Game one di Western Conference Semifinals,
Nash e Howard tornano nello Staples Center giallo viola, V per Vendetta. E
invece no. La clamorosa palla recuperata di Chris Paul a 9” dalla fine, sul +1
Lakers, proprio quando Nash stava caricando il palleggio per l’entrata decisiva,
ci consegna l’ 1-0 nella serie, vantaggio marchiato a fuoco da CP3, che a -42”
di palla chiave ne aveva fregata un’altra (gif sotto, da immaginare a maglie invertite...), sempre al canadese, perché si era
sul 110-111 Clippers e per noi si stava mettendo male.
La gara si è conclusa 114-111 con il decisivo 2/2 di CP3 ai liberi consequenzali alla sua rubata a 9" dalla fine e la bomba forzata di Courtney Lee contro Bryant che s'infrange sul primo ferro. Paul, che ha chiuso con 29 punti, 12 assist, 7 recuperi (a -3 dal record dei playoff, 10, Iverson 1999), nonché 10/17 al tiro e 8/8 in lunetta, è il maschio alpha di un branco che dall’introduzione del Floppy Quick ha svoltato completamente. La prima parte di gara la dominiamo, volando anche +14, per poi farci risucchiare dal nostro specchiarsi più che dalla forza dei Clippers. Dwight Howard ha chiuso con cifre ottime (21 punti, 10 rimbalzi, 7 assist, 10/12 dal campo), ma d’energia è stato nettalmente surclassato dal ruvido Marcin Gortat (13 punti, 15 rebs), il terzo grande protagonista dopo CP3 e naturalmentelly chi?? Right, the Black Mamba, che nel silenzio, perché veramente non se n’era accorto nessuno, aveva già 25 punti ad inizio terzo quarto con percentuali spaventose, per poi chiudere a 37 con 16/19 dal campo.A proposito di prestazioni superlative, merita un focus l’1-0 dei Boston Celtics sugli Indiana Pacers perché il 38enne Paul Pierce è ancora in grado di fare 33 punti e 10 rimbalzi con 5/5 da tre e 10/10 ai liberi. Pazzesco.
La gara si è conclusa 114-111 con il decisivo 2/2 di CP3 ai liberi consequenzali alla sua rubata a 9" dalla fine e la bomba forzata di Courtney Lee contro Bryant che s'infrange sul primo ferro. Paul, che ha chiuso con 29 punti, 12 assist, 7 recuperi (a -3 dal record dei playoff, 10, Iverson 1999), nonché 10/17 al tiro e 8/8 in lunetta, è il maschio alpha di un branco che dall’introduzione del Floppy Quick ha svoltato completamente. La prima parte di gara la dominiamo, volando anche +14, per poi farci risucchiare dal nostro specchiarsi più che dalla forza dei Clippers. Dwight Howard ha chiuso con cifre ottime (21 punti, 10 rimbalzi, 7 assist, 10/12 dal campo), ma d’energia è stato nettalmente surclassato dal ruvido Marcin Gortat (13 punti, 15 rebs), il terzo grande protagonista dopo CP3 e naturalmentelly chi?? Right, the Black Mamba, che nel silenzio, perché veramente non se n’era accorto nessuno, aveva già 25 punti ad inizio terzo quarto con percentuali spaventose, per poi chiudere a 37 con 16/19 dal campo.A proposito di prestazioni superlative, merita un focus l’1-0 dei Boston Celtics sugli Indiana Pacers perché il 38enne Paul Pierce è ancora in grado di fare 33 punti e 10 rimbalzi con 5/5 da tre e 10/10 ai liberi. Pazzesco.
Bene. Vittoria che manda un segnale importante, ma personalmente ritengo questa serie già scritta. Al di là del rinnovato entusiasmo e della nuova soluzione offensiva, è la storia che parla già per la serie. Da un lato i Lakers, dall'altro i Clippers: non serve dire altro...
ReplyDeleteNe hanno di strada ancora da fare i Clips prima di intaccarci la leadership ma, fondamentalmente, tutto si focalizza nel ruolo di play. Seppur stia facendo miracoli, e in questa partita ha comunque smazzato 14 assist con 13 punti, Nash ha pur sempre 41 anni.
