Al largo di Santa Monica cominciano a comparire nuvoloni neri diretti verso LA LA Land. Folate di vento gelido dal Canada e torrido dal Texas e il Tennesse si mescolano insieme sui cieli di Los Angeles sballottando i Lakers a destra e a sinistra. A Memphis ci brucia. Eravamo subito sepolti sotto un -20 nel primo quarto e un massimo di -24 nel secondo, concedendo di tutto (40-64), ma poi abbassando il quintetto avevamo dato vita ad una rimonta clamorosa, culminata con la sospensione di Bryant wide-open dopo una spettacolare uscita a ricciolo da un blocco. Ciuf, 111-110 per noi a 49" dalla fine e pubblico di Memphis incredulo. Anche noi. Anche quando vediamo il Mamba Nero sfruttare un altro blocco, buttarsi dentro senza nessuno davanti e vedersi negare l'appoggio del +3 a -30" da una clamorosa stoppata da dietro in recupero di Tony Allen; è l'emotional play che poi porterà i Grizzlies, l'azione dopo, a cacciarci sotto di uno con Mark Gasol servito al bacio (111-112) e noi a pasticciare due rimesse consecutive in attacco zio cantante! Perdiamo 111-115 dopo aver rimontato da -24 e il vento del Tennessee ci brucia il cervello. Perchè poi la partita dopo i Toronto Raptors portano l'aria fredda del Canada fino a Los Angeles e noi, in bambola totale, perdiamo pure questa (81-92). E quella successiva ancora non promette nulla di buono. Si va a San Antonio, e seppure gli Spurs per questa partita dovranno fare a meno di Ginobili per una frattura al naso, non c'è gara. Gli Speroni sono vicecampioni in carica, mettono in mostra uno Stephen Jackson da 24 con 8/11 e la coppia Duncan-Splitter si cucina a turno Gasol, Kaman, Hill e Sacre confezionando 36 punti (18 a testa) e 23 rimbalzi. Captain Jack e Kawhi Leonard sfiniscono difensivamente Bryant che, stanco, spadella 20 punti con 8/20 dal campo. Finiamo anche sotto di 21 punti (95-74), finendo per subirne 120 (a 92). Tre sconfitte consecutive ci spostano dal quinto all'undicesimo posto nella Western Conference. Kobe è sull'incazzereccio.
@ Charlie from the precedent post
ReplyDeletePurtroppo hai commentato il post precedente pochi minuti prima che postassi quello nuovo... :)
forse ti può interessare http://www.sportando.net/ita/usa/nba/65257/i-lakers-potrebbero-fare-qualche-trade-prima-della-regular-season.html
ReplyDeleteGreat Tall! E in questo caso la moral seguirebbe i real Lakers! Solo che se i Lakers cedono anche Gasol, Bryant dà fuoco alla dirigenza.
DeleteGrida tanta vendetta la sconfitta contro i Raptors perché, per questi Lakers, Memphis e San Antonio sono squadre inaffrontabili. Tuttavia, questa squadra non era diventata imbattibile fino a tre partite fa ed ora non è una squadra-zerbino. È necessario trovare continuità a livello di risultati, anche perché immagino che ad ovest la classifica sia cortissima...
ReplyDeleteLa sconfitta in casa (aggravata dal fatto che nel 2K14 il fattore campo si sente) grida veramente vendetta, anche se i Toronto Raptors, per un motivo inspiegabile, è una squadra che ho sempre sofferto parecchio (un po' come i Milwaukee Bucks). Questa squadra farà molta fatica a trovare continuità a livello di risultati: anzi, è impossibile che la trovi. Sarà una continua altalena tra vittorie e sconfitte da qui fino alle fine come ogni squadra di media-bassa classifica
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