Thursday, August 29, 2013

First Round, game 3: Los Angeles Lakers - San Antonio Spurs


E ce l'andiamo a prendere! L'At&t Center di San Antonio fa impressione, sono tutti vestiti di nero che sembra un'adunata del Ventennio. Paura pura. Ma noi c'abbiamo un trentanovenne che qualche giorno fa ha annunciato formalmente il suo ritiro e che è venuto ai Lakers due stagioni fa con un unico obiettivo: vincere il suo primo anello. Già scottato dal fallimento di un anno fa, La Risposta non vuole andarsene a casa. Le sue cifre, 9 punti, 7 assist e 4/14 shooting, non parlano di una gara straordinaria. E invece lo è stata. E' lui a cambiare il ritmo della partita nel secondo quarto cogliendo gli Spurs in contropiede e mandando a canestro su un piatto d'argento vuoi Captain Jack, vuoi Elton Brand. E' il cambio di marcia che impone A.I., che mai si era preso ai Lakers la licenza di sparare 14 tiri, a produrre il primo parziale gialloviola (30-38 e 36-44); quando torna finalmente a regime dopo mesi Allen Turner (21 punti, 8 rimbalzi), arriva la seconda scudisciata sugli Spurs (48-61), oggi traditi da Manu Ginobili fermo a 14 punti con 5/16. Eppure il cuore da campione dell'argentino pulsa quando c'è da segnare la tripla della paura in step back, quella che dà il -4 agli Spurs a 4'50" dalla fine (84-88). Ma no way today. Un nostro nuovo parziale non lascia più dubbi, perchè ci sarebbe anche un Bryant che nel silenzio ne posta 32 con 6 rimbalzi e 7 assist... Finisce 93-100 e accorciamo a 1-2! Intanto Miami, entrata nei playoff per un miracolo, si è già portata 3-0 sulla prima dell'Est, i Chicago Bulls. Occhio alla freschezza degli Heat che, per un assurdo calendario, hanno sì giocato 27 partite prima dell'All Star Weekend, ma poi soltanto due da febbraio a maggio.

3 comments:

  1. Per fare un primo passo verso l'impresa serviva un campione vero. Iverson è stato sempre un personaggio controverso, ma per talento e voglia di vincere è assolutamente indiscutibile. Ora in gara 4 si può scrivere la storia, ma per fare ciò c'è bisogno di cuore, cervello e voglia di vincere.

    PS: io leggo di Iverson, Brand, Jackson, Kobe e Turner... Ma Stoudemire e Felton, tanto esaltati in regular season, che fine hanno fatto? Al di là delle antipatie o simpatie, per vincere c'è bisogno soprattutto del loro apporto...

    ReplyDelete
  2. L'esperienza in queste partite è fondamentale e a questi Lakers non manca di certo.

    ReplyDelete
  3. @Alp

    Felton e Stat, does not pervenuti. Cioè, a dir la verità in questa garatre qualcosa hanno fatto, ma sono lontani dai numeri della regular season dove Felton svariate volte ti generava anche una cinquantina di punti tramite 15-20 punti e 15 assist. C'è da dire che stanno fronteggiando rispettivamente Parker e Duncan, ma questi sono i playoff e non potevano pretendere di affrontare Giachetti e Lechtaler! Non almeno in questo 2K13.

    @Talla

    In questa serie tra Lakers e Spurs di esperienza purtroppo ce n'è da entrambi i fronti!

    ReplyDelete