DeleteLa differenza in questa partita l'ha fatta l'energia. Clark e Gortat letteralmente volavano a strappare i rimbalzi sulla testa di Griffin e Howard che sono sembrati molto spenti. Non va trascurata, inoltre, la variante Papanikolaou. Da ultimo della panchina senza tiro da fuori, ora si è trasformato in una sorta di mini-Kukoc (senza la sua arte del passaggio) che da numero tre, con la sua altezza, tira in testa all'avversario e inoltre difende fortissimo. E' in corso un netto crollo di Metta World Peace (appena 3,4 punti a partita) e una decisa 'salita al Colle' di Papanikolaou
Si, motivi tattici e tecnici ce ne sono. Ma per me, i Clippers, una serie di playoff contro i Lakers non la vincono neanche se i Lakers mandano in campo i giocatori della D-League. Non lo vogliono gli dei del basket e non è perché soffrono del complesso di inferiorità: loro sono inferiori (semi-cit.).
ReplyDeleteCapitolo a parte merita Ron Ron: cifre in calo, rendimento pure, difensivamente molto meno efficace, ma pur sempre Ron Artest. Sia chiaro, guerriero vero, è uno da tenere sempre in squadra, non fosse altro per la sua capacità di fare la giocata decisiva all'interno di una serie di playoff sempre e comunque.
Sicuramente Ron Ron non lo cederò mai, chiuderà ai Lakers anche se dovesse trascinarsi per il campo, però il suo crollo in questa stagione 2014-15 è stato proprio netto, anche per il motivo che sostengo da anni.
DeleteMetta non è che sia poi così tanto vecchio, però ha una struttura fisica 'legnosa' che oltre una certa età non lo supporta più. Il suo opposto è Kobe: magro, flessuoso, armonico. Kobe può tranquillamente giocare anche a 40 anni, così come Nash, così come tutti i "magri eleganti" (Jabbar, ad esempio).
Ma i muscolari legnosi come Metta o altri, hanno un tracollo dopo i 34-35.
Io non sarei così drastico. Nel senso, la storia vuole che i Clippers arrivino sempre e comunque dietro i Lakers. Ma certe volte le storie si possono anche risolvere con qualche sorpresa finale, perciò non mi affiderei troppo alla storia, almeno razionalmente. In ogni caso però Alp ha ragione, senza Paul questi Clippers sono inferiori, perché la mente dei Lakers è molto più giovane e perché i gialloviola hanno un numero 24 che lato "Lob City" non hanno. ed è per questo che per me la serie è già scritta...
ReplyDeleteSono inferiori nel ruolo di play, ma dovrebbero essere dominanti in quello di centro. Lo scacco di garauno si è giocato lì, nei 15 rimbalzi di Gortat che ha sovrastato Howard, con Howard incapace a sua volta di caricarsi i Clippers sulle spalle. La presenza di DH12, soprattutto in difesa (ma l'avevo già visto quando era ai Lakers) è stata nulla. Nessun aiuto sulle entrate di Paul, poca reattività a rimbalzo. Se Paul salta Nash e poi davanti ha autostrada libera perchè DH12 e Griffin non chiudono la serie è segnata.
DeleteNon ho capito bene il finale? 112 a 111 ??
ReplyDeleteComunque i 41 di nash faranno probabilmente la differenza, e il Mamba lo hai tu, griffin in questo gioco(ma forse anche nel reale) non riesce ad essere dominanate, se poi non ha piu' CP3 ad innescarlo figuriamoci...Ma io sereno non sarei...so' che non faresti mai questo errore, ma da fuori chi tira per loro?butler? Crawford? Chi hanno attualmente?
A 'occhio di falco' Bisy non sfugge niente! E' vero, non avevo descritto gli ultimissimi secondi, li ho aggiunti adesso, subito sotto la gif di Paul.
DeleteNo no, sereno non sono affatto. Questo Mondo qui l'han fatto in una maniera che non si può mai minimamente abbassare la guardia. Basti vedere le quattro garesette su cinque turni di playoff tra il 2013 e il 2014, o lo stesso primo turno del 2014 contro Porland che abbiamo perso 3-4 dopo essere stati 3-1. Forse è proprio 'grazie' a quella eliminazione contro Portland che poi ho eliminato 4-1 in questi playoff i T'Wolves.
P.S. Sul perimetro i Clippers hanno Steve Nash, Jamal Crawford, Courtney Lee, Eric Bledsoe, un droide pelato (tale Croop) e Jodie Meeks, uno dei tantissimi ex di questa serie.
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