The B-Easy Inseriment
L’inserimento di Michael Beasley sta facendo scorrere fiumi di inchiostro sui newspepa losangelini e passare notti insonni all’entourage yellowiola. E’ già un mezzo miracolo che “La Bestia” abbia accettato il ruolo di sesto uomo “alla Odom” senza incendiarmi la casa, ma quando lo si ha tra le mani è subito chiaro come la seconda scelta assoluta del Draft 2008 sia alquanto lontano dall’essere il nuovo ‘Lamarvellous’. Non tanto per le skills, quanto per l’ 'alone di tentazione' che B-Easy si porta dietro. Come tutti quei giocatori da campetto con un talento offensivo sconfinato, centrifuga le attenzioni e le tentazioni su di sé: ogni volta che riceve palla, l’instinto è quello di farlo andare uno contro uno, metterlo spalle a canestro in post e uccellare l’avversario di turno. Quando questo accade, salta tutto il Triple Post Offense. Ma quando si riesce a contenere l’ex Kansas State tenendolo ‘dentro ai giochi’, allora facciamo saltare anche scalpi eccellenti, come quello dei Boston Celtics. E’ proprio la vittoria allo Staples di otto, tenendo sempre gli odiati nemici a distanza nell’ultimo quarto, che ha fatto vedere il lato migliore di Beasley, quello che sta dentro al Triangolo senza andarsi a prendere pause per cercare funghi o tiri scriteriati da centrocampo con 22 uomini addosso. Quello dell’inserimento di B-Easy nel Triple Post Offense dei Lakers sarà il leit-motiv di una stagione che per ora ci vede terzi nella Western Conference con 5 vinte e 3 no, sempre con il doppio rimpianto di quelle due partite perse per un tiro sbagliato da un centimetro all’ultimo secondo a Phoenix e a Dallas: a quest’ora poteva essere un 7-1 che in una stagione da 29 avrebbe già segnato già il passo.
From the thread @Alp
ReplyDelete16 vittorie consecutive!?!?! Inaudito! Sei già il Coach of the Year a prescindere già adesso! Che i Magic avessero delle potenzialità era fuori di dubbio, ma che il Triple Post Offense potesse avere questi effetti su di loro è incredibile. Non ci voleva l'infortunio di Howard, quasi due mesi fuori sono tantissimi e potrebbero far perdere posizioni preziose. Ma vedendola dal lato positivo, è l'occasione per il resto della squadra di innalzarsi di livello. Quando DH12 tornerà avrà attorno dei compagni ancora più forti!
16 vittorie e con i Lakers ce la siamo giocata fino all'ultimo. Poi loro avevano il closer per eccellenza, noi invece eravamo senza il nostro faro. Abbiamo scavato un solco enorme con questo run clamoroso, siamo primi con margine, ma ora un calo sarà inevitabile: senza Howard e con una condizione fisica che dovrà necessariamente calare ci aspettano tempi duri. Ma, come dici giustamente, è anche l'occasione per vedere chi sa innalzare il suo livello e chi invece è "figlio" dell'esaltazione generale.
ReplyDeleteQuando si prende un giocatore particolarmente stimolante è questo il rischio: "innamorarsi" del suo talento e abusare del pallone. È uno dei motivi per cui tendo a non prendere gli "italiani d'America". Ma vedrai, è solo una questione di tempo, presto la "passione" verso quel giocatore scenderà e lascerà spazio alle necessità di squadra. Che tra l'altro "profuma" di contender...
Ora sarà fondamentale 'tenere duro' il più possibile. Arriveranno sconfitte, magari anche 2-3 in fila, alcune anche con squadre al di sotto del livello dei Magic, però queste clamorose 16 vittorie consecutive serviranno anche da 'provviste' per i periodi di magra. Ora si vedrà quali giocatori hanno il carattere giusto per reggere e dunque questi 'quasi due mesi' senza Superman stileranno anche una mini-lista di quei giocatori che creeranno il nucleo storico degli Orlando Magic per tutta la durata dell'Asso
ReplyDeleteIn realtà, ho già in mente chi resterà e chi no. Questa è una squadra dal payroll esagerato e distante anni luce dal tipo di squadra che voglio io. L'unico dubbio è su Turkoglu, per il quale stravedo ma che ha un contratto orrendo. Ma è ancora presto per parlare di questo.
ReplyDeleteLa nostra fortuna è di essere ad Est. Molte squadre sono già fuori dalla lotta playoff e molte altre sono completamente inadeguate a competere, ma le incontriamo comunque quattro volte. È un vantaggio importante e da non sottovalutare. Aggiungo che, qualsiasi posizione riesca a raggiungere al di sopra del quarto posto, con questo roster e con gli infortuni che abbiamo patito, è comunque un successo!