Era lì, avevamo tranquillamente le finanze per prenderlo, una marea di milioni di dollari derivanti dalla cessione di Gasol nell’estate del 2014 e dal netto autotaglio di stipendio di Bryant, che prendeva 30 milioni all’anno nel 2014, e ora solo 11. Ce lo saremmo potuti portare via in scioltezza, perché in un’ipotetica partita di poker-mercato potevamo rilanciare a piacimento e nessuno ci sarebbe potuto venire a vedere. Nessuno ha la disponibilità economica dei Lakers 2015-16 che sotto contratto pesante hanno solo Chris Paul (16 mln per season) e Kobe. I più pagati, dopo CP3 e il Mamba, sono Gortat e Sefolosha con appena 5 mln… Potevamo ricoprire d’oro Lamarcus Aldridge, free agent, piazzarlo a numero quattro e ricreare una potenza, perché con un quintetto CP3, Bryant, Sefolosha, Aldridge e Gortat i Lakers avrebbero avuto ben pochi avversari.
Ma la sconfitta contro i Los Angeles
Clippers è stata un’onta troppo grande per essere lavata via con la 'semplice' vittoria di
un anello. No, qui vuole l’impresa. Ci vuole la cognizione fin dal primo giorno di preseason che la stagione 2015-16 dovrà essere un’autentica missione da “That dirty dozen”, quella sporca
dozzina. E’ così che su Aldridge soprassediamo (lo prenderanno poi i Phoenix Suns) e invece
puntiamo sull’”Alpo Mondo” tesserando due dei protagonisti dei Bobcats dei
miracoli, anch’essi presenti nei free agent, i nostri due Sottosegretari alla difesa: Tyrus Thomas, che sarà l’ala pivot titolare
e Bismark Biyombo, che uscirà dalla panchina.
E’ netta dunque la virata dei Lakers. Il Barba ha ‘sopportato’ per tre stagioni l’impostazione dantoniana, ma i 120,2 punti di media subiti contro i Clippers nelle cinque partite delle Western Conference Semifinals '15 (senza nessun supplementare...) hanno fatto traboccare il vaso. Tra i partenti ci sono DeShawn Stevenson, Matt Bonner (ritirato), DeAndrè Jordan e, a malincuore, anche Devin Ebanks per la richiesta economica esagerata del suo rinnovo.
I Lakers 2015-16 dunque saranno composti
da Chris Paul, Kobe Bryant, Thabo Sefolosha, Tyrus Thomas e Marcin Gortat in
quintetto; poi JJ Barea, Vince Carter, Caron Butler, Kostas Papanikolaou, Metta
World Peace, Earl Clark e Bismark Biyombo in panchina.
Beh, se Thabo è una sicurezza, già conosciuto sia in-game sia in da real-world, lo stesso non si può dire per la coppia Thomas-Biyombo, vera e propria scommessa: TT lo conosciamo, in attacco è un buco o quasi, mentre è incontestabile la sua presenza difensiva...Bismack che evoluzione ha avuto?
ReplyDelete@Charlie
DeleteNelle ultime due stagioni siamo mancati clamorosamente in tre aspetti: difesa (anche quando c'era Howard, un buco), atletismo e rimbalzi. I Lakers d'antoniani, come ho più volte sottolineato fin dalle prime partite della prima stagione di questo Mondo, qui sono stati fedelmente riprodotti e di engine non difendono. I Lakers di default con Mike Brown allenatore, quelli con i quali ho vinto abbastanza agevolmente l'unica stagione del Primo Mondo in finale contro i Bulls, erano obiettivamente inarrestabili: ma questi Lakers d'antoniani qui (creati nel periodo peggiore gialloviola, ovvero pochi giorni dopo l'insediamento di Mike, dove ne perdevano una dietro l'altra) sono i Lakers dantoniani fedelmente riprodotti, che sarebbero usciti al primo turno anche con Kobe.
Ho dunque voluto prendere Thomas e Biyombo non per i punti ma per garantirmi i tre aspetti sopracitati. Per i punti, oltre a Kobe e CP3, non tralascerei Vince Carter (che 15-20 from the bench è in grado di metterteli), Caron Butler e anche Papanikolaou che negli scorsi playoff ha viaggiato a 12-14 di media (quasi 10 punti di media in più rispetto alle prime due difficoltosissime stagioni). Lo stesso Sefolosha quei 12-15 a partita è in grado di metterli.
Onestamente mi aspettavo qualcosa di più. Thomas è un giocatore che ha talento, sia fisico che tecnico, per fare qualcosa di importante ed il suo limite è soprattutto mentale; mentre Biyombo ha mezzi atletici impressionanti ma in attacco o lo si serve sotto il canestro per schiacciare o non ha un movimento affidabile che sia uno.
ReplyDeleteSarà fondamentale, a questo punto, l'apporto di Clark, Artest e Papanikolau nel ruolo di 4. Dovrai varare, a mio avviso, molti quintetti con un solo lungo (Gortat, Thomas, Biyombo) a fare il centro e con quattro perimetrali, in maniera tale da costringere gli avversari a non battezzare qualcuno e impedire di intasare l'area...
PS: Ma DeAndré Jordan è finito free agent allora?
PPS: Ma hai lavorato un po' sui coach profiles della squadra? Io quelli dei Bobcats li ho "stravolti". Sono l'allenatore? Allora la squadra ha i miei coach profiles.
C'era certamente spazio per qualcosa di molto di più. Ma, come scritto nel post, questa stagione 2015-16 dovrà essere una sorta di "espiazione". Solo vincendo l'anello con una squadra non certo favorita, possiamo lavare l'onta dell'eliminazione con i Clippers!
DeleteSì, DeAndrè Jordan è diventato free agent: poteva essere usato per scambiarlo con qualche semi-big, ma vale il discorso appena descritto, lo stesso che ci ha fatto decidere di non firmare Aldridge.
PPS. No, i coach Profile sono quelli di D'Antoni. Vero che l'allenatore sono io, ma l'aver scelto di tenere D'Antoni implica moralmente l'accettarne il profilo. In caso contrario l'avrei esonerato e avrei preso un altro allenatore. Idem quando c'era Mike Brown!
Vero, serve l'impresa. E sono anche d'accordo sul fatto di non aver puntato su Aldrige. Tuttavia, più che una vittoria da "sporca dozzina" serve un dominio tirannico sulla lega. Stagione da almeno 25 vittorie e playoff da imbattuti o con una sola sconfitta. Dovevi mostrare tutto il lato "oligarchico" dei Lakers, una sorta di imposizione della loro regale superiorità, con una stagione "dispotica". Per fare un esempio storico, mi aspettavo una sorta di Restaurazione, un congresso di Vienna che riporta i vecchi sovrani al loro posto, come se Napoleone non fosse mai esistito. In realtà non è così, Napoleone è esistito (i Clippers hanno vinto quella serie) e la percezione dei potenti per il popolo sarà differente, ma il segnale dato è comunque di quelli forti, una dimostrazione di forza e superiorità che sembra poter scavalcare qualsiasi forma di insubordinazione!
ReplyDeleteInfatti nel mio primo discorso di precampionato sembravo il Sergente Hartman travestito da Antonio Conte: "Fatemi una faccia guerra!!!!!! E quella sarebbe una faccia da guerra???!! E' agggghiacciiiante..."
Deleteil sergente ha detto che ti fara' venire i Muscoli al buco del culo se non ti rimangi l'accostamento all'uomo parrucchino...non si puo' sentire ;-))
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