
“Y o u c a n ’ t
s e e m e !”
Il gesto che fa DeShawn Stevenson sulla
tripla della staffa a quattro minuti dalla fine di garatre è il simbolo di
questa serie. BUM, BUM, BUM, BUM! Vinciamo garadue 110-97, espugnamo il Target
Center sia in garatre (100-110) che in garaquattro (101-103) e chiudiamo i
conti 4-1 allo Staples Center in game five 104-103! ! ! W T F !?!?!?!
Una squadra al tracollo dopo garauno che infila quattro vittorie
consecutive come mai prima nei playoff di questo Mondo e chiude i conti sul
4-1? Com’è stato possibile?
Il Coach Zen, qui, ci ha messo del suo,
scacco in sette mosse. Prima mossa, l’esempio: la cacciata di Reggie Evans,
dannoso per l’atteggiamento, è stato un segnale anche a tutti gli altri, chi
non s’impegna va via. Seconda mossa: riportare Metta World Peace in ala
piccola, perché da numero quattro ‘alla Barkley’ proprio non rendeva. Terza
mossa: più spazio a Papanikolaou in small forward. Parte sì ancora Metta
titolare, ma esce dopo pochi minuti per il greco che diventa, di fatto, uno da
quintetto. Quinta mossa: parte sì Gortat nello starting ma anche qui, dopo
pochi minuti, subentra subito DeAndrè Jordan. Sesta mossa, Clark parte di nuovo
tra i primi cinque. Settima mossa: lo schema Floppy Quick, prelevato proprio
dai Wolves!
La loro impressionante coralità era quello
che ci serviva e così, ravanando tra i loro playbooks, ho scovato l’assetto
adatto a noi. Dopo tutti questi cambiamenti dominiamo garadue come raramente
abbiamo fatto quest’anno, issandoci anche a +20, chiudendo 110-97 con Kobe a
quota 23, Papanikolaou a 16 e CP3 Mvp con 12 punti, 10 assist e 4 recuperi. La
serie si trasferisce così nel Minnesota e qui assestiamo subito il colpo che ci
riconsegna il vantaggio del fattore campo: è Caron Butler con 11 punti in tre
minuti a girare questa volta la partita, ma è DeShawn Stevenson ad incanalarla
con la tripla del +7 a quattro dalla fine, quella dell’esultanza alla John Cena. E’ la partita dove il Floppy
Quick ci manda ben sette uomini in doppia cifra, con ancora Paul Mvp (18 punti,
7/11, 10 assist), Caron Butler a quota 18 con 4/5 da tre, la coppia
Gortat+Jordan che insieme fanno 22 e 14 rimbalzi, Kobe che ne segna 17, con 8
rimbalzi e 6 assist, Papanikolau 10 con 8 carambole, Clark 10+6. Anche questa
la chiudiamo in scioltezza, nonostante un Ricky Rubio inaudito, ma non sarà
così per le altre. Garaquattro, sempre a Minneapolis, si decide solo agli
ultimi secondi, dove ci arriviamo grazie ad un break di 20-4 negli ultimi sette
minuti firmato tutto dai recuperi a metacampo di Chris Paul: a sei minuti dalla
fine eravamo a -12, quasi finita. CP3 la ribalta, Kobe la decide, con una
sospensione tabella dentro a 18” dalla fine (96-100) e poi con i liberi del
101-103 a -2”. Sulla palombella da metacampo di Rubio che s’infrange sul primo
ferro allo scadere finiscono probabilmente anche le speranze dei Wolves. Ma sul
3-1 ci trovavamo anche l’anno scorso contro i Blazers, salvo poi uscire 3-4. E
come quella garasette di un anno fa fu decisa da un’entrata di Damian Lillard a
tre decimi di secondo dalla fine, così questa garaquattro allo Staples Center
si risolve alla stessa maniera. I decimi alla sirena questa volta sono sette,
l’entrata, di Ricky Rubio, questa volta schizza via sul secondo ferro e così
finisce 104-103 per noi dopo che l’azione prima Kobe (39 punti, 6 assist, 7 rimbalzi)
aveva inventato l’assist della domenica: intrappolato da mille mani, con L.A.
sotto di uno e il tempo che scade, vede un taglio di Metta, lo serve e MWP
deposita il canestro della vittoria a 6” dalla fine sulla sirena dei 24”…!
E’ la prima volta in questo Mondo che
chiudiamo una serie sul 4-1 ed ora alle Western Conference Semifinals, come
previsto, ci attendono i Los Angeles Clippers di Steve Nash e Dwight Howard! La
Moral Law alla massima potenza: cediamo Gasol a Cleveland e i Cavs arrivano
terzi a Est (seppur siano poi andati fuori subito al primo turno, causa anche
l’infortunio a Dion Waiters), cediamo Nash e Dwight Howard ai Clippers e i
Velieri, per la prima volta in questo Mondo, arrivano alle WCS. Ma questo è
niente in confronto allo tsunami occorso nella Eastern Conference…
I Chicago Bulls di Derrick Rose, che la
scorsa estate hanno riesumato il 36enne Tracy McGrady dopo che ha passato due
anni da ritirato nei free-agent, eliminano 4-2 nientepopòdimenoche…i Miami
Heat! ! ! E non è tutto, perché nella parte bassa i vecchissimi Boston Celtics
fanno fuori i Sixers, testa di serie numero due, addirittura con un cappotto! E così noi diventiamo la
squadra con il miglior record dei playoff.
I risultati del primo turno
Western Conference
Los Angeles Lakers - Minnesota T'Wolves 4-1
Los Angeles Lakers - Minnesota T'Wolves 4-1
Los Angeles Clippers - Utah Jazz 4-1
Dallas Mavericks - Phoenix Suns 2-4
Oklahoma City Thunder - New Orleans Hornets 4-3
Eastern Conference
Miami Heat - Chicago Bulls 2-4
Brooklyn Nets - Atlanta Hawks 4-1
Cleveland Cavaliers - Indiana Pacers 0-4
Philadelphia 76ers - Boston Celtics 0-4
Western Conference Finals
Los Angeles Lakers - Los Angeles Clippers
Western Conference Finals
Los Angeles Lakers - Los Angeles Clippers
Oklahoma City Thunder - Phoenix Suns
Eastern Conference Semfinals
Brooklyn Nets - Chicago Bulls
Brooklyn Nets - Chicago Bulls
Indiana Pacers - Boston Celtics
@Bisy from the thread
ReplyDeleteHo visto che hai pescato DeShawn Stevenson. Bella pescata, ma occhio a tenerlo come uno che fa respirare gli altri, perchè è uno che se lo fai giocare molto poco poi gli scende la catena. Accetta il ruolo di panchinaro, ma non di giocare pochi minuti.
Me ne sono accorto subito , ma visto che hanno gia' tutti "ruoli sopravvalutati" ho alzato anche il suo a comprimario e li ruoto molto proprio nelle convocazioni...una volta sta fuori Novak , una lui , una (anche 2-3) Ezeli, qualche rarissima volta Daye...per adeso funge...ti sapro' dire...
DeletePer la netta qualificazione complimenti, pero' permettimi anche se a te non piace l'assenza di LOVE non poteva non notarsi, non toglie nulla alla tua affermazione, solo per metterti all'erta per i prossimi match...E CHE MATCH !!!!!!! Minchia il derby dei derby, con questo mercato poi...che curiosita' !!!Devi alzare il livello pero'...sei d'accordo??
ReplyDeleteSicuramente se c'era Love (che marcato da MW Peace non sarebbe stato male...) non finiva 4-1, però è difficile dire cosa sarebbe successo con quel giocatore o meno. Certo è che i Knicks, ad esempio, con Kidd e Melo nel 2013 sono arrivati primi. Senza Kidd e con Melo nel 2014 sono arrivati quinti. Senza Kidd e senza Melo in questo 2015 non si sono neanche qualificati ai playoff... Dunque certamente certe assenze pesano.
DeleteIl livello va alzato contro i Clippers? Credo che il nostro livello massimo sia questo, quello di queste quattro vittorie consecutive contro i T'Wolves. L'importante sarà farsi trovare pronti nei frangenti che contano: ad esempio contro i Wolves se avessimo perso le volate di garaquattro e garacinque a quest'ora staremmo parlando di un altro esito... Basti poi pensare al titolo 2013, vinto attraverso tre garesette (al primo turno, al secondo turno e in finale). E nelle Finals contro gli Heat, nell'ultimo minuto e mezzo di gameseven i vantaggi sono cambiati per sette volte... Bastava un battito d'ali di farfalla in Cina per farci perdere quelle Finals ed essere dunque tutt'ora a bocca asciutta di titoli.. E' stata così anche l'eliminazione ai playoff del 2014, avvenuta a tre decimi di secondo dalla fine di garasette ed è probabile che pure 'sti playoff andranno così.
Mi aspettavo una risposta, è arrivata tonante! Comunque, non è casuale che le cose sono andate meglio una volta che hai smesso di essere Kobe-dipendente...
ReplyDeleteUna cosa è avere un Mamba decisivo, un'altra è dipendere totalmente da lui! Lo dicevo che dovevi trovare delle alternative, a quanto pare sei riuscito nell'intento e dunque ora le prospettive sono molto più rosee.
Il problema era trovare lo schema giusto che consentisse anche agli altri di liberarsi. Di base c'è sempre, infatti, il tira chi è libero, solo che prima si liberava solo Kobe! Il Floppy Quick, invece, è di una coralità spaventosa!
DeleteMa la coralità in attacco ha dato i suoi frutti maggiori in...difesa. Questi Lakers d'antoniani, e intendo anche quelli delle due passate stagioni, non difendono: vanno tranquilli a subire tra i 110-115 punti a partita, mentre in queste ultime quattro gare ne abbiamo subiti solo 97, 100, 101 e 104.
Dio mio che scoppola, poveri miei giovani T'Wolves... :(
ReplyDeleteNo, seriamente, questo "cappotto scordato a casa" può essere letto in due modi: o sei riuscito a dare la scossa giusta tu all'ambiente riportando la "normalità" nelle rotazioni e importando qualche gioco interessante, o i giovani di Minneapolis son proprio poca roba come dicevo nel post precedente, quindi li hai un po' sopravvalutati. Solo Rubio in quella squadra ha il potenziale giusto per diventare importante...
Congratulazioni, ma adesso ci si deve buttare a capofitto sul derby dei derby, la finale anticipata!
@Charlie
DeleteCome sempre non è solo un motivo unico a determinare il risultato. Come scritto sopra, se garaquattro e garacinque, decise negli ultimi secondi, finivano diversamente a quest'ora qui si stava parlando dei vari Rubio, Roy, Derrick Williams, Lavoy Allen o del vecchio Carter che esce dalla panchina.
Il 4-1 preso così come numeri significa quasi scoppola o passaggio del turno facile. Le partite singole dicono che siamo finiti a -27 in garauno, che eravamo sotto di 12 a sei minut dalla fine di garaquattro (vinta agli ultimi secondi) e che abbiamo vinto garacinque per un sottomano allo scadere sbagliato da Rubio.
Minnie, oltre ai giocatori sopracitati, ha un Alex Shevd che qui nel 2015 incide parecchio, oltre un droide dell'est, tale Sebic, che è un tipico droide della 2K, ovvero muscoli da culturista, due metri con tiro letale da fuori.
Non si potrà mai sapere se il 4-1 deriva dal fatto che loro sono sopravvalutati o dal fatto che i Lakers hanno svoltato con i cambiamenti. Avendoli affrontati, e affrontando playoff da trenta edizioni, posso dire che loro sono una squadra giovane, profonda e atletica, alla quale manca forse il pivot giusto per diventare in un attimo una finalista di Conference.