1.
Zen, eravate partiti 3-3, ora siete 12-5: nove
vittorie nelle ultime undici partite! Cos’è successo??
“Siamo partiti con un quintetto ‘di onore
e riconoscenza’, ovvero con ‘Da Fish’ ancora play titolare, come l’anno scorso.
Pensavo che potesse reggere 4-5 minuti di partenza per poi lasciare il posto a
Session, ma a 38 anni il Venerabile Maestro gnaaa fa più. Quei cinque minuti
iniziali di non difesa finiva per condizionare tutta la gara e aveva effetti di
osmosi su tutti i compagni: Fisher veniva battutto sul primo passo, doveva
arrivare dunque uno in aiuto che a sua volta abbandonava il suo uomo. Insomma,
saltava tutta la difesa, gli avversari ci perforavano ovunque wide-open.
Facevamo sforzi difensivi inutili e questo poi si riverberava anche in un
attacco poco lucido.”
2.
E allora la scelta definitiva: Ramon Session in
quintetto.
“Right. Ma non volevo accantonare Fisher e
così il Venerabile è diventato il primo cambio di Ramon. Ma anche così si
ripresentavano i problemi suddetti, questa volta tra i panchinari. E così The
Decision: “Fish, credo che tu non ce la faccia più come giocatore, però ti
voglio sempre con me in za locker room.” Derek è così uscito dai dodici, ma c’è
comunque la sua ‘presenza’. Negli allenamenti e soprattutto nello spogliatoio.
Come fece Phil Jackson ai Knicks nel 1970, quand’era infortunato ma partecipava
nelle vesti di vice-allenatore non giocatore.”
3.
Ma c’è dell’altro
“L’anno scorso in regular season non siamo
mai andati sopra il quinto posto a Ovest. Ai playoff facemmo sì strada (Finali
della Western Conference), ma perché era spianata: battemmo Dallas 4-0 solo perché
Nowitzki s’infortunò nei primi minuti di garauno e nel secondo turno, in una
serie apparentemente facile contro i Blazers, ce la cavammo soltanto di un
punto in garasette con un tiro di Bryant at the buzzer. La differenza tra i
Lakers 2011-12 e quelli 2012-13 è che quest’anno abbiamo un roster più forte: c’è
Session al posto di Fisher, Beasley al posto di Kirilenko e Shannon Brown al
posto di Alec Burks. B-Easy e Brown, inoltre, sono due panchinari solo sulla
carta perchè l’anno scorso giocavano titolari a Minnesota e Phoenix.”
4.
E’ l’ottica del ‘rinnovamento energetico’ di
cui parlava a inizio stagione?
“Sì, guardi qui ad esempio. http://www.youtube.com/watch?v=r65kueCFpGI Questa intensità l’anno scorso non c’era.
E l’energia è contagiosa, si propaga anche al resto della squadra. L’anno
scorso Gasol e Bynum lasciavano passare qualsiasi entrata, Barnes era in netto
calo, Bryant non difendeva e Metta World era un giocatore praticamente
ritirato. Sembrava una squadra tutta da rifondare, allenatore compreso. E invece è bastato inserire
due giocatori energetici (Session e Brown) per ri-alimentare una batteria
spenta e rimetterla a pieno voltaggio. Senza fare alcun allenamento individuale
sulla difesa, Gasol e Bynum sono diventati due muri, Metta è ringiovanito di 5
anni, e Barnes è ritornato al massimo della forma.”
5.
Ma Kobe è sceso dai 32,8 punti a partita dell’anno
scorso agli attuali 23,5…
“E’ una discesa che in realtà è una netta
risalita! Per tutti. Last year faceva tutto Kobe, segnava più di trenta punti
ma con trenta tiri, vinceva il 95% dei Jordan Player of the Game in un
campionato: era il Risolutore. Nei playoff l’hanno braccato, le sue percentuali
sono crollate e con lui la squadra. Ora invece Kobe è parte di un coro che ha
mille voci diverse: adesso il Jordan Player of the Game è un’alternanza tra
lui, Bynum, Gasol, Beasley, a volte Brown, ultimamente anche Metta! E il Mamba,
tolto da ogni pressione di essere il Finalizzatore Unico, ha innalzato le sue
percentuali. Vige la legge del ‘tira chi è libero’ ed è questa la vera arma dei
Lakers 2012-13. Di fianco al cartello del -37 con il quale i Thunder ci hanno
eliminato in garacinque delle scorse Western Conference Finals ne ho messo un
altro: O G N I P A S S A G G I O I N D E B O L I S C E L A D
I F E S A. ‘Ma come? Proprio adesso che l’abbiamo ritrovata’??? Non la nostra
difesa, Metta! Quella degli altri!!!
Le premesse ci sono tutte. Il mix di giovani in rampa di lancio e vecchi e carismatici leoni. Questa squadra ha un presente roseo ma ha anche un futuro non così scuro come lo era l'anno scorso. A Los Angeles però non si guarda mai al futuro, devi vincere ORA!!!
ReplyDeleteIn riferimento al post precedente: Dwight ci ha sorpreso! Doveva tornare a fine marzo ed è tornato un mese prima. Il preparatore con A di valore si è guadagnato lo stipendio. Clark è stato sorprendente, ma questo ha un potenziale sterminato ed un fisico ideale per giocare a basket, ma non è stato l'unico: Orton si è rivelato difensivamente dominante, Liggins dalla panca portava elettricità ed intensità, Anderson è un buco in difesa ma in attacco si è rivelato spesso un rebus per gli avversari. La base del futuro promette bene!
Con i Lakers a questo punto calante della loro epopea i casi erano due: o rifondazione totale con la vendita dei pezzi grossi (Gasol, Metta o altri), oppure 'rifondazione mascherata" come stanno facendo i San Antonio Spurs in queste ultime 2-3 stagioni, con l'inserimento graduale di giovani interessanti per accompagnare il calo dei vari Bryant, Gasol, Ginobili o Duncan.
ReplyDeleteNei tuoi Magic se puoi contare su cambi che ti fanno la differenza (come Clark o come Orton difensivamente) hai già in mano una corazzata che può diventare una verà Dinastia da 7-8 anni ai vertici!