toni Parker che reagisce ai 22 assist di Felton in garaquattro scrivendo una gara da 31 punti, 4 rimbalzi e 9 assist. Ma soprattutto la serie: dal 2-0 Spurs al 2-2 Lakers al 3-2 Spurs con due match point. Il rasoio torna nelle mani Popovich che lo getta via e impugna la corda. La testa sulla ghigliottina è la nostra.


5 comments:

  1. Pff cazzolina vedevo già il ribaltone e adesso mi tocca sudare... esigo le tue scuse Barba ;)
    A parte gli scherzi, finalmente Ray è uscito dal guscio e si è fatto vedere, ma gara6 saranno 48 minuti di passione in cui Kobe dovrà tirare fuori cog***ni e soprattutto esperienza per prolungare la serie alla bella dove "quelloconpiùanellidiBillRussell" saprà come regolaarsi.

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  2. Che serie! Fattore campo al contrario, ma emozioni su emozioni! Indecente la prestazione da 22 assist di Felton, mostruosa la risposta di Parker in una partita che valeva tantissimo nell'economia della serie.
    Deduco che la mossa di spostare Artest su Duncan sia stata dettata dal fatto che Stat non stia facendo altro che prendere la targa al caraibico. Una bella sveglia è necessaria, questi Lakers non possono permettersi un Amare inconcludente...

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  3. @Dido

    Felton in garaquattro ha fatto una partita irripetibile, come irripetibili furono i 31 punti di Ginobili nel secondo tempo di garadue. Kobe effettivamente in queste due ultime partite si è fatto un po' da parte: solo 19 punti in garaquattro e mi pare 22 in garacinque. O meglio, non è che si è fatto da parte, è che non si è fatto trovare libero nel 'tira chi è libero'.

    @Alp

    Serie clamorosa! Come del resto lo sono state tantissime in questo 2K13, l'edizione con più garesette di tutte (spero che il 2K14 replichi serie del genere!). Prima 2-0 Spurs, poi impattiamo 2-2 e a poco più di un minuto dalla fine abbiamo in mano il 3-2. E infine è 3-2 per loro!
    STAT mi portava Duncan fuori, spesso fiocinandolo anche dai 6 metri, permettendo a sua volta a Glen Davis di catturare camionate di rimbalzi, però in difesa non riesce a sporcare i tiri di Duncan, non quanto Metta. Inoltre, siccome Metta fa anche degli aiuti clamorosi, con Metta dentro c'erano più alte possibilità che Ron Ron chiudesse sulle penetrazioni indemoniate di Parker.

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  4. Che sia la finale anticipata questa serie?

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    1. Ci sono anche gli Oklahoma City Thunder di mezzo, però certamente è una sfida da Western Conference Semifinals in sù! Senza contare poi che sull'intelaiatura di vicecampioni Nba in carica, gli Spurs hanno aggiunto 'Birdman' Andersen e, in uscita dalla panchina, Mozgov. Fortissimi.

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