"In calando io? Beccatevi questa!"
Kobe Bryant non le manda a dire e nella gara vinta contro i Sacramento Kings mostra ancora sprazzi di freschezza atletica, fugando i dubbi che aleggiavano sul suo rendimento in diminuzione a causa dei 35 anni. Il Mamba Nero alla ex Arco Arena, ora Power Balance Pavillon, ne infiocchetta 30 in scioltezza, anche se non è lui l'eletto per il Jordan Player of the Game che invece va ad un Michael Beasley da 27 punti e 10 rimbalzi, seppur con 24 tiri presi... Quando l'avversario è soft e concede spazi, 'B-Easy' non ha ostacoli in nessun universo conosciuto.
Questi Lakers macinano. La sconfitta a Chicago ci può stare, per il resto stai dimostrando una solidità che le altre squadre difficilmente hanno. L'impressione è che il gruppo storico sia consapevole di avere poche cartucce da sparare.
ReplyDeleteDirei di sì, sono le ultime cartucce per i grandi veci di cui uno, vecchissimo, è ormai semi-inutilizzabile: parlo naturalmente del Venerabile Maestro che, a sorpresa, ha deciso di continuare anche in questa stagione, ma purtroppo a 38 anni non è praticamente più un giocatore.
ReplyDeleteLa chiave finora è comunque l'energia nuova portata da Ramon Session e Shannon Brown: ci stanno dando quei "megawatt" in più per innalzare il nostro livello rispetto all'anno scorso, dove nei loro ruoli c'erano Fisher e Alec Burks. Ma la vera sorpresa è forse Metta World Peace: sta vivendo i suoi ultimi scampoli da ala piccola e i suoi primi vagiti da ala-grande e in questo ruolo di apprendistato si sta rivelando un vero jolly!