Nella offseason eravamo spacciati. Esclusi dai playoff 2013, uno dei più grandi fallimenti del Barba, ci ritrovavamo a dover ricostruire una squadra potendo firmare senza motivo solo giocatori al minimo salariale. Un impresa disperata. Eppure tra i bassifondi dei free agent ristagnava un gruppo che tutti avevano dimenticato. Erano stelle, e anche in gamba, ma commisero l'errore di mettersi contro Davide Sterno. Accusati ingiustamente di
essere piantagrane, sono diventati dei fuorilegge a caccia di contratti oltre la cortina sovietica, dei cacciatori di yen, dei R I N N E G A T I. https://www.youtube.com/watch?v=6TDCvPKZXrc
Allen Iverson, Stephen Jackson, Raja Bell, Elton Brand, Leon Powe. Il rischio che lo spogliatoio implodesse era altissimo e invece il gruppo dei rinnegati, che formano tutta la panchina dei Lakers di quest'anno, è diventato un blocco di granito. E il resto lo fanno gli altri nuovi arrivati. Come contro i Clippers, dove Ray Felton sente la sfida contro Chris Paul e gli spara in faccia 17 punti nel 1° quarto, purtroppo conditi anche da 4 falli irruenti che lo mettono fuori partita. Entra 'Captain Jack' a prendersi cura di CP3, lo annulla, e Kobe (28), Turner il Casinaro (21 punti, 7 rimbalzi) e Amar'e Stoudamire (20 punti, 12 rebounds, 7 assist) confezionano il 116-108. Contro i Blazers troviamo Batum (32), Lillard (31 punti, 7 rimbalzi, 10 assist, 5 recuperi) e Lamarcus Aldridge in totale stato di grazia; ci affossano anche a -26 a fine terzo quarto segnando da ovunque senza ritegno, ma noi che l'anno scorso avremmo lasciato perdere tirando fuori tutti i titolari, continuiamo invece a giocare come se fosse una garasette. Risaliamo fino a -13 con Kobe a quota 40 (e 18 triple tirate in totale 'Bisy demoniac possession'), poi risprofondiamo al conclusivo 120-99 ma la reazione non è stata a fondo perduto e si farà sentire. Vinciamo 93-89 contro Altlanta dove ci pensa il droide Turner con 29 punti e 9 rimbalzi a compensare una rara serata no di Kobe (9 punti, 3/9), poi andiamo a New Orleans contro i rinominati e ri-logati Pelicans e anche lì portiamo a casa i due punti per 92-104 con Kobe 35, Anthony Davis tenuto lontano dai tagliafuori di culo ernome del nostro Davis (Glen) e "Captain Jack" con l'ex asse dei Sixers Iverson - Elton Brand che hanno segnato azioni pesanti dalla panchina.
Siamo 7-4, un buon record considerando che abbiamo avuto un inizio di stagione difficilissimo dove abbiamo incontrato gran parte delle grandi. Siamo sesti a Ovest perchè San Antonio (13-2!), Houston (12-3) e Golden State (8-2) stanno viaggiando a mille. Quando caleranno di un po', saliremo la classifica! Cioè, si spera.
È evidente come ora ti fidi della squadra. C'è un feeling diverso, hai ritrovato le tue certezze e questo fa la differenza perché amplifica le qualità della squadra attraverso l'intelligenza umana sicuramente superiore di quella artificiale.
ReplyDeleteLa cosa è positiva, nessun dubbio, anche se io come tifoso non riesco ad "Amar'e" questa squadra...
Exaclty, anche se la squadra non gioca bene perchè io mi fido della squadra, ma è il contrario, cioè mi fido di questa squadra perchè gioca bene.
ReplyDeleteE' ancora prematuro, perchè non siamo nemmeno a metà campionato e la panchina di rinnegati è più instabile della nitroglicerina e può esplodere in qualsiasi momento distruggendo tutto, però è innegabile di come questa squadra riesca "a trovare da sola il suo gioco". La differenza comunque è soprattutto difensiva. Se prima con Nash c'era un'autostrada, ora con Felton il play avversario viene bloccato e questo ha cambiato tutto, perchè ogni giocatore può controllare tranquillamente il suo uomo face ti face. Quando c'era Nash, era un aiuto continuo per cercare di tappare le falle, saltavano tutte le rotazioni difensive e gli avversari avevano sempre giocatori wide-open che andavano a canestro con facilità